Vince il Leone d’oro 2024 Pedro Almodóvar con  The Room next Door. Il primo film girato completamente in inglese dal genio spagnolo è considerato il miglior film dell’81 Mostra d’arte cinematografica di Venezia. La giuria presieduta dall’attrice francese Isabelle Huppert conferma le sensazioni degli addetti ai lavori, completamente rapiti dalle interpretazioni maestose di Tilda Swift e Julianne Moore.

Il film vincitore: The Room Next Door

Una storia di amicizia e compassione che affronta con grazia il tema del fine vita: è lo stesso regista dal palco della cerimonia di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia a raccontare l’essenza del film. Un commosso Pedro dice che The Room Next Door racconta: ‘Una donna che agonizza in un mondo agonizzante’ e un’altra donna che decide di accompagnarla in un tormentato ma delicato percorso verso la difficile scelta di abbandonare una vita che promette solo sofferenza e accanimento. Come già aveva fatto durante la presentazione del film, Almodóvar attribuisce tutto il merito del suo primo Leone d’oro ottenuto grazie ad un film in concorso alla superlativa prova attoriale della Swift e della Moore che, secondo il regista manchego, hanno generato un miracolo davanti alla macchina da presa.  

L’interpretazione ‘miracolosa’ di Swift e Moore

Fin dalla prima proiezione, è apparso evidente che il ‘miracolo’ evocato Almodóvar era giunto anche agli spettatori più esigenti, rimasti letteralmente rapiti e commossi dalla grande prova delle due attrici americane. Tilda Swift e Julianne Moore riescono a creare l’assenza del tutto intorno a loro, come se chi guarda restasse intrappolato nelle loro vite, nella loro ricerca. Riescono a rendere universale ogni frase, ogni gesto, ogni sospiro. L’unica reazione possibile è restare a guardare il miracolo che accade ed esserne grati spettatori.cast film leone d'oro 2024 | Life&People Magazine

I Leoni d’argento

Maura Delpero vince a sorpresa il Gran Premio della Giuria, aggiudicandosi il Leone d’argento con Vermiglio. Un dramma familiare ambientato nell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. La regista rivendica la scelta di un cast senza grandi stelle che pur dando più visibilità al film, l’avrebbero costretta a scegliere interpreti che ‘non avrebbero avuto le facce giuste.’ per incarnare la sua visione della storia. Un bella prova di coerenza creativa e rispetto della narrazione. Il Leone d’argento per il Miglior Regista è stato assegnato a Brady Corbet con The Brutalist uno dei film rivelazione del festival, in cui il sempre intensissimo Adrian Brody interpreta un architetto ebreo sopravvissuto all’olocausto che giunge in USA per costruire un’imponente biblioteca. L’ex attore Brady Corbet con questo premio entra di diritto nel club dei registi emergenti più interessanti del panorama internazionale.

Coppe Volpi

Nonostante le citate interpretazioni magnifiche di Tilda Swift e Julianne Moore nel film vincitore The Room Next Door, il riconoscimento come migliore interprete femminile è andato a Nicole Kidman. La diva australiana con la sua perturbante e già iconica Baby Girl ha trionfato, avendo la meglio sulla Swift e sulla Moore, ma anche su Lady Gaga, compagna di follia di Joaquin Phoenix nel nuovo Joker e sulla Callas di Angelina Jolie molto apprezzata da critica e pubblico. Purtroppo la Kidman non ha potuto partecipare alla cerimonia per l’improvvisa morte della madre. Il premio Coppa Volpi al miglior attore va all’inossidabile Vincent Lindon che interpreta un padre alle prese con un figlio violento in Jouer avec le feu. Un dramma contemporaneo diretto dalle sorelle Muriel e Delphine Coulin che racconta il pericoloso riaccendersi di una cultura nazifascista nella forse troppo miope Europa.

I riconoscimenti al cinema italiano

Il cinema italiano puntava tutto su Queer di Guadagnino che non ha invece raccolto nessun premio. Ovazione del pubblico per Pupi Avati che proprio oggi, in chiusura del festival, ha presentato il suo ultimo lavoro, L’orto Americano. Nanni Moretti sale sul palco per ricevere il premio per il miglior restauro con il sempre attuale e ironico Ecce Bombo (1978). Il premio come migliore attore nella sezione Orizzonti, infine, va al giovanissimo Francesco Gheghi, – che si commuove e strappa un lungo applauso alla platea –  per la sua interpretazione in Familia di Francesco Costabile.

I vincitori di Venezia 81:

  • Leone D’oro miglior film: The Room Next Door di Pedro Almodóvar
  • Leone D’Argento Gran Premio della Giuria: Vermiglio di Maura Delpero
  • Leone D’Argento Miglior Regia: The Brutalist di di Brady Corbet
  • Premio speciale della giuria: April di Dea Kulumbegashvili
  • Migliore sceneggiatura: Murilo Hauser, Heitor Lorega per il film Ainda Estou Aqui
  • Coppa Volpi per miglior attrice: Nicole Kidman per Babygirl
  • Coppa Volpi per miglior attore: Vincent Lindon per il film Jouer avec le feu (The Quiet Son)
  • Miglior attore/attrice emergente (Premio Mastroianni): Paul Kircher per il film Leurs enfants après eux

Altri premi:

  • Leone del Futuro premio opera prima “Luigi De Laurentis”: Familiar Touch di Sarah di Sarah Friedland
  • Miglior film Orizzonti Extra: Shahed (The Witness) di Nader Saeivar
  • Venezia Classici, Miglior restauro: Ecce Bombo di Nanni Moretti
  • Venezia Classici, Miglior documentario: Chain Reactions di Alexandre O. Philippe
  • Gran premio Venice Immersive: Ito Meikyu (Ito Meikyu) di Boris Labbé
  • Premio Speciale della Giuria Venice Immersive: Oto’s Planet (id ) di François Gwenael
  • Premio per la realizzazione Venice Immersive: Impulse: Playing With Reality di Barry Gene Murphy, May Abdalla
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