La biografia di Maria Antonietta d’Asburgo Lorena ha ispirato migliaia di quadri, opere musicali, letterarie, teatrali e cinematografiche, facendone una delle figure più emblematiche e controverse della storia. A 250 anni dalla salita al trono – additata per secoli come simbolo dell’oppressione e della dissoluzione monarchica – il mondo si interroga ancora sulla sua figura. Vittima di una damnatio memoriae feroce e spesso immeritata, Maria Antonietta rappresenta oggi la complessa iconografia del declino inesorabile dell’ancien régime europeo da deus ex machina a protagonista inconsapevole.

Le origini

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d’Asburgo-Lorena nacque il 2 novembre 1755 a Vienna, quintogenita dell’Imperatore Francesco I, un lignaggio che le guadagnerà l’antipatia immediata dei francesi che la chiamavano con disprezzo ‘l’austriaca’. La madre, Maria Teresa d’Austria, donna straordinaria ai tempi, arrivò alla reggenza dell’Impero alla morte del marito, nel 1765, posizione che la rese una delle donne più potenti del XVIII secolo. Maria Antonietta crebbe nella sontuosa corte viennese, circondata da lusso e privilegi, destinata fin da subito a diventare una pedina nelle alleanze politiche europee.

Casa Manzoni Milano | Life&People MagazineRicevette l’educazione tipica di una Principessa che comprendeva lezioni di musica, danza e lingue straniere, ma non contemplava un’istruzione accademica rigorosa a cui sembrava poco incline a causa dello spirito vivace e ad una certa indisciplina. La madre era un’abile stratega politica e utilizzò la figlia per consolidare i rapporti con la monarchia francese, promettendola in sposa al Delfino di Francia, Luigi Augusto.

Il matrimonio con il Delfino di Francia

Nel 1770, Maria Antonietta lasciò la sua patria e partì alla volta della sfarzosa corte di Versailles. Il matrimonio, però, non fu felice fin dall’inizio. Il futuro Re Luigi XVI, introverso e impacciato, trovava difficile interagire con la sua giovane e vivace sposa. Presto, si diffuse la voce che i due non avessero consumato il matrimonio per diversi anni, il che contribuì a far circolare pettegolezzi maligni sulla coppia fin dagli esordi a Palazzo. Malignità e chiacchiericci che divennero ancora più insistenti alla morte del suocero Luigi XV, nel 1774, quando il Delfino divenne Re col nome di Luigi XVI e Maria Antonietta Regina di Francia.

Maria Antonietta Regina di Francia 

Maria Antonietta, appena diciannovenne, si ritrovò su uno dei troni più difficili d’Europa, la situazione politica e sociale in Francia era drammatica. Nonostante il titolo regale, Maria Antonietta svolse un ruolo più simbolico che politico, inoltre, il marito non la coinvolse nelle questioni di governo, e la giovane Regina si rifugiò in un’esistenza edonista di lussi e divertimenti, cosa che cominciò ad alimentare una crescente ostilità nei suoi confronti.

storia Maria Antonietta Regina di FranciaAccusata di sperperare le finanze del regno con il suo stile di vita lussuoso, sontuosi balli, banchetti, abiti e gioielli costosi, trascorreva gran parte del suo tempo al Petit Trianon, una piccola residenza situata nei giardini di Versailles, dove cercava di sfuggire alle rigide regole di corte. La sua cerchia di amici intimi era composta da nobili e favoriti, il che suscitò ulteriori critiche tra il popolo e l’aristocrazia, che la vedevano estranea alle preoccupazioni della Francia.

La Rivoluzione Francese

Con l’arrivo della Rivoluzione Francese, nel 1789, la posizione della Regina diventò sempre più precaria. La crisi economica e le tensioni sociali stavano crescendo e il popolo identificava nella corte di Versailles la colpevole della decadenza e della corruzione che avevano portato il Paese alla fame. Maria Antonietta divenne il capro espiatorio perfetto per molte rivendicazioni e frustrazioni popolari. Soprannominata Madame Déficit, indicandola come la responsabile del collasso finanziario per finanziare il suo stile di vita sfarzoso. Questa idiosincrasia crescente contribuì al diffondersi di vere e proprie fake-news come la celeberrima frase: “Se non hanno pane, che mangino Croissant“.

La caduta

Già nel 1791, la famiglia reale tentò di fuggire dalla Francia durante la celebre Fuga a Varennes, ma fu catturata e riportata a Parigi, il che segnò l’inizio della fine. Maria Antonietta, che aveva tentato disperatamente aiuti dall’esterno, in particolare dal fratello, l’imperatore d’Austria, si trovò isolata e impotente. Il processo rivoluzionario procedeva impietoso, nel 1792, la monarchia fu abolita e la famiglia reale imprigionata. L’anno successivo, Maria Antonietta processata dal Tribunale rivoluzionario affrontò un processo farsa: le accuse spaziavano dall’alto tradimento alla corruzione morale ed erano per lo più infondate, basate su maldicenze e pettegolezzi, ma il destino della regina era già segnato: condannarla a morte.

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L’esecuzione di Maria Antonietta

Il 16 ottobre 1793, Maria Antonietta andò alla ghigliottina nella Place de la Révolution (oggi Place de la Concorde). Si narra che, durante il tragitto verso il patibolo, vestita di bianco, si scusò con il boia per avergli pestato accidentalmente un piede, dicendo: “Pardonnez-moi, monsieur, je ne l’ai pas fait exprès” (“Perdonatemi, signore, non l’ho fatto apposta”).  Ma questo estremo gesto di educazione non servì a salvarla dal popolo inferocito. Alle 12:15 la letale lama cadde sul suo candido collo, un tempo adornato con i gioielli più sfarzosi. Maria Antonietta morì a 37 anni, martire della rivoluzione e con lei scomparve un’era.

Curiosità

Nonostante la cattiva reputazione e la tragica fine, la figura di Maria Antonietta nasconde alcune curiosità sulla sua vita e sulla sua personalità che aiutano a comprenderne meglio la complessità. Per esempio: era una grande appassionata di moda, le piaceva stupire ed essere modello di eleganza. Le sue acconciature stravaganti e i suoi abiti riccamente decorati dettavano tendenza alla corte di Versailles, facendone una influencer ante litteram. Una delle sue stiliste più celebri fu Rose Bertin, molto famosa al tempo per averle creato alcuni abiti iconici. Sebbene spesso accusata di avere molti amanti, le prove non supportano queste affermazioni. Tuttavia, il legame più controverso fu quello con il conte svedese Hans Axel von Fersen, con cui sembra abbia avuto una relazione particolarmente stretta.

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