“Donano un incantevole tocco finale” confidava al suo Piccolo Dizionario della Moda, il couturier Christian Dior, mettendo in valore il potere degli orecchini nel conferire luminosità al volto, ieri come oggi, quando i modelli più di tendenza dell’Autunno, sono raffinate creazioni in oro. Le previsioni a lungo periodo, stimano infatti un ritorno al gioiello da intendersi quale investimento duraturo nel tempo, bello e al contempo sostenibile, in quanto a materie prime e lavorazioni con i grandi brand globali che stanno incrementando i propri siti produttivi in Italia, per contenere le quotazioni elevatissime del metallo prezioso. Di fatto, il focus sull’ornamento dell’orecchio ci regala proposte massimaliste ed esagerate tra stravaganti versioni scultoree e dal design innovativo.

Da quanto si indossano gli orecchini? La storia

In epoca preistorica quando l’uomo scoprì i metalli, iniziò anche a plasmare gioielli ad uso decorativo, sfoggiati alla stregua di talismani contro la cattiva sorte. Ai primi modelli in rame e bronzo, seguirono quelli più preziosi in oro e argento. A differenza di quanto oggi saremmo portati a pensare, gli orecchini nacquero come elemeto di decoro per gli uomini: i più antichi, sembrano infatti essere appartenuti a un Re sumero della città stato di Ur, nell’attuale Iraq. Risalgono, invece, al periodo compreso tra il 2400-1900 a.C., i modelli in oro decorati da lunghi pendagli, vero vanto per gli uomini delle classi più elevate. Nell’antica Grecia, era abitudine sfoggiare ai lobi, pendenti dedicati a Nike, dea della vittoria o Eros, dio dell’amore, cui si attribuivano significati simbolici. Finchè nel Medioevo, nonostante la fiorente industria orafa che andava sviluppandosi, gli orecchini vennero in generale banditi dalla Chiesa, attraverso le leggi suntuarie che regolavano in maniera stringente, l’uso di ornamenti e vesti di lusso.

orecchini oro Life&People Magazine

Successivamente, durante il Rinascimento, anche le donne iniziarono a farne sfoggio, seppur ancora limitatamente alle classi nobili. L’abitudine di forarsi i lobi, sembrerebbe diffondersi invece più capillarmente anche tra il popolo, grazie ai primi viaggi di esplorazione verso l’Asia, dove la pratica era già molto diffusa. Più sfarzosi e sicuramente impattanti, per l’estetica e la manifattura di alta oreficeria, gli orecchini che si diffusero nel corso del Settecento e Ottocento. Il nodo, il fiocco e i fiori, erano i simboli maggiormente rappresentati nei preziosi in oro, molto spesso vero pegno d’amore.

Quali le tendenze dell’Autunno Inverno 2023-2024?

Imperversa la mania dell’orecchino singolo, da spaiare per questione di styling, quando magari è in versione scultorea. Uno è meglio di due, purchè lasci il segno esibendo dimensioni generose e forma originale. Una sola parola d’ordine è ammessa: osare. La mania del single earring punta sul mono orecchino di taglia XXL, colorato o super luminoso, da valorizzare lasciando scoperto il viso e magari anche le spalle, legando i capelli in una coda. Simulano invece giochi di parole, gli orecchini lettering, con le iniziali dei brand più noti, che vengono esibite a grandezza cubitale all’orecchio.

Orecchini d’oro per occasioni speciali

Da scegliere per una serata speciale, gli orecchini della collezione Opera di Buccellati. Richiamano l’iconico logo della Maison, nella nuova linea Opera Color “Tulle”, combinazione delle tradizionali tecniche orafe con il design innovativo. Tratto distintivo, la lavorazione a tulle raggiera insieme all’arte della smaltatura. L’oro viene ricoperto con un omogeneo strato di smalto, che successivamente è cotto e fissato alla superficie metallica.

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Tra i pendenti in oro, gli chandelier si confermano un grande classico della gioielleria; così come i grandi orecchini a cerchio che Cartier li orna di 60 diamanti taglio brillante, ciascuno. Un evergreen, il modello a spirale B.zero1 di casa Bulgari, che nella versione rock è in oro giallo 18 kt con pavé di diamanti e borchie.

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Design geometrico per gli Ice Cube firmati Chopard, espressione di un’eleganza minimalista e glamour.

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