Era il 1917 e Amedeo Modigliani dipingeva la celebre opera passata alla storia con il titolo di “Donna con la cravatta nera”. Un accostamento, quello tra l’immagine femminile ed un accessorio considerato, a quei tempi, appannaggio solo di uomini, che destava scalpore. Tuttavia, non è dal mondo dell’arte che giunge il primo scoop sullo scottante argomento, bensì dalla corte di Luigi XIV di Francia. Si narra, infatti, che, durante la monarchia del Re Sole, a cavallo tra il Seicento e Settecento, la Duchessa di La Vallière indossò una cravatta passando alla storia come la prima donna ad aver esibito l’accessorio maschile. Ed oggi il suo gesto rimane impresso nella memoria grazie all’uso del termine ‘lavallière’ con cui si identifica una particolare versione di cravatta.
Elegante e disinvolta allo stesso tempo, somiglia molto ad un foulard e la si può indossare al collo, come fusciacca per un vestito, come cintura per un pantalone e in altri svariati modi. Una creatività che nel tempo è stata estesa all’uso, nella moda femminile, di ogni tipo di cravatta, indiscussa protagonista dello street style della Milano Fashion Week 2023.
Gli outfit con cravatta
Oggi ‘paladina del gender fluid’, l’accessorio che strizza l’occhio al look maschile proponendo un modello di donna androgina, durante la Settimana della Moda, ha invaso le vie della città meneghina. Tra galante formalità e ribellione punk, spaziando dall’ underground al glamour, la cravatta torna a rendere gli outfit invernali femminili moderni e indipendenti, a partire da quelli proposti per le strade di Milano nella settimana appena trascorsa. Dalla versione classica in seta nera su camicia bianca, emblema di un stile ‘boss girl’ a quella vinilica in pelle, indossata con jeans neri, tacchi alti e una camicia in raso, la carrellata di proposte è ricca e adatta a soddisfare ogni palato.
Fra le tendenze di stagione, si candida a diventare un must la cravatta a fazzoletto, abbastanza larga da poter essere annodata attorno al collo, magari in abbinamento ad una gonna a matita scura e blusa chiara. E l’accessorio sarà protagonista anche delle serate mondane, in una in versione velluto che si sposa perfettamente con dolcevita a costine sottile, un blazer oversize e pantaloni dritti. Ad impreziosirla ci penserà una spilla appuntata proprio sopra il nodo della cravatta.
La terza giornata della Milano Fashion Week
Tra tutte, la giornata della Milano Fashion Week che ha acceso i riflettori sulla cravatta è stata la terza, connotata da una ricercata semplicità, sia in passerella che nello street. È qui, che sotto il cielo milanese, nodi ben stretti su colletti inamidati hanno dettato una moda ‘femminista’ fatta di cravatte indossate sui capi più svariati, dalle gonne a pois ai long dress iper street, tono su tono. Non mancava in catalogo la versione short che ben si addice ad un look gessato così come si è fatta notare la cravatta gioiello, che non vuol essere confusa con la solita collana di perle.
Non si può far a meno di notare un forte richiamo alle icone pop come Britney Spears, Michael Landy, Tracey Emin, Magdalena Abakanowicz, nella reinterpretazione dell’uso della cravatta declinata al femminile. Particolarmente creativa la proposta di Maryling per l’estate 2024, una collezione che recita “Alla ricerca di nuova te”, in cui l’accessorio amato dalla favorita del Re Sole, fa da fil rouge.
Emblema di emancipazione femminile
Tutto lascia pensare, dunque, che i prossimi saranno mesi all’insegna di emancipazione ed affermazione dei propri diritti per l’universo femminile. D’altra parte, messaggi sono giunti anche dal recente Festival di Venezia sul cui red carpet Kasia Smutniak ha sfoggiato rigorose cravatte su outfit neri, rievocando la fashion star dell’era moderna, Marlene Dietrich.
E se la cravatta ha dominato lo stree style della fashion week milanese non va dimenticato che per le strade si riversarono nel ’68 gruppi di donne che, in segno di uguaglianza, indossavano proprio cravatte. Uno stile, quindi, quello dell’imminente stagione, che farebbe, sicuramente felici le sessantottine.
