Ispirazioni colte, innovazione, libertà e tanta, tantissima cultura concettuale. Dopo quella di New York, anche la London Fashion Week che presenta le collezioni primavera estate 2024 a Londra volge al termine; lo fa portando una ventata di freschezza e tendenze all’insegna dello stile personale più eccentrico e sorprendente. Tanti i brand riusciti a catturare l’attenzione di stampa e addetti ai lavori, proponendo fashion show spettacolari e stimolanti, ribadendo quanto la creatività viaggi in un binario separato rispetto al resto delle rassegne, non facendo mai spegnere la luce dell’entusiasmo.
Tove si conferma, 16Arlington cita Lynch
Malgrado sia comparso nelle passerelle britanniche soltanto dall’anno scorso, Tove è diventato in poco tempo uno dei brand più attesi della fashion week di Londra. Un’attesa ripagata da una grande sfilata, impreziosita dall’utilizzo della seta, del jersey, del denim oltre camicie ed abiti. L’obiettivo? Confezionare abiti dallo stampo minimale rimanendo però chic, contemporanei ed erotici.
Acclamatissimo anche JW Anderson, il quale in questa occasione ha dato vita ad un défilé contrassegnato dalla maestria dinamica dei volumi, sciorinati in passerella con grande piglio contemporaneo.
Particolarmente apprezzato poi 6Arlington, marchio guidato dall’istrionico Marco Capaldo che, per spiegare la sua nuova collezione, si è affidato ad una citazione tratta da uno dei più grandi capolavori dark e noir di sempre, “Strade perdute” di David Lynch: “Non esiste una brutta coincidenza“, ha detto non a caso lo stilista, facendo sfilare i suoi outfit in una lunga strada aperta, raffigurante la libertà intesa come esigenza di fuga e di necessità artistica. Sulla runway, come sempre, si sono alternati capi sobri ad altri decisamente eccentrici, con uno smodato ritorno alle pailletes, latex vinile lucido e traslucido.
E a proposito di cinema, impossibile non citare Huishan Zhang, il quale si è ispirato direttamente alla versione di “Suspiria” firmata da Luca Guadagnino affidandosi proprio alle colate orrorifiche della pellicola, rafforzate da un concept che mette al centro la forza di movimento femminile tradotta in abiti attraverso l’uso del colore bianco (che ritorna) rosa, rosso, oro, nero, bianco e grigio-blu, cromatismi al servizio di pepli e tulle.
La stasi di Richard Quinn, i fiori di David Koma e Burberry: l’elemento floreale onnipresente
Tra i momenti più toccanti dell’intera rassegna spicca poi quello di Richard Quinn, stilista che ha presentato la sua nuova collezione in uno stato emotivo non indifferente, ovvero dopo aver perso suo padre, a cui ha dedicato l’intera collezione. Un lutto che il designer ha riversato negli abiti donandogli un’incredibile sensazione di stasi, riassunta in un utilizzo certosino dei dettagli floreali, talvolta alternati a decorazioni in perle e pizzo, abiti neri e forme raffinate.
Il riferimento floreale si è rivelato poi grande leitmotiv di tutte le tendenze delle collezioni Primavera Estate 2024 alla Settimana della moda di Londra. Cuore pulsante sono le creazioni di David Koma, contrassegnate da delicatissimi petali fatti scendere dal tulle, dagli orli maxi, dai volant e dalle stampe a tema con tanto di oversize in colori più acidi e audaci. Tra le ispirazion c’è anche Regina Elisabetta, giardiniera perennemente presente all’inaugurazione annuale dell’RHS Chelsea Flower Ahow.
Da non dimenticare poi anche Simone Rocha, stilista che ha riversato nella sua collezione ispirata alla pasticceria del cake design diversi innesti floreali, così come Burberry, in passerella con motivi simili, riletti in chiave pop.
Non ci sono regole nelle calzature e negli accessori
Come spesso capita nelle collezioni d’oltremanica, alle calzature il compito di dare la giusta tinta forte a tutta la linea. Per questo motivo nei giorni della London Fashion Week abbiamo visto nella maggior parte dei casi scarpe dalla grande presenza scenica: pensiamo agli stivali bianchi texani o dalle scarpe con il tacco rosa-fucisa accese. Presenti inoltre sabot in rafia con tacco in legno, trend che porta una spolverata di country, oltre a sandali dallo stile semplice ricoperti da un trionfo di piume.
Negli accessori è ricorrente in linea generale l’utilizzo del total white e alcune chicche che ritroveremo sicuramente per strada tra qualche tempo. Basti guardare la it bag mezzaluna da spalla arricchita da taschine ton sur ton (come fatto da Mark Fast), gli eleganti bauletti bicolori con angoli arrotondati, marchio di fabbrica di Edun Choi o le clutch rigide con legno e PVC trasparente, signature di Roksana che rimescola ancora le carte in tavola durante una fashion week dove, come sempre, l’unica regola è non seguire alcuna regola. Da oggi ci si sposta a Milano: sarà ancora una settimana magica.
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