Tra le scene cult del cinema italiano ce n’è una che ha fatto perdere la testa a generazioni di uomini. È il 1963 e sui grandi schermi una giovane e provocante Sophia Loren offre al mondo una lezione di seduzione destinata a diventare leggenda. Si tratta del celebre spogliarello durante il quale, sulle note di Abat-jour di Henry Wright, nel film “Ieri Oggi e Domani” di Vittorio De Sica, l’attrice, – nei panni dello squillo Mara -, incanta Marcello Mastroianni. Un’ autoreggente dopo l’altra volano via con un’eleganza che riporta alla mente il nome della ballerina che inventò lo strip tease: Gypsy Rose Lee.
Le più antiche forme di spogliarello
Provocare spogliandosi,
è questa la traduzione letterale dei termini inglesi ‘strip’, tradotto come ‘svestire’, e ‘tease’ che significa appunto ‘provocare’. Un’azione in cui nulla è lasciato al caso e che, in realtà, si basa su una tecnica ben precisa.
Un lento svestirsi che porta alla graduale perdita degli indumenti: sebbene possa sembrare una tradizione nata in tempi non troppo lontani, ha origini antichissime. Si narra, infatti, che già in epoca romana, durante il periodo dei ludi florales le donne praticassero la nudatio minimarum portando, dunque, a teatro una primordiale forma di strip-tease.
Dalla Belle Époque parigina al Burlesque in America
E, prima di arrivare a pronunciare il nome di Gypsy Rose Lee, è doveroso far un salto nella Parigi di Toulouse-Lautrec e Degas, affacciandoci all’uscio dei locali che pullulavano nel quartiere di Pigalle. Siamo nel pieno clima Belle Époque e Blanche Cavelli, – nella notte del 3 marzo 1894 -, offre al pubblico uno ‘scandaloso’ spettacolo di spogliarello.
Tuttavia, poco più di un decennio dopo, sarà l’America vero teatro della nascita del burlesque, uno show che univa performance artistica a provocazione erotica. E, nel 1931 finalmente la parola strip-tease viene utilizzata per la prima volta in occasione dell’esibizione di una procace ballerina di Seattle.Lei è proprio Gypsy Rose Lee e fa il suo ingresso in scena nel Republic Theatre di New York introducendo un nuovo modello di femminilità. La donna diventa ironica e disinibita negli show di Gypsy, regina dello spogliarello ma anche tanto altro.
Gli esordi come ballerina
A calcare i palcoscenici aveva cominciato all’età di 4 anni, costretta da sua madre ad esibirsi cantando e ballando in giro per la provincia americana insieme alla sorella. La svolta arriva nella sua carriera quando giunge a New York ed inizia a lavorare come ballerina di burlesque. In poco tempo diventerà la migliore; ciò che rende unici i suoi spettacoli è la fusione di sensualità ed ironia, grazie all’alternarsi di divertenti monologhi e spogliarelli.
Negli anni ’30 e ’40, Gypsy Rose Lee è ormai una celebrità ingaggiata negli Ziegfeld Follies, una serie di spettacoli ispirati alle Folies Bergère di Parigi. Ma tutto questo a lei non bastava e trova ispirazione nel mondo della politica. Milita per il fronte popolare spagnolo e inizia a scrivere libri tra cui un giallo, The G-String Murders ), divenuto oggetto di una trasposizione con Barbara Stanwick.
Donna dalle mille passioni
L’aiuto offerto a molti amici artisti in fuga dal franchismo e dal nazismo, durante gli anni della guerra, e le sue posizioni politiche vicine alla sinistra, saranno la causa di un’accusa per attività anti-americane mossa nei confronti della ballerina di strip-tease. Le amicizie, poi, con filo-comunisti e omosessuali, come il poeta Wynstan Auden non giovarono certo a suo favore.
Ma a Gypsy Rose non importava perché amava l’arte tanto da intraprendere la carriera di pittrice fino ad esporre i suoi quadri al Guggenheim di New York. Una donna eclettica, dai mille interessi e con una forte carica passionale. Il suo grande amore fu il regista e produttore Otto Preminger, dal quale avrà anche un figlio e il legame con la madre, colei che l’aveva obbligata da bambina a girovagare per il mondo tra un palcoscenico e l’altro, restò solido fino alla fine.
Arriva anche in tv recitando se stessa
E dopo la scrittura, la pittura, il teatro e il cinema, nella vita della regina dello spogliarello non poteva mancare la tv. Arriva sul piccolo schermo in tarda età, ormai ritiratasi a Los Angeles in una villa piena d’arte. Dopo aver condotto un proprio talk show, recita in diversi film e serie televisive interpretando il ruolo di sé stessa.
Ultimo tassello da lasciare ai posteri la sua autobiografia da cui, alla morte di colei che aveva inventato lo stip tease, sono stati tratti un musical e un film. Gypsy Rose Lee, è certamente stata una donna che sapeva come spogliarsi senza tralasciare l’arte di indossare molteplici panni.
