NYC Fashion Week: la celebrazione del minimalismo anni ‘90

Cosa ci hanno raccontato le sfilate femminili prêt-à-porter Autunno – Inverno 2024/2025 della Grande Mela? New York – in una sorta di ricorso storico, capace di catapultarci di colpo negli anni ‘90, i tratti distintivi minimalisti ed essenziali lanciati da stilisti come Calvin Klein e Donna Karan, indossati poi come una seconda pelle dal jet set americano, tornano prepotentemente a dominare le passerelle durante la settimana della moda di New York.

E allora, spazio a rivisitazioni gentili e suggestive dei capi must dell’epoca

come Proenza Schoulder o Altuzarra e Khaite, che vestono la donna con trench di pelle nera, cappotti fino alle caviglie, pullover morbidi su longuette asciutte. Cavalca la stessa onda Helmut Lang, il cui direttore creativo Peter Do ripropone grandi classici  riadattati ai giorni nostri, con texture eve-catching e spaccati di sartoria per regalare eleganza ed unicità agli abiti. Tory Burch, fresco di festeggiamenti per 20 anni di carriera, sfila con una collezione che rappresenta il mix perfetto tra eleganza e sobrietà senza tempo e voglia di approdare nel futuro attraverso nuove sperimentazioni di materiali che seducono senza appesantire la silhouette. E poi c’è Jason Wu  che porta in passerella abiti fluttuanti, lunghi e monospalla per conferire leggerezza e semplicità alle movenze femminili.

Omaggio a Carolyn Bessette: icona di uno stile americano senza tempo 

Questa settimana della moda newyorkese, di fatto, ha regalato un distillato di storia, emozioni e amarcord che risulta difficile non associare ad una delle decadi più importanti del XX secolo: gli anni ’90, in cui la moda e la comunicazione irrobustivano ancora di più il loro legame indissolubile. E certamente, una delle icone di stile più in vista di quel momento è stata Carolyn Bessette, moglie di John Kennedy Jr, tragicamente scomparsa insieme al marito in un incidente aereo. Senza alcun dubbio una donna di grande eleganza, sobria e minimalista al contempo, degna erede dell’ indimenticata Jackie Kennedy.

E molti vestiti proposti sulle passerelle della Grande Mela per il prossimo autunno inverno, sembrano venir fuori proprio dal guardaroba della Bessette, una figura assai carismatica durante il periodo in cui ha lavorato per la comunicazione di Calvin Klein o ha fornito ispirazione a Ralph Lauren. Tornano, così, sulla scena dell’alta moda newyorkese i cappotti color cammello extra long, o i raffinatissimi tailleur fasciati in vita, per giungere, infine, alla versione soirée,  dominata da  creazioni total black dal fascino stordente. Ad impreziosire il tutto ci pensa un abito da sposa in stile sottoveste, minimal chic. Un  make-up accennato, ma che evidenzia le labbra, e capelli raccolti in chignon bassi ed ordinati completano poi impeccabilmente il look. Una chiave di lettura con cui è possibile interpretare anche alla collezione presentata da Michael Kors .

Preppy style, invece, da Tommy Hilfiger,

con abbinamenti che richiamano i college americani, o lo streetwear di Manhattan: varsity jacket, maglie con scollo a V e con orlatura in contrasto, indossati su gonne multi piega, mocassini e calze fino al ginocchio; pare sia stato rispolverato il vecchio gambaletto in nylon velato. Ma di questa Fashion Week, resterà impresso anche il divertente e colorato tributo che Coach ha voluto regalare alla  sua città. Ed ecco far capolino borse illuminate da grossi charme che riproducono una mela; o dei taxi souvenir, uno dei simboli inconfondibili della metropoli che non dorme mai, come cantava Frank Sinatra, o tazze con incisa la celebre scritta I Love NYC.

Carolina Herrera porta in passerella una donna romantica e sognatrice

La sfilata di Carolina Herrera Autunno/Inverno 2024 2025, porta in passerella un’ idea di bellezza, piena, naturale ed estremamente addolcita. Una donna romantica e sognatrice, che indossa abiti dalle scollature tonde, alte, con il punto vita segnato ma senza forzature ed il bustier ad incorniciare le spalle. Una diva anni ’50 che di sera sfoggia vestiti a ruota, svolazzanti, con spacchi profondi ad esaltarne la sensualità senza mai trascendere nella volgarità servendosi anche di colori intensi come il giallo o i motivi floreali che permettono di adornarsi di una seduzione profumata e pulita, capace di farsi ricordare.

Le nuance della Settimana della Moda nella Grande Mela

Come una tavolozza ricca di nuovi colori, la New York Fashion week ha portato in passerella un ventaglio di nuance destinate a diventare trend del 2024. Prima sfumatura cromatica ad emergere è il Tomato Cream, una miscela di arancio, rosso e marrone che ricorda un po’ la tonalità della zuppa di pomodori, da cui prende il suo nome. Intenso e luminoso, ad accendere i defilè della Grande Mela, arriva poi lo Scarlet Smile, già sfoggiato da Taylor Swift nel suo make up. E, per la serie 5o ‘sfumature di rosso’, il 2024 accoglie anche il Red Orange.

Restando in tema di toni caldi, meno carico dell’oro tradizionale è, invece, il Golden Palm, una perfetta fusione tra l’ocra e il metallico. Anche questo colore era già apparso in passerella, per opera dal designer Prabal Gurung in occasione della collezione Primavera Estate 2024. Una sfumatura cromatica che si propone come trend in ben due versioni è quella del verde: nella nuance avventurina, a metà strada fra lo smeraldo e il salvia, nonché in quella fern che rievoca ‘letteralmente’ il verde della felce. Pennellate dal gusto innovativo, dunque, sono pronte a colorare la grande tela dell’haute couture.