La vita del Re della moda raccolta in un’autobiografia Esce oggi, 22 novembre, in tutte le librerie “Per amore“, il libro scritto da Giorgio Armani nato dal volume illustrato pubblicato nel 2015 per festeggiare i 40 anni del marchio, ampliandone e approfondendone i contenuti e spaziando tra cultura, arte, politica e socialità. Frammenti di vita in cui il designer si mette totalmente a nudo, confermando la sua maestosa personalità.
Vita e lavoro nei racconti del Maestro
L’espediente narrativo non è banale. Armani infatti, al contrario di quanto succede nelle altre autobiografie, non separa le sue “vite”, non racconta una versione inedita del suo personaggio pubblico. Questo perché, per Re Giorgio, semplicemente non esiste una doppia vita: per lui il lavoro e la sfera personale sono sempre stati due elementi uniti. Il libro dunque raggruppa le dichiarazioni in cui il designer parla di sé, delle persone che lo circondano e della sua giovinezza senza chiaramente tralasciare l’attualità e gli eventi più recenti (uno su tutti la pandemia) oltre che i suoi “pensieri sparsi” sulla propria visione del mondo; il tutto in capitoli come “Io”, “Fare moda”, “Parlare chiaro”, “Incontrare le star”. Non esiste un ordine temporale: “Per amore” raccoglie frammenti di vissuto e di riflessione, dove la moda si muove nello sfondo.
«Chiunque prenda in mano questo volume, sono certo — ha detto Armani — resterà sorpreso dal titolo, così morbido, oserei dire romantico, sentimentale. Così poco armaniano, in fondo. Ho un’età sufficiente per non dover spiegare il mio modo di porgermi e comunque non l’ho mai fatto perché ciascuno è come è. Sono come un pezzo di ghiaccio entro cui brucia una fiamma».
Ma a cosa si deve un titolo così tanto espressivo? A rispondere è sempre il grande designer:
«Ho scelto un titolo insieme morbido e provocatorio, che sorprendentemente mi rispecchia. Sono pragmatico e razionale, ma le mie azioni vengono tutte dal cuore. Per questo i pensieri sparsi, raccolti in questo libro, sono scritti per amore».
La struttura del libro
Giorgio Armani
inaugura il suo libro partendo dalla sua infanzia a Piacenza, raccontando poi il suo approdo a Milano, quindi il servizio militare e i primi anni come vetrinista e commesso/impiegato alla Rinascente. Spazio poi agli incontri, – fondamentali -, con persone entrate prepotentemente nella sua vita: da Nino Cerruti a Sergio Galotti, dunque la nascita del brand, il successo, l’impero. Non mancano però pensieri inediti. Per la prima volta infatti l’artista parla pubblicamente dell’enorme sofferenza legata alla scomparsa del fidato socio Sergio Galeotti, del rapporto con i suoi adoratissimi nipoti passando per i luoghi del suo cuore (da Forte dei Marmi a Milano da Pantelleria ad Antigua), e l’amore per lo sport.
Un volume che è in realtà una conferma della coerenza del Signore della Moda: mai una parola fuori posto, mai una considerazione inopportuna, mai un commento fuorviante o non consono al contesto. In ogni pagina del libro traspare infatti tutta l’eleganza d’animo di Armani, abile ad aprirsi con profondissimo rispetto, anche nel raccontare le vicende che più lo hanno deluso nella sua carriera. Esemplificativo un aneddoto inserito nel volume, in cui lo stilista parla di un problema avvenuto nel 1998 a Parigi con oltre dodicimila persone bloccate fuori il suo mega show.
In quella situazione venne meno l’aiuto di un politico italiano e di un imprenditore francese di grande rilevanza, i cui nomi però non sono stati svelati per scelta, ennesima conferma di una personalità unica al mondo. Proprio nelle autobiografie infatti gli autori – specie su fatti ormai vecchi e “caduti in prescrizione” non vedono l’ora di togliersi qualche sassolino e svelare dei retroscena non noti. Ma, Giorgio Armani è diventato Giorgio Armani anche per questo.
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