Come spesso accade negli stretti e affascinanti tracciati cittadini, il GP di F1 dell’Azerbaijan è stata una gara spettacolare e piena di colpi di scena. A imporsi tra le curve e i rettilinei immersi nelle vie e piazze dell’incantevole Baku, è il pilota della McLaren Oscar Piastri, che, grazie ad una prestazione praticamente perfetta, porta a casa la sua seconda vittoria in carriera dopo quella ottenuta in Ungheria lo scorso luglio. L’australiano è riuscito infatti a vincere davanti alla Ferrari di Charles Leclerc, partito in pole position, e alla Mercedes di George Russell. Fuori dal podio Lando Norris, risalito con la sua McLaren dalla quindicesima fino alla quarta posizione dopo una gara monstre. Quinto posto “fortuito” per il leader della classifica Max Verstappen. Insieme a Norris e Russell, il tre volte campione del mondo è infatti riuscito a guadagnare in “zona Cesarini” ben due posizioni, approfittando del vero e proprio pasticcio “cucinato” da Carlos Sainz Jr. e Sergio Perez, entrambi finiti a muro a seguito di un duro scontro avvenuto durante il penultimo giro.

La partenza da urlo del “Predestinato”

Il sole è alto su Baku quando alle 15:05 – ora locale – le venti monoposto si allineano sulla griglia di partenza per la diciassettesima prova del campionato di Formula 1. Al via, Leclerc scatta fortissimo dalla pole position, riuscendo a tenere la McLaren di Piastri alle sue spalle. Nel frattempo, Norris fa il diavolo a quattro nelle retrovie, rimontando in pochissimi giri ben cinque posizioni. Una prima parte di gara durante la quale vengono raggiunti due storici traguardi nella storia della F1. Il primo vede protagonista la Ferrari, che proprio a Baku diventa l’unica scuderia a raggiunge la quota dei 500 GP in testa. L’altro, incredibile record viene invece battuto da Lewis Hamilton, che sulla pista azera e raggiunge l’incredibile cifra dei 100.000 km percorsi in gara nella sua carriera in Formula 1. Un GP che, a parte questa coppia di primati e un contatto in partenza tra Lance Stroll e Yuki Tsunoda, con entrambi i piloti costretti a ritirarsi dopo qualche giro per i problemi accusati dalla loro vetture, prosegue senza intoppi fino alla prima e unica tornata di pit stop.

Piastri ribalta le sorti della gara

La corsa procede e Leclerc allunga sempre più su Piastri, arrivando ad avere un vantaggio di 4″4. Al decimo giro, però, la situazione cambia drasticamente con l’arrivo del consueto e imprevedibile valzer dei pit stop. Dopo la Williams dell’argentino Franco Colapinto, le prime vetture a rientrare nei box sono la Red Bull di Verstappen e le Mercedes di Russell e Hamilton. La coppia di testa, formata da Leclerc e Piastri, decide di rimanere ancora un po’ in pista, rientrando per il cambio gomme rispettivamente al diciassettesimo e sedicesimo giro. Uscita dai box, la McLaren del pilota australiano sembra tollerare molto di più la gomma fresca Pirelli rispetto alla monoposto del monegasco. Approfittando del pit stop ritardato di un giro dal Cavallino, Piastri azzera infatti i cinque secondi di margine accumulati da Leclerc, piazzandosi negli scarichi della sua Ferrari. Il sorpasso avviene al ventunesimo giro, con l’australiano che svernicia il ferrarista grazie ad una poderosa staccata in fondo al primo rettilineo.

Piastri sorpasso Leclerc - F1 GP Azerbaijan | L&P Magazine

Il sorpasso di Piastri su Leclerc all’inizio del 20° giro

Inizia una vera e propria gara di nervi tra i due piloti, che si protrae per tutto il resto della gara. Per quasi trenta giri, Leclerc cerca di sorpassare il suo avversario in tutti i modi, facendosi vedere più volte nei suoi specchietti retrovisori. Una sfida all’ultima staccata, nella quale il pilota McLaren riesce sempre ad avere la meglio.

Finale pieno di colpi di scena

Un duello entusiasmante, che prosegue fino al quarantottesimo giro, quando le gomme posteriori della Ferrari numero 16 iniziano a cedere. Approfittando della situazione, Piastri allunga sul monegasco, rifilandogli più di un secondo e uscendo definitivamente dalla zona DRS. A causa dell’usura delle sue Pirelli, Leclerc deve addirittura guardarsi le spalle da Perez e Sainz che, giro dopo giro, riescono a ricucire il distacco. Agganciato sia dal compagno di squadra che dal pilota Red Bull, il ferrarista assiste all’ultimo, clamoroso colpo di scena della gara. Al cinquantesimo e penultimo giro, Perez attacca infatti Leclerc in fondo al rettilineo. Sainz, approfittando della bagarre, supera a sua volta il messicano, chiudendogli la porta all’uscita dalla curva: dopo essersi scontrati, i due piloti finiscono a muro, concludendo nel peggiore dei modi la loro gara.

Sainz incidente F1 GP Azerbaijan | L&P Magazine

La Ferrari di Sainz dopo lo scontro con Perez durante il penultimo giro del GP

Il GP termina così in regime di virtual safety car, con un raggiante (e sfinito) Oscar Piastri che taglia per primo il traguardo davanti alla Ferrari di Leclerc e a un incredulo George Russell, terzo grazie al contatto tra Sainz e Perez al penultimo giro. Giù dal podio, ma autore di una rimonta clamorosa, Lando Norris che si piazza quarto sotto la bandiera a scacchi precedendo il leader del campionato Max Verstappem, autore di una gara ancora una volta poco brillante.

Una classifica che si ribalta (solo a metà)

Verstappen resta il leader indiscusso della classifica, con 313 punti, in netto vantaggio su Norris (254)  e Leclerc (235). Situazione diversa della classifica costruttori, con la McLaren che grazie alla vittoria e al quarto posto ottenuti sul circuito, raggiunge quota 476 punti, superando la Red Bull (456), penalizzata dall’incidente di Perez. Un mondiale che, con sette gare ancora da disputare, si sta dimostrando molto più entusiasmante rispetto al dominio indiscusso di Verstappen delle scorse due stagioni. Il prossimo e (si spera) altrettanto avvincente appuntamento con la Formula 1 è previsto per il prossimo weekend a Singapore, dove i piloti lanceranno le proprie monoposto su un altro circuito cittadino, quello di Marina Bay.

L’ordine di arrivo del GP dell’Azerbaijan di F1

  1. Oscar Piastri (McLaren)
  2. Charles Leclerc (Ferrari) + 10.910
  3. George Russell (Mercedes) + 31.328
  4. Lando Norris (McLaren) + 36.143
  5. Max Verstappen (Red Bull) + 77.098
  6. Fernando Alonso (Aston Martin) + 85.468
  7. Alex Albon (Williams) + 87.396
  8. Franco Colapinto (Williams) + 89.541
  9. Lewis Hamilton (Mercedes) + 92.401
  10. Oliver Bearman (Haas) + 93.127
  11. Nico Hulkenberg (Haas) + 93.465
  12. Pierre Gasly (Alpine) + 117.189
  13. Daniel Ricciardo (Team RB) + 146.907
  14. Guanyu Zhou (Kick Sauber) + 148.841
  15. Esteban Ocon (Alpine) a 1 giro
  16. Valtteri Bottas (Kick Sauber) a 1 giro
  17. Sergio Perez (Red Bull) – Ritirato
  18. Carlos Sainz (Ferrari) – Ritirato
  19. Lance Stroll (Aston Martin) – Ritirato
  20. Yuki Tsunoda (Team RB) – Ritirato

La classifica piloti aggiornata del Mondiale F1

  1. Max Verstappen (Red Bull) – 313 punti
  2. Lando Norris (McLaren) – 254
  3. Charles Leclerc (Ferrari) – 235
  4. Oscar Piastri (McLaren) – 222
  5. Carlos Sainz (Ferrari) – 184
  6. Lewis Hamilton (Mercedes) – 166
  7. Sergio Perez (Red Bull) – 143
  8. George Russell (Mercedes) – 143
  9. Fernando Alonso (Aston Martin) – 58
  10. Lance Stroll (Aston Martin) – 24
  11. Nico Hulkenberg (Haas) – 22
  12. Yuki Tsunoda (Racing Bulls) – 22
  13. Daniel Ricciardo (Racing Bulls) – 12
  14. Alexander Albon (Williams) – 12
  15. Pierre Gasly (Alpine) – 8
  16. Oliver Bearman (Ferrari/Haas) – 7
  17. Kevin Magnussen (Haas) – 6
  18. Esteban Ocon (Alpine) – 5
  19. Franco Colapinto (Williams) – 4
  20. Guanyu Zhou (Sauber) – 0
  21. Valtteri Bottas (Sauber) – 0
  22. Logan Sargeant (Williams) – 0

La classifica costruttori aggiornata del Mondiale F1

  1. McLaren – 476 punti
  2. Red Bull – 456
  3. Ferrari – 425
  4. Mercedes – 309
  5. Aston Martin – 82
  6. Racing Bulls – 34
  7. Haas – 29
  8. Williams – 16
  9. Alpine – 13
  10. Sauber – 0
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