Diamonds are a girl’s best friend
, cantava Marilyn Monroe nel suo iconico vestito rosa, nel lontano 1949. Più di settant’anni dopo, il titolo della canzone si riconferma ancora una grande verità, estendibile persino al sesso maschile. Che siano gemelli o pendenti, infatti, i gioielli sono davvero quel quid in più che permette a un outfit di splendere. L’importante è saperli scegliere con attenzione e giudizio… sfortunatamente, oggi non è così semplice. Anzi, esiste un vero e proprio galateo dei gioielli, un breviario di regole di bon ton su come sceglierli, indossarli e valorizzarli. Quale bijou preferire per una sera elegante? Quale per un aperitivo di lavoro? Quando preferire un giro di perle a un più discreto punto luce? Ecco alcuni consigli – è il caso di dirlo – preziosi.
Gioielli e bon ton: regole per apparire sempre al top
Se la perfezione risiede nei dettagli, allora i gioielli e gli accessori sono la ciliegina sulla torta che fa di un outfit uno strumento per sentirsi belli, sicuri di sé e affascinanti. È la storia della moda a insegnarci come un look ben calibrato sia in grado – non solo di valorizzare la propria figura – ma anche di migliorare l’autostima e la serenità di chi lo indossa. Vestiti, indumenti e non ultimi i gioielli, infatti, hanno un potere comunicativo non comune: basti pensare all’iconico revenge dress di Lady D, oggi di nuovo sotto i riflettori grazie alla nuova stagione di The Crown. Avrebbe avuto lo stesso effetto senza il famoso collier di perle che lo completava? Se ogni dettaglio comunica qualcosa, quando rischiamo che il nostro aspetto lanci un messaggio sbagliato o inconveniente?
Per rispondere a questa domanda occorre approfondire il cosiddetto “galateo dei gioielli”: un vero e proprio manuale “virtuale” che ci insegna come, quando e in che quantità indossare i nostri migliori bijou. Dopotutto, non ne esistono di sbagliati, solamente di mal abbinati o sfoggiati fuori contesto. Si tratta di un normario in perenne evoluzione: occasioni, stili e decoro sono inevitabilmente cambiati nel corso dei decenni. Se fino a pochi anni fa era considerato disdicevole sfoggiare diamanti durante il giorno, per esempio, oggi vige una maggior flessibilità.
Gioielli h24: cosa indossare di giorno e cosa di notte?
Sebbene i confini tra i “gioielli giorno” e quelli “da notte” siano sempre più sfocati, restano alcuni capisaldi che devono veicolare la scelta degli accessori in base all’orario e al contesto in cui si intende sfoggiarli. Niente più regole ferree sulla tipologia del gioiello, né tantomeno limiti o preclusioni di età, ma semplici consigli per un look impeccabile. In generale, infatti, gli esperti consigliano di puntare alla vivacità e ai colori durante il giorno, prediligendo la classe e la sobrietà per la sera. Girocolli d’oro, giri di perle e anelli con pietre colorate renderanno unico un outfit diurno: meglio evitare, invece, bijou troppo brillanti o dalle tonalità scure. Unica eccezione: il solitario di un anello di fidanzamento, vero e proprio simbolo d’amore, perfetto per il giorno e la notte.
Per illuminare una serata di gala o un appuntamento romantico sotto le stelle, invece, sono perfetti diamanti bianchi o neri, anche su montature più vistose. Nella penombra della sera, è lecito osare con composizioni più appariscenti: l’importante è ricordarsi di non mescolare stili e materiali diversi. Per gli uomini, infine, i must have sono orologio di giorno e gemelli di sera, specie per le occasioni di gala.
Less is more: quanti gioielli indossare per uno stile impeccabile?
Che si tratti di gioielli, accessori, abiti o make-up, una sola regola garantisce sobrietà ed eleganza: il troppo stroppia. Ricoprirsi di ammennicoli e chincaglierie non avrà altro effetto che generare confusione, ostentazione e persino arroganza. Al contrario, prediligere la qualità alla quantità ripaga sempre: tra i consigli su cui più insiste il “bon ton dei gioielli”, infatti, c’è proprio quello di mantenere uno stile minimal, curato ma sobrio, di buon gusto ma discreto. A chi si chiede quanti gioielli indossare per apparire sofisticata al punto giusto, quindi, il galateo risponde con un altro detto popolare: non c’è due senza tre. Collana, anello, orecchini. Oppure, orecchini, bracciale e punto luce. O ancora, anelli, girocollo e ear-cuff: l’importante è che non ci siano più di tre elementi nell’equilibrio del look.
Un gioiello per ogni abito
Infine, forse la scelta più difficile nella selezione dei gioielli: l’abbinamento con l’outfit. Si tratta di una decisione importante, da non prendere alla leggera né tantomeno di fretta. Per quanto la giusta collana o gli orecchini più appropriati possano valorizzare e slanciare un look, infatti, una cattiva selezione di gioielli può altrettanto facilmente affossarlo. Ogni caso, ovviamente, è diverso ma fortunatamente il galateo offre spunti preziosi da tenere a mente durante la preparazione degli abbinamenti.
In generale, infatti, vale la regola dei contrasti: a un outfit sobrio (magari a tinta unita, privo di balze, strati o stampe) si abbineranno gioielli più audaci, mentre un look già variopinto e vivace richiederà una selezione più minimal. Un tubino nero indossato di giorno, – per esempio – , si può vivacizzare con un girocollo d’oro e qualche pietra colorata. Se indossato di notte, invece, potrà essere illuminarlo con dei pendenti di diamante o un bracciale importante. Al contrario, un abito fantasia – tanto di giorno quanto di notte – non potrà permettersi altro che un anello o, al limite, dei punti luce come orecchini. La casistica è infinita: così come per la personalità di chi li indossa, i gioielli possono essere espressione di messaggi diversi; basta solo qualche piccolo accorgimento per creare uno stile unico.
