Rihanna
è al momento la miliardaria self made più giovane degli Stati Uniti; fin qui nulla di strano. Tale titolo però, non sarebbe dettato soltanto dal suo enorme successo sul versante musicale ma, soprattutto, dalla straordinaria rendita del suo marchio di cosmetici, Fenty Beauty, lanciato nel 2017.
La classifica
La classifica pubblicata si chiama: “America’s Richest self made women”, e vede Rihanna piazzarsi al ventunesimo posto. Ma quali sono le cifre? Il patrimonio dell’artista delle Barbados dovrebbe attestarsi intorno ai 1.4 milioni di dollari e sarebbe cresciuto vistosamente dopo il lancio del suo brand di cosmetica. Sembra inoltre che la cantante abbia uno quota di partecipazione del 30% anche nella linea di abbigliamento-lingerie SavageXFenty, fattore che farebbe schizzare le sue finanze a una valutazione superiore a un miliardo di dollari (ultima stima: febbraio 2021). Questo renderebbe Rihanna la musicista più ricca del mondo. A fare compagnia all’autrice di “Umbrella” figurano colleghe stimate del mondo dello spettacolo e dello sport come Kim Kardashian (1,8 miliardi di dollari), Kylie Jenner (600 milioni di dollari), Serena Williams (260 milioni di dollari), Madonna (575 milioni di dollari) e Beyoncè (450 milioni di dollari).
Fenty Beauty: il segreto del successo è l’inclusività
L’avventura di Fenty Beauty nel mercato della cosmesi parte ufficialmente l’8 settembre 2017, nel contesto della settimana della moda di New York. Il lancio dei prodotti è stato anticipato da una campagna pubblicitaria oltremodo poderosa, tanto da suscitare alcune ilarità da parte degli addetti ai lavori (c’è chi ribattezzerà quell’evento come la “Rihanna new york fashion week”). Il brand fa leva su una strategia di marketing incentrata sull’inclusività. La linea non a caso è composta dalla bellezza di quaranta (oggi già più di 50) shade diverse di fondotinta, dalla più chiara alla più scura, in modo da rappresentare davvero ogni tipo di incarnato e far sentire a proprio agio le proprie clienti e i propri clienti. Con questa mossa Rihanna si è aggiudicata una fetta di mercato ancora vacante. Mai nessun marchio infatti prima di quel momento aveva mai pensato di produrre un range di colorazioni così ampio. Il trionfo in termini di vendite fu epocale.
Nel suo primo anno di vita Fenty Beauty ha raccolto solo negli Stati Uniti oltre 570 miloni di dollari. Ad oggi, il brand è presente in formato fisico in oltre 15 Paesi, tra cui l’Italia. Ma la vera mossa, oltre che nella produzione vera e propria, sta nella tipologia di comunicazione. Solo con Rihanna infatti si è cominciato a parlare veramente di inclusività in ambito mainstream, dando vita a un dibattito presente ancora oggi.
La strategia social
Nessun brand oggi può funzionare senza un’adeguata copertura sui social media. E anche in questo frangente la creazione di Rihanna ha fatto in un certo senso scuola, ideando la Fenty Beauty House, un vero e proprio hub incentrato sulla realizzazione di contenuti destinati ai social, con un occhio di riguardo verso Tik-Tok, la piattaforma del momento. La Fenty Beauty House è dotata di ogni confort ideale per sfruttare al massimo le performance e le prestazioni dei creator. Si va dalle luci di ultima generazione alle beauty station, senza dimenticare ovviamente le migliaia di prodotti a disposizione da mostrare nei vari video e nelle foto. In fase di lancio hanno partecipato attivamente all’interno dell’hub la truccatrice professionista Emmy Combs e i creator Mokayla, Savannah Palacio, Kamaboko Gonpachiro e Dawn.
Cosa sta facendo Rihanna ora?
Riri – lontana dalle scene musicali dal 2016, questo l’anno dell’ultimo disco in studio “Anti” – è diventata mamma lo scorso 13 maggio, dando alla luce insieme al suo compagno Asap Rocky un bambino, il cui nome non è ancora noto. Oltre alla maternità l’artista nell’ultimo periodo si è occupata principalmente del suo giro d’affari miliardario, tenendo sotto stretta osservazione tutti i suoi marchi in attività. Ancora ignote invece le ipotesi di un nuovo album, anche se da lei si aspettano sorprese da un momento all’altro.
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