Prima simbolo di insicurezza e di goffaggine, poi vero e proprio oggetto di culto glamour e di personalità. Gli occhiali sono diventati nel tempo un accessorio chiave nello stile, complice le sue molteplici forme, utilizzi e sfaccettature. Ma dove è nato questo mito? Quando è avvenuta la trasformazione da mero corredo funzionale a fashion accessory? E soprattutto, perché dettano ancora oggi mode e tendenze?occhiali accessorio stile Life&People Magazine

Un accessorio di cui vergognarsi?

Per comprendere la percezione riguardo l’utilizzo degli occhiali nella prima metà del ‘900, basta citare una produzione cinematografica, “Come sposare un milionario”, film del 1953 diretto da Jean Negulesco con protagonista una svampitissima Marilyn Monroe con rilevanti problemi di vista, intenta a strabuzzare in continuazione gli occhi pur di non indossare gli occhiali, considerati sinonimo di bruttezza. Era lo specchio dei tempi, soprattutto in ambito femminile: anche la donna più bella del mondo, secondo i ragionamenti dell’epoca, indossando gli occhiali perdeva di fascino, di classe e di charme. L’inversione di tendenza avverrà molto lentamente nel corso del decennio successivo, con l’ingresso nel mercato del classico modello a farfalla impreziosito però da diamanti, un plus che invece di chiudere, apre letteralmente lo sguardo, valorizzandolo e illuminandolo.

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Un accessorio indispensabile

L’occhiale-gioiello

, così si chiamava, consolida dunque un nuovo modo di intendere l’accessorio, non più utilizzato esclusivamente per fini funzionali, ma anche come semplice oggetto estetico e di stile, rappresentativo dunque del carattere e della personalità di chi lo indossa. Se gli anni 60′ spianano la strada, sarà nei 70′ che gli occhiali estetici entreranno in modo definitivo nell’industria moda, con nuovissimi e creativi modelli, molti dei quali progettati tra l’altro da diversi brand made in Italy. Una grande spinta arriverà inoltre dal boom degli occhiali da sole che, proprio in quegli anni, conquisteranno il mondo con creazioni oltremodo iconiche, come, per esempio il famosissimo modello a maschera Helena Rubinstein del 1968, o quello a farfalla “gigante” comparso intorno al 1970 grazie a Pierre Cardin. Oggi gli occhiali da sole soprattutto in Primavera/Estate sono l’accessorio più venduto.

 Life&People MagazineOggi gli occhiali da sole soprattutto in Primavera/Estate sono l’accessorio più venduto.

Gli occhiali: uno status symbol

Con il passare del tempo, gli occhiali “evolveranno” ancora, diventando per alcuni personaggi importanti della società un biglietto da visita, uno status symbol, un segno di riconoscibilità senza eguali. Elsa Schiaparelli ad esempio, celeberrima designer scomparsa nel 1973, poteva permettersi il lusso di chiedere agli amici surrealisti Dalì e Braque di disegnarle dei modelli particolari. Jole Veneziani, altra designer di grande importanza, era poi solita farsi ritrarre sempre con indosso gli occhiali, marchiando a fuoco il suo personaggio e la sua iconicità. Tanti esponenti della moda, della musica e dello spettacolo sono entrati nella memoria collettiva anche grazie a questo accessorio cool.

occhiali accessorio stile Life&People MagazinePensiamo alla leggenda Karl Lagerfield, storico direttore creativo di Chanel purtroppo venuto a mancare nel 2019, ad Anna Wintour passando per Elton John, sempre in scena con l’accessorio così come Lenny Kravitz e il regista Pedro Almodovar. In chiave Italia, volendo citare un esempio recentissimo, è da segnalare Dargen D’Amico (i suoi occhi sono praticamente sconosciuti al pubblico) che, qualche tempo fa, ha lanciato anche la propria linea di occhiali da sole.

Un’arma di seduzione

A distanza di più di mezzo secolo dunque, possiamo tranquillamente affermare che la percezione degli occhiali, soprattutto quelli da vista, si sia totalmente ribaltata.

occhiali sole primavera 2022 Life&People MagazineNegli ultimi anni infatti, grazie anche al boom del mondo del make up, gli occhiali estetici sono diventati un simbolo di grandissima seduzione, utili per risaltare alcune componenti del viso e degli occhi entrando nell’immaginario e nelle produzioni erotiche. Un ulteriore contributo è arrivato poi dal prezioso contributo di Alessandro Michele, direttore creativo della maison Gucci che ha rimesso ancora di più al centro l’accessorio nelle sue collezione esaltandone non solo la bellezza ma anche la storia, mettendo a fuoco, è il caso proprio di dirlo, ogni tipo di sfaccettatura.

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