Se c’è un artista in gara al Festival di Sanremo 2022 che è riuscito a spezzare molti canoni della kermesse, sicuramente è Achille Lauro.
Con il suo approccio provocatorio e sopra alle righe, negli ultimi anni Lauro de Marinis (questo il suo vero nome) è riuscito a sovvertire le regole “di etichetta” di un concorso musicale spesso considerato fin troppo impettito. E l’ha fatto non soltanto con la sua musica, ma anche e soprattutto con le sue inconfondibili scelte di stile.
Achille Lauro tornerà a Sanremo 2022 con uno stile dissacrante
Questo è quello che ha anticipato il cantante nella conferenza stampa con la quale ha confermato quello che ci dovremmo aspettare da parte sua. Come sempre, l’interprete supererà quelli che sono i limiti fra maschile e femminile, una dicotomia che ormai da tempo considerata passata di moda. Al contrario, Achille Lauro si presenterà sul palco dell’Ariston con abiti che sconvolgeranno le certezze del pubblico mainstream di Rai Uno, anche se non sarà certo la prima volta.
Anche quest’anno, Lauro salirà sul palco dell’Ariston con indosso abiti firmati Gucci.
Da ormai molto tempo, il rapper e cantautore collabora con la maison Gucci e con il suo direttore creativo Alessandro Michele, che ha messo la firma ai suoi incredibili outift. Ricordiamo tutti in questo senso i quadri punk rock sfoggiati da Achille Lauro, fra sessualità spinta all’eccesso e misticismo. Un mix esplosivo, che aveva lasciato in molti senza parole.
Scelte di stile a parte, quello che più interessa quando parliamo di Festival è la musica, ovviamente.
L’interprete romano si esibirà nel corso della cinque giorni di Festival di Sanremo con il brano “Domenica”, con l’accompagnamento dell’Harlem Gospel Choir, uno dei cori più importanti negli Stati Uniti. Una scelta non casuale, visto il giorno della settimana “sacro” a cui è dedicato il testo del pezzo. Parlando del significato della canzone, Achille Lauro ha sottolineato:
“Il mood del brano è spensierato, la Domenica è il giorno della settimana in cui si è liberi, si esce, si fa l’amore, e chi meglio di un vero coro gospel di Harlem può rendere l’idea di festa? Il brano è divertente, coinvolgente, spensierato e diverso dai miei soliti. L’ho scritto lo stesso giorno in cui sono nati altri tre pezzi che faranno parte di Lauro Achille Idol Superstar”.
L’uscita del nuovo attesisissimo disco dell’artista è previsto per il prossimo 11 febbraio.
Lauro – Achille Idol Superstar, questo il titolo del progetto, conterrà al suo interno oltre alla canzone di Sanremo anche altre sei bonus tracks. Per dare vita a questo progetto, come già era accaduto ai tempi di Angelo Blu, l’artista si è preso uno spazio tutto per sé. Questa volta, invece che scappare in una villa con un gruppo di amici, Lauro è fuggito su un’isola con i suoi collaboratori, alla ricerca di spunti e ispirazione creativa. L’uscita del disco sarà accompagnata da uno speciale evento su Roblox, nel Metaverso, dove ogni fan avrà la possibilità di vestirsi come Lauro e comunicare con lui in formato virtuale. Un’esperienza inedita ed immersiva che sbarcherà per la prima volta in Italia, dopo gli esperimenti di Travis Scott e Ariana Grande.
Grande attesa, inoltre, per quello che Achille Lauro ha preparato per la serata dei duetti e delle cover.
Appuntamento imperdibile il 4 febbraio, ad un passo dalla finale, per la lunga serata di cover e duetti alla quale Lauro parteciperà in coppia con Loredana Berté. Insieme ad una delle regine assolute della musica italiana, Achille Lauro interpreterà la sua personale versione di Sei bellissima. Parlando della scelta del brano, Achille Lauro ha dichiarato:
“Il brano ha delle strofe struggenti, quasi teatrali, un riff tra i più pop della musica italiana. La canzone racconta l’amore sofferto, la dipendenza amorosa. Lo trovo incredibilmente profondo e in più porta con sè un pensiero estremamente attuale, perfetto per il palco di quest’anno”.
Le aspettative sulla performance di Lauro, a questo punto, sono alle stelle. L’appuntamento con il Festival di Sanremo, dal 1 al 5 febbraio in diretta su Rai Uno.
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