L’equinozio d’Autunno segna un momento cruciale nel ciclo naturale delle stagioni: quando il sole, con precisione millimetrica, sosta a cavallo dell’equatore celeste, offrendo al mondo un raro equilibrio tra giorno e notte si verifica questo evento astronomico che non è soltanto un fenomeno scientifico, ma una finestra sul tempo e sulle tradizioni, un punto di raccordo tra passato e presente, tra mitologia e scienza. La parola equinozio deriva dal latino “aequinotium”, composto da aequus (uguale) e nox (notte), a indicare la perfetta uguaglianza tra la durata delle ore di luce e quelle di buio.

Questa armonia, che si manifesta solo due volte l’anno, nel passaggio dall’estate all’autunno e dall’inverno alla primavera, rappresenta simbolicamente il bilanciamento tra forze opposte, un invito della natura alla riflessione e alla ricerca di un proprio equilibrio interiore. Nell’immaginario collettivo, l’equinozio è il momento in cui le lunghe giornate estive lasciano il posto alle serate più fresche. Come una sinfonia che si attenua gradualmente verso le note finali, così anche il calore del sole si affievolisce, preparando la natura e l’uomo all’inverno che arriverà.

Il fenomeno astronomico

Durante l’equinozio d’autunno, l’asse terrestre si trova in una posizione quasi perpendicolare rispetto ai raggi solari, facendo sì che, alle ore 15:30 circa, si raggiunga il punto di massimo equilibrio tra luce e oscurità. Sebbene sembri un attimo fugace, il centro geometrico del sole resta all’orizzonte per circa dodici ore, donando al pianeta una giornata in cui le ombre sembrano essere allungate quanto la luce che le genera. Aspetto interessante: l’equinozio non cade sempre lo stesso giorno. La rotazione terrestre intorno al sole, della durata di circa 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi, provoca un leggero slittamento, spostando il giorno dell’equinozio in avanti di qualche ora ogni anno.

equinozio d'autunno Mert Alas Marcus Pigott mode - Life&People Magazine LifeandPeople.it

Dato curioso legato all’equinozio d’autunno è che la stagione autunnale, pur essendo di transizione, è più breve dell’estate. La rotazione terrestre segue la seconda legge di Keplero, che stabilisce che la Terra orbita più lentamente quando è lontana dal sole e più velocemente quando è vicina. Questo significa che l’inverno, con una durata di 89 giorni e 1 ora, è più breve dell’estate, che si estende per 93 giorni e 14 ore.

La celebrazione dell’equinozio d’autunno è radicata in molte culture antiche,

che vedevano in questo momento un segnale divino. Nella mitologia greca, era il giorno in cui si celebravano i misteri eleusini, riti esoterici dedicati a Persefone, la figlia di Demetra, rapita da Ade e condotta negli inferi. Questo mito, che racconta il ciclo della vita, della morte e della rinascita, simboleggia il progressivo declino della luce e il ritorno dell’oscurità, un richiamo ai cicli naturali e alla loro inesorabile influenza sull’uomo. Anche nelle tradizioni popolari di molte culture europee, l’equinozio d’autunno è legato a credenze e superstizioni. Si riteneva, ad esempio, che questo fosse un momento propizio per fare offerte alla terra e ai suoi spiriti, un periodo in cui la linea sottile tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliava, consentendo un contatto più diretto con il regno dell’invisibile.

In molte tradizioni spirituali è visto come una porta energetica,

un’occasione per connettersi con la natura e ritrovare il proprio centro. In particolare, la pratica del kundalini yoga, dedicata all’energia e alla consapevolezza, considera l’equinozio momento ideale per meditare e riconnettersi con la propria energia interiore. Uno dei riti più comuni durante questo periodo è il Surya Kriya, una sequenza di posture e respirazioni che prende il nome dall’energia del sole. Questa pratica non solo rinforza il sistema immunitario, preparando il corpo ai rigori dell’inverno, ma aumenta la vitalità e porta chiarezza mentale. Come il sole che si ritira lentamente per lasciare spazio alla notte, così anche la mente trova un momento per riposare e rigenerarsi. I proverbi popolari non mancano di sottolineare la saggezza legata a questi cambiamenti naturali, tra i più noti:

  •  “Di settembre la notte col dì contende”, a ricordare il continuo equilibrio tra luce e buio in questo mese.
  • “A settembre pioggia e luna, è dei funghi la fortuna”, che richiama il legame tra il clima autunnale e la raccolta dei frutti della terra.

L’equinozio d’autunno non è solo un fenomeno astronomico,

ma un momento di equilibrio, non solo tra il giorno e la notte, ma anche tra corpo e spirito, tra passato e futuro.

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