Nell’usuale cornice del Metropol, l’inscindibile duo creativo composto da Domenico Dolce e Stefano Gabbana porta in scena la sua personale interpretazione della bellezza italiana, un tema caro al brand, che torna a celebrare anche durante questa Fashion Week l’essenza e le diverse declinazioni del Made in Italy nella collezione Primavera-Estate 2025.
Questa volta l’Italian Beauty – titolo della sfilata –
ha preso forma in modo non convenzionale, attraverso l’omaggio ad una figura decisamente emblematica: Madonna. La collezione è un omaggio ai look anni 90 della cantante arrivata alla Milano Fashion Week per assistere alla sfilata. La pop-star, ospite d’onore seduta in front-row, ha scatenato gli animi dei fan in visibilio. Divina, con velo di pizzo che la copre fino a terra, trattenuto da una corona dorata oserva lo show, non tiene il ritmo con la testa, non applaude, se non quando Domenico e Stefano compaiono in scena.
Un legame solido e una decennale amicizia con il duo creativo a capo della maison italiana: tutto iniziò quando la cantante ordinò un corsetto impreziosito da pietre dure per la prima a Cannes del film-documentario “A letto con Madonna”. Da allora gli stilisti hanno disegnato 1.500 costumi per il suo tour “Girlie Show ” del 1993 e, oggi, le dedicano un’intera sfilata.
In scena un vero e proprio tributo alla Regina
del pop, reso non solo dai continui riferimenti ad alcuni dei suoi look più iconici degli anni ’80 e ’90, ma anche dalla scelta di far indossare alle modelle in passerella una parrucca bionda, che rende quanto mai inequivocabile il riferimento al libro scandalo “Sex”, uscito nel 1992 con gli scatti di Steven Meisel.
La piega biondo platino non è l’unico motivo ricorrente. In ogni look, infatti, è riconoscibile l’iconico reggiseno a coppe di cono ideato da Jean-Paul Gaultier negli anni ’90, un inno alla femminilità e alla sensualità, indossato per la prima volta e reso noto proprio dalla Regina del pop che ne fece un suo tratto distintivo.
Sfilata Dolce e Gabbana Primavera Estate 2025
A comporre la collezione tutti gli archetipi tipici della cultura italiana: corsetti, collant, decolleté, in versione punta quadrata rivestita di tessuto effetto raso e impreziosito da fiocchi. Duchesse, crepe, tulle, chiffon, pizzo e un eco di pelliccia avvolgono i corpi delle modelle tra le quali spiccano i volti di Vittoria Ceretti, Mariacarla Boscono e Irina Shayk. I colori dominanti della collezione, sono il nero, il nude, il rosso e il bianco, che riflettono un’eleganza in linea con la storia della maison, resa ancora più audace dall’uso di accessori.
A ricordare gli anni d’oro della diva anche gli abiti guêpière, i trench strizzati in vita, i body percorsi da nervature dorate o movimentati da frange luccicanti accanto ai quali non mancano completi gessati con i reggicalze in vita. La femminilità è come sempre scritta nei tagli degli abiti che disegnano con precisione il corpo, con le linee che esaltano le forme, tra giacche tagliate anatomicamente e dettagli di corsetteria, cifra stilistica della Maison Dolce&Gabbana.
In un gioco di commistioni e riferimenti,
non sono certo mancati i tratti salenti che custodiscono l’heritage del brand, a costituire un minimo comune denominatore delle collezioni stagione dopo stagione, anno dopo anno. In passerella non sono mancati i tipici vestiti longuette dal taglio aderente e impreziositi dalla stampa floreale, un rimando alle collezioni ispirate alla Sicilia, terra d’origine di Dolce e Gabbana. L’identità del brand vive anche e soprattutto negli accessori che accompagnano ogni look: maxi orecchini a croce, borse Sicily e Marlene. Una collezione che scrive il racconto di un pezzo di storia del costume durante una sfilata.