Una nuova mostra di moda arriva a Parigi e ad ospitarla per la prima volta sarà il Louvre che già in passato ha fatto da cornice alle sfilate di Louis Vuitton. Nessuno spoiler sul titolo dell’iniziativa, ma WWD Olivier Gabet, direttore del dipartimento delle arti decorative del museo francese, ha rivelato tanti particolari inediti che hanno incuriosito gli appassionati e non solo. Il progetto sarà inaugurato a gennaio 2025 e segnerà il rapporto tra arte e moda, spesso dimenticato; i protagonisti dell’esposizione saranno pezzi unici provenienti dall’epoca bizantina al Secondo Impero Francese con l’intento di far capire e conoscere il fil rouge che unisce il passato al mondo contemporaneo.
Mostra moda Louvre 2025
La mostra dal titolo ignoto sarà allestita all’interno del Louvre a partire dal 24 gennaio 2025 e terminerà il 21 luglio. I preparativi sono già iniziati e la notizia del nuovo progetto sta alimentando la curiosità di conoscere tutti i dettagli sull’esposizione, accolta per la prima volta in uno dei musei più celebri del mondo.
La moda dall’epoca bizantina fino al Secondo Impero Francese è uno dei temi scelti dagli ideatori del progetto artistico in quanto tanti pezzi di allora hanno ispirato molti stilisti moderni e contemporanei. Scelti sessantacinque look, trenta accessori e quaranta professionisti tra cui Karl Lagarfeld e Yohji Yamamoto. Senza dubbio si tratta di un’esposizione ambiziosa e all’avanguardia in quanto vede come scenografa l’esperta Nathalie Criniere, un segno innovativo che tende a distaccarsi dagli stereotipi del passato, puntando lo sguardo verso un futuro dalla visione più ampia sulla parità di genere.
La mission del progetto
Per chi giunge a Parigi il Louvre è una tappa obbligatoria: la foto alla Monna Lisa è un must per i turisti ma nessuno ha mai pensato al fil rouge con la moda che si nasconde dietro all’immagine iconica. La mission, dunque, della mostra verte proprio sull’analisi del rapporto tra due mondi tanto diversi quanto simili: l’arte e la moda. L’intento del direttore Oliver Gabet è quello di far avvicinare più persone al museo e soprattutto renderlo una seconda casa per i designer e stilisti che nel corso del tempo hanno mescolato le loro idee, dando vita a capolavori inediti. Basti pensare a Jonathan Anderson che compie costantemente un atto rivoluzionario nel settore della moda, utilizzando oggetti come pneumatici e cuscini. Alexander McQueen che si ispira agli arazzi risalenti al Rinascimento Italiano e poi ancora lo stilista Christian Louboutin con le sue decorazioni in legno d’oro.
La moda bizantina fonte d’ispirazione
Pietre d’oro e colorate, tessuti luminosi e tinture porpora hanno ispirato tanti stilisti di fama internazionale; il potenziale della moda bizantina, per quanto riguarda stile ed eleganza, è immortale e ancora oggi si ritrova in tante creazioni di professionisti protagonisti di sfilate di successo. L’imperatrice Teodora, donna affascinante di bellezza disarmante, ha lasciato il segno con i suoi capi dove l’arte e la moda diventano tutt’uno.
Romeo Gigli per primo ha inaugurato il legame tra la moda moderna e quella dell’epoca bizantina, omaggiando in più occasioni l’Imperatrice Teodora, fonte di ispirazione per la sua collezione Autunno Inverno 1990. Sensualità è la parola chiave che ha creato un filo conduttore con il passato, ponendo l’attenzione sulle forme, i decori e i ricami del tempo andato. Attraverso i suoi abiti lo stilista mostra la sua donna ideale, elegante e fine. Così in suo onore ha realizzato cappotti in velluto, caratterizzati da ricami fatti a mano con fili d’oro e colori caldi; abiti pomposi verdi e viola, tinture tipiche dell’epoca bizantina.
Qualche anno più tardi lo ha seguito Karl Lagerfeld,
ponendo l’attenzione, però sull’arte ravennate, ricca di mosaici bizantini; è indimenticabile il suo libro di fotografie intitolato Byzantine Fragments. E poi ancora il legame tra l’imperatrice Teodora e Coco Chanel, due donne molto diverse ma accumunate dall’eleganza, uno stile inconfondibile e una storia che ha lasciato il segno: entrambe ambiziose hanno costruito un impero, la prima diventando sovrana e la seconda fondatrice della Maison che porta il suo nome. Infine, Dolce & Gabbana onnipresenti nell’arte figurativa: ogni sfilata realizzata dalla coppia di stilisti è un’opera d’arte che fa rivivere al pubblico epoche passate.