Sono passati dieci anni da quando Nicolas Ghesquière ha presentato all’universo fashion la Petite Malle Louis Vuitton, versione in miniatura di uno dei storici bauli firmati dalla Maison francese . L’accessorio è diventato ben presto oggetto del desiderio di molte star di Hollywood ma anche delle donne che, si sentono un po’ Julianne Moore, Kate Hudson o Emma Stone. Piccola ma al contempo versatile, la Petite Malle è un gioiello personalizzabile nei materiali. Un modello che evoca il fascino dei primi bauli e perpetra lo stile e l’accuratezza LV, iniziato a metà Ottocento quando Louis Vuitton diede vita al baule rigido, simbolo rivoluzionario della moda dell’epoca.
Petite Malle Vuitton: dieci anni dalla nascita
Dal 2014 questo accessorio rivestito in pelle esotica è uno dei punti di forza della casa di moda francese. Il direttore creativo Nicolas Ghesquière ha voluto realizzare un modello che fosse attuale ma allo stesso tempo rispecchiasse la forma senza tempo dei primi bauli in voga durante il regime di Napoleone III.
Questo mini-baule sinonimo di raffinatezza, perfezione e lusso grazie ai materiali utilizzati rendono il prodotto impeccabile. L’attenzione ai dettagli caratterizza lo caratterizza, meticolosa la scelta delle materie prime: il legno di pioppo per la struttura, il lozine usato per creare i bordi protettivi, le chiusure e i lucchetti in ottone, oro giallo, oro rosa e palladio. Tante le versioni presentate: il modello personalizzato con pelle di lucertola, struzzo o coccodrillo; stampe diverse e possibilità di aggiungere le proprie iniziali, nome e cognome.
Must-have delle star di Hollywood
Da dieci anni la borsa Petite Mulle Vuitton è diventato valigia simbolo, i motivi che la rendono importante come accessorio sono tanti, uno su tutti l’utilizzo della tela Monogram, segno distintivo della Maison francese che nel corso del tempo ha ottenuto sempre più prestigio. La chiusura dorata ereditata dalla bag originale rimarca ancora di più la sua autenticità; la fodera in pelle di agnello all’interno, un altro tratto caratteristico. Vogliamo parlare della sua versatilità? Charlotte Gainsbourg, Riley Keough, Liya Kebede e Jennifer Connelly l’hanno indossata come pochette, sfilando sul red carpet; Chiara Ferragni l’ha resa una popolare bag da viaggio.
Come abbinare la Petite Malle Louis Vuitton?
Le sue dimensioni fanno di essa un accessorio versatile, adatto ad ogni occasione. Che sia un evento formale o un contesto più raffinato, abbinata a un vestito classico, l’ospite che la indossa non passerà di certo inosservata. Abbinata anche con look casual: jeans, camicia e una scarpa bassa, perfetta per un outifit elegante ma informale, o, a giacca e pantalone, ottima alleata per viaggiare in aereo o in treno; un baule dalle piccole dimensioni ma con una storia tutta da scrivere.
La storia di un baule ancora in viaggio
Aveva soltanto tredici anni Louis Vuitton quando lasciò la sua abitazione nella Francia montuosa e raggiunse Parigi. Era il 1835 e il giovane adolescente trovò lavoro come apprendista presso il mastro fabbricante di bauli Monsieur Maréchal. Fu col tempo, in quella bottega che venne fuori il suo talento, fino ad essere notato da Eugénie de Montijo, moglie di Napoleone III. Immediatamente lo incaricò di creare bauli personalizzati dove avrebbe custodito i suoi corsetti e le sue crinoline. La svolta arrivò nel 1859 quando il professionista aprì un laboratorio ad Asnières, a nord-ovest di Parigi; da allora, iniziò un lungo viaggio nella storia della moda.