Black Sheer Dress: fascino intrigante tra sensualità e rivoluzione

Dalle tuniche dell’Antico Egitto alle creazioni dei designer contemporanei, la trasparenza ha sempre esercitato un fascino magnetico nel mondo della moda. Elemento capace di evocare sensualità e femminilità, ma anche di suscitare clamore e mistero, la trasparenza torna protagonista sulle passerelle della Primavera Estate 2024 declinandosi in raffinati vestiti neri trasparenti. Tuttavia, come tanti altri elementi stilistici, anche la trasparenza vanta una ricca storia che affonda le sue radici nel passato. Non sempre è stata accolta con favore, anzi, spesso ha generato scandalo e indignazione. Un esempio emblematico risale al 1913, quando il sindaco di Portland, nell’Oregon, ordinò l’arresto di alcune donne che indossavano i famosi “abiti a raggi X”, ovvero capi realizzati in tessuti trasparenti.

Nell’Ottocento, con l’avvento del Romanticismo,

la trasparenza assunse un significato etereo, divenendo emblema di purezza e femminilità. Pizzi e tulle decoravano abiti vaporosi e svolazzanti, celebrando la delicatezza della donna. Ma il Novecento fu un secolo di grandi sconvolgimenti, e le trasparenze si fecero più audaci, sfidando le rigide convenzioni sociali. I ruggenti anni Venti, con la loro spinta verso la libertà e l’emancipazione femminile, videro l’esplosione del flapper style: abiti corti e scollati realizzati in chiffon, tulle, organza e seta per dare un senso di leggerezza.

Gli anni Sessanta furono un decennio di grandi cambiamenti sociali e culturali, e la moda non ne fu immune

In questo clima di fermento, stilisti iconici come Yves Saint Laurent si spinsero oltre i confini tradizionali, utilizzando la trasparenza in modo innovativo e provocatorio. Saint Laurent creò abiti futuristici che giocavano con la luce e la silhouette, sfidando le convenzioni di femminilità e sensualità; i suoi tessuti diafani rivelavano il corpo in modo sensuale, creando un effetto di misteriosa eleganza. Ancora oggi, l’eredità di Saint Laurent continua ad ispirare.

A Parigi, il Museo Yves Saint Laurent ospita una mostra dedicata alle sue creazioni trasparenti. La mostra ripercorre l’evoluzione di questo tema nella moda del couturier, mettendo in luce il suo impatto rivoluzionario sul panorama sartoriale. Nonostante le controversie, le trasparenze continuano ad affascinare e ad evolversi nel mondo della moda: dagli abiti sensuali Dolce & Gabbana alle delicate creazioni di Sandy Lian, la trasparenza rimane un elemento chiave per esprimere femminilità, seduzione e, a volte, anche ribellione.

Vestiti neri trasparenti: la trasparenza regna sulle passerelle

Sulle passerelle di questa stagione, la trasparenza ha conquistato il centro della scena, ridefinita in nuove forme e declinazioni. Abiti come quelli di Dolce & Gabbana ne incarnano l’essenza, con creazioni ispirate alla corsetteria e alla lingerie trasparente. La delicatezza impalpabile di pizzo e voile si contrappone a una sartorialità rigorosa, dando vita a un gioco di contrasti estremamente raffinati che si fondono con l’eleganza e il mistero dati dal massiccio utilizzo del nero.

Quest’ultimo, emblema della stagione Primavera Estate 2024, si alleggerisce grazie alle trasparenze, adattandosi perfettamente alle temperature più calde. La trasparenza si declina in una ricca varietà di tessuti, dal pizzo al voile fino al PVC, un contrasto che si intensifica ulteriormente con l’impiego di lingerie in raso e stivali sock opachi che richiamano le calze autoreggenti. Elemento innovativo della collezione è il trench, simbolo di castità per eccellenza poiché, tradizionalmente, copre e protegge, si trasforma in capo trasparente che rivela il corpo sottostante. Il cappotto si reinventa, quindi, come abito che gioca con una dualità di significato.

Anche Chanel sulla passerella offre una reinterpretazione di abiti neri trasparenti, attraverso l’utilizzo di forme geometriche precise, soprattutto squadrate, che danno un senso “spigoloso” all’abito ma che viene impreziosito e alleggerito dall’utilizzo del tulle, le rouche, brillantini o fiocchi eleganti, creando un affascinante contrasto tra durezza e femminilità. Sulla passerella Miu Miu, gli abiti neri hanno regnato sovrani, avvolgendo le silhouette in un gioco di trasparenze raffinate; un trionfo di sobria eleganza che echeggia nella sfilata di Sandy Lian, dove l’abito in tulle nero con fiocchi è un esempio perfetto di sensualità mista a finezza e femminilità, dimostrando come la rigidità del materiale possa essere ammorbidita da elementi femminili e delicati.