Esattamente trent’anni fa nasceva Fabrica Benetton, il centro di ricerca e sperimentazione realizzato da Luciano Benetton e Oliviero Toscani, i pilastri su cui l’azienda si fonda. Da più di trent’anni i migliori talenti creativi si incontrano in questo hub sperimentale, un luogo di condivisione e di apprendimento tramite cui ispirare i giovani a uscire dagli schemi tradizionali e stimolarli a realizzare progetti unici.

Fabrica Benetton: un progetto di formazione ed “empowerment” giovanile

La creatività è un’abilità innata che necessita di essere nutrita in modo costante. Lo scopo di Fabrica Benetton è proprio quello di dare ad un gruppo di creativi under 25 ciò di cui hanno bisogno per crescere dal punto di vista artistico: nuovi stimoli, spunti interessanti, ma soprattutto formazione artistica di altissimo livello. Fabrica Benetton apre ogni anno le porte a nuovi talenti tramite un programma semestrale dedicato a un gruppo selezionato di allievi e strutturato in conferenze, seminari, workshop e progetti presieduti da mentori di successo, artisti e professionisti di caratura internazionale.

Lo scopo di Fabrica Benetton

Offrire un cambio di prospettiva, una visione del mondo unica, grazie a cui nutrire la propria creatività fino in fondo. Coloro che i fondatori chiamano, in modo informale, “fabricanti,” si immergono completamente in progetti di formazione e ricerca di vario genere: scrittura, musica, fotografia, comunicazione visiva e numerose altre materie si fondono in un disegno creativo che ha come scopo ultimo l’”empowerment” dei suoi giovani partecipanti. Ogni semestre segue un suo tema e, intorno ad esso, vengono organizzati eventi e workshop in cui si fondono discipline artistiche a prima vista molto differenti tra loro, ma con un elemento comune: la creatività.

Fabrica Benetton: un luogo di apprendimento e crescita artistica

Non esiste una definizione ben precisa per questa fucina di talenti: non è una scuola o un’università, ma piuttosto un centro culturale in cui la contaminazione tra discipline diverse è alla base di un approccio basato sull’apprendimento pratico.fabrica benetton storia | Life&People MagazineSi impara facendo e i residenti sono invitati a partecipare a diversi concorsi internazionali, come “Plastic is not the Enemy” di Rossana Orlandi, lavorano in prima persona alla produzione di contenuti creativi per Fabrica Benetton e intrecciano collaborazioni con diversi brand e organizzazioni.  Solo in questo modo possono dare libero sfogo alla propria creatività e trovare un senso in un percorso incentrato sull’apprendimento e la crescita artistica dei suoi partecipanti.

Il tema del semestre in corso: Kinship

La sessione attuale, – da marzo a lugli –, è incentrata sull’appartenenza ad una comunità: questo è il significato del termine Kinship. In questa residenza Carlos Casas, regista spagnolo, artista visionario e ora Program Director per il semestre in corso, ha trovato in Fabrica, nel 1998, una casa e un luogo in cui esplorare nuovi linguaggi comunicativi. Ciascuno dei creativi che, nel corso degli anni, ha costruito la propria carriera grazie alla permanenza in Fabrica – proprio come Casas – è stato riportato nella residenza a Catena di Villorba in veste di mentore, per offrire alle nuove generazioni un punto di vista innovativo e basato sulla loro esperienza in campo artistico.

Per ciascuno di loro varcare le porte di Fabrica è come tornare a casa

che siano passati due o dieci anni, l’anima del progetto rimane invariata e ha il suo fondamento nel concetto di cittadinanza creativa. Questa comunità creativa contiene un pattern di caratteri, nazionalità e profili che si ripetono, di generazione in generazione, generando stupore in quei mentori che decidono di tornarvi, dopo anni di assenza. Diventa quasi immediato per loro rivedere sé stessi in questi studenti determinati, testardi e aperti all’innovazione, animati da una spinta motivazionale che è il fondamento di un processo basato sul progresso e la celebrazione della creatività in ogni sua forma.

Condividi sui social