Gennaio 1992: l’album “Nevermind”

dei Nirvana supera “Dangerous” di Michael Jackson in testa alle classifiche di vendita americane e Kurt Cobain diventa a tutti gli effetti il nuovo re del rock. Un mese più tardi l’icona bionda e maledetta degli anni ’90 e Courtney Love decidono di sposarsi sulla spiaggia di Waikiki, a Honolulu: lei indossa un abito bianco appartenuto alla musa di Cobain, l’attrice Frances Farmer; lui opta per un pigiama di flanella verde e bianco. Otto persone solamente, gli invitati al matrimonio tra cui Dave Grohl, all’epoca batterista dei Nirvana ed in seguito frontman dei Foo Fighters.

Kurt Cobain Courtney Love | Life&People MagazineBenedetta dagli dei del grunge, l’unione tra i due artisti ha segnato la storia della musica e della cultura popolare della fine del secolo scorso. Ma, la loro storia d’amore finì in tragedia quando Cobain si tolse la vita poco più di due anni dopo, il 5 aprile 1994. Nonostante i demoni che accompagnarono il loro rapporto – dalla tossicodipendenza di entrambi alle accuse di abusi domestici – nell’immaginario collettivo Kurt e Courtney restano ciò che in fondo sono stati: due giovani amanti che non potevano fare a meno uno dell’altro, avvolti da una spirale tossica di affetto e violenza.

Kurt Cobain e Courtney Love: un amore tossico

Cobain e Love si incontrano per la prima volta nel 1990 in un club di Portland: erano entrambi leader di band di successo, giovani, belli con un debole per le droghe.Kurt rimase subito affascinato da quella donna tre anni più grande di lui, ribelle e dai modi di fare aggressivi. Fu subito amore, ma anche instabilità e litigi, al punto che spesso a casa loro arrivava la polizia a sedare scontri fisici che spaventavano l’intero vicinato. Quando avevano deciso di sposarsi, Courtney era già incinta: una gravidanza che fece discutere perché la futura mamma rivelò di fare uso di eroina nonostante la gravidanza.

Kurt Cobain Courtney Love | Life&People MagazineDa qui, una serie infinita di processi per la custodia della piccola Frances Bean, affidata ai servizi sociali perché, dice il giudice:

“i genitori non sono in grado di offrirle un ambiente sano ed equilibrato in cui crescere”.

Kurt e Courtney, nonostante le rispettive dipendenze e gli eccessi, non accettarono mai l’idea di perdere la custodia della loro unica figlia e lottarono fino a quando non la ottennero nuovamente.

Successo insopportabile

Mentre i Nirvana sono all’apice del successo, Cobain sprofonda nella depressione e l’uso di stupefacenti, in particolare l’eroina è sempre più presente nelle giornate del cantautore che non tollera la popolarità e la pressione dei media. Il 2 marzo 1994 decide di rifugiarsi a Roma per scappare dai fantasmi che aleggiano nella sua mente: vuole godersi una settimana di riposo insieme alla moglie e alla figlia, ma durante la notte Courtney si accorge che il marito è in overdose e lo salva in extremis chiamando un’ambulanza.

Kurt Cobain Courtney Love | Life&People MagazineIl primo di aprile Kurt vede la figlia per l’ultima volta: in serata decide infatti di tornare nella sua Seattle, dove il 5 aprile si suicida sparandosi un colpo di fucile alla testa nella serra della sua casa sul lago Washington. Gli esami tossicologici evidenziano un’altissima dose di eroina nel sangue, circa 1,52 milligrammi e la presenza di Valium. Ad appena 27 anni si conclude l’esistenza terrena di una delle rockstar più iconiche della storia della musica.

La lettera d’addio

Prima di togliersi la vita, Cobain aveva scritto una lettera, indirizzata al suo amico immaginario d’infanzia Boddah, alla moglie, alla figlia e ai fan. Il messaggio contiene una frase tratta da una canzone di Neil Young – “It’s better to burn out than fade away” (“È meglio bruciare che spegnersi lentamente”) – e rappresenta un’ultima, disperata dichiarazione d’amore a Courtney e Frances Bean:

“Ho una dea di moglie che trasuda ambizione ed empatia e una figlia che mi ricorda troppo com’ero, piena di amore e gioia, che bacia ogni persona che incontra perché tutti sono buoni e nessuno le farà del male. E questo mi terrorizza al punto che vado avanti a stento. Non posso sopportare il pensiero che Frances diventi il miserabile, autodistruttivo rocker che sono diventato io. Mia figlia sarà molto più felice senza di me”.

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Influenza negativa

Negli anni si è scritto molto riguardo a Courtney Love e all’influenza negativa che avrebbe avuto sulla già ben più che precaria salute mentale di Kurt Cobain, ma è impossibile stabilire se e in che modo la cantante abbia realmente contribuito al processo di autodistruzione del marito. Restano però le parole della ex leader delle Hole:

“L’amore è una piccola cosa che brilla anche nel vicolo più buio e durante i momenti più tristi, non importa quanto sia ingarbugliata, mortale e violenta. È lì, magica e mutante”.

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