Per risalire alle origini dell’albero di Natale occorre tornare all’antichità. Le prime fonti rilevano l’esistenza della tradizione fin dai tempi dei Babilonesi, seppur in una forma molto diversa rispetto a quella che conosciamo. Oggi a distanza di secoli, l’abete è diventato non solo il simbolo delle feste per eccellenza, ma anche un tassello fondamentale del business natalizio, con un indotto sempre più alto. 

Dai babilonesi ai romani

Le primissime tracce di quello che si evolverà poi nell’Albero di Natale appartengono al secondo millennio A.C. In occasione del capodanno assiro-babilonese (l’Akitu) infatti il popolo era solito porre doni sotto le fronde degli alberi per celebrare il ciclo di festa. Una tradizione folklorica riconducibile anche all’epoca romana dove, come testimoniano numerosi scritti, i cittadini durante i saturnali (dunque dal 17 al 23 dicembre) addobbavano l’esterno delle porte di casa con rami di alloro arricchiti di decorazioni.

storia origini albero di Natale | Life&People magazineUn elemento ricorrente è l’utilizzo del colore verde, da sempre percepito come simbolo di longevità e presente anche in territori molto diversi, come quelli del nord Europa: i documenti storici appartenenti ai vichinghi dimostrano ad esempio la consuetudine per il solstizio d’inverno di ornare i rami di abete con fiaccole e nastri.

La rivoluzione del cristianesimo

Il significato simbolico dell’albero di Natale cambia con l’avvento del cristianesimo e con la conseguente importanza dell’Eden biblico, immenso giardino rappresentante l’armonia perfetta tra natura e cosmo, nonché luogo indicato dai fedeli per chiedere perdono. Solo da questo momento il classico arbusto inizia a ricoprire una simbologia più legata alla festività natalizia.

storia origini albero di Natale | Life&People magazineL’usanza di addobbare gli alberi per Natale risale tuttavia all’età del Rinascimento. Come riportano alcune testimonianze, sembra che il primo addobbo natalizio sia datato 1444, anno del primo abete abbellito in Estonia, a Tallinn. L’origine è però incerta: altri studiosi credono sia stato allestito prima a Riga (Lettonia), altri invece in Germania.

 Life&People magazineUna prima diffusione ad ampio raggio avviene grazie agli ufficiali prussiani che, dopo il congresso di Vienna, sposano l’idea già vista negli altri Paesi decorando il primo albero nel 1816. In Francia invece appare per la prima volta nel 1840, grazie ad Elena di Meclemburgo-Schwerin duchessa d’Orléans. Un contributo più forte arriva dal Regno Unito per merito del Principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Botha che, viste le sue origini tedesche, decide di portare all’interno delle proprie residenze la tradizione già abbondantemente consolidata nel suo Paese Natale. Nel 1882 la svolta è definitiva: sarà proprio in quell’anno che un collaboratore di Thomas Edison, Edward H. Johnson, impreziosisce il primo albero con fili luminosi a luce intermittente alimentati da lampade elettriche, portando l’immaginario dell’abete nella sua dimensione contemporanea.

Il caso Italia

Per trovare un albero natalizio in Italia si deve aspettare più tempo. È soltanto nella seconda metà dell’Ottocento infatti che la Regina Margherita di Savoia addobba il primo albero di Natale al Quirinale, diffondendo velocemente la moda in tutto il Paese e scrivendo un importante pagina di storia: era infatti la prima volta che gli italiani si impadronivano di un’usanza proveniente da altri Paesi. L’albero rappresenta in tal senso il primo oggetto di consumo ottocentesco, un unicum per il periodo.

Life&People magazineGià dai primi anni del XX secolo gli alberi sono diventati stabilmente parte integrante delle feste, trasformandosi nel corso del tempo in un vero e proprio fenomeno industriale senza precedenti legato al cosiddetto Christmas business. Ma l’aspetto più importante, malgrado la storia millenaria, risiede nella capacità evocativa: fin dalle sue origini infatti l‘albero di Natale ha rappresentato un grande senso di collettività, divenendo simbolo di pace, amore e famiglia. Valori che saranno predominanti per sempre.

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