La seconda serata della 73ma edizione del Festival di Sanremo non delude le aspettative. Amadeus e Gianni Morandi conducono sfoggiando entrambi un papillon di paillettes a sottolineare l’affiatamento. Gianni è più in forma che mai nel suo smoking bordato di cristalli luminosi e da spalla, si prende la serata cantando i grandi successi con altre due vecchie glorie ruggenti, Al Bano e Massimo Ranieri. Sanremo che cita sé stesso, ed è l’apoteosi. Anche se è difficile oscurare il conduttore in tuxedo Gai Mattiolo sempre più arabescati, al limite di un ironico kitsch. Amadeus si diverte così, a tirar fuori gli assi dal guardaroba. Ci sono look del Festival che lasceranno a lungo il segno: su tutti, anche il taglio di capelli mullet shag di Madame.
Così come il total white, must della serata: da J-Ax a Will a Madame a Dimartino, il nitore del bianco sfida lo sfavillio delle paillettes di tanti outfit. Paola e Chiara arrivano fasciate in una corazza laminata d’argento Dolce e Gabbana catapultandoci negli anni Novanta, ma vogliamo tornare subito al presente. Preferiamo calarci nella realtà delle carceri minorili con Francesca Fagnani in Armani Privè, che convince più di tutti: disinvolta, spontanea e ironica. La giornalista di Belve consegna anche una versione romantica di sè con abito in pizzo floreale. Meglio del free style politico di Fedez, che in impermeabile black si abbatte sul Festival quasi a vendicare la moglie Chiara, a cui l’Ariston ha messo tanta paura. Sanremo ne ha viste di ogni colore, figuriamoci se teme il rapper in versione uomo nero.
Amadeus voto 8
Alle sue giacche luminose Amadeus ci tiene tantissimo e le indossa con gioia infantile, chiedendo anche a noi di stare al gioco. Gai Mattiolo è suo complice, in un climax crescente, outfit dopo outfit, di fantasie arabescate. Durante la seconda serata del Festival il conduttore fa gli onori di casa con un tuxedo nero decorazione floreale di brillanti tono su tono; alza l’asticella con la giacca nera a fiori dorati. Fiorello glielo fa notare: “Quello che non ti salva è la giacca”. Ma Ama si ama, così com’è vestito.
Gianni Morandi voto 9
Nella prima serata Gianni, spalla di Amadeus, aveva preso le misure del palco, forse proprio nel momento in cui si è messo con la scopa a riparare i danni di Blanco. Questa sera in smoking nero bordato di brillanti, Gianni si presenta con lo stesso insolito accessorio, la scopa. Agile, scattante, elegante ha condotto e cantato e si è preso la serata. Chi è la spalla? Amadeus, che gli ha lasciato campo libero con generosità.
Will voto 6
Inaugura la competizione canora in completo bianco con maglia di filo bianco Emporio Armani. Will ha confuso il Festival di Sanremo con una puntata di Happy Days, anche se in versione vintage, l’ex concorrente di X Factor inaugura il look total white, vero must della serata.
Modà voto 4
Kekko Silvestre e la sua band è un bel ritorno all’Ariston, ma dopo tanti anni, sul palco del Festival della Canzone Italiana ci si aspettava una presenza scenica un po’ più grintosa. Il gilet nero a rombi brillanti di Emporio Armani non è abbastanza per un front man e non dà la giusta iniezione di fiducia alla band. L’effetto è un po’ tristanzuolo, peccato.
Francesca Fagnani 9
È la rivelazione della seconda serata del Festival. La giornalista non ha cedimenti, tiene a bada l’emozione e l’insidia più temuta di Sanremo: la scalinata. La sua discesa in abito lungo Armani Privé è coraggiosissima e va a buon fine. Una volta sul palco Francesca Fagnani si lascia ammirare: l’abito nero con tulle nude e la scollatura profonda le regala un’immagine insolitamente sexy. I capelli sciolti e il make up naturale è il tocco sbarazzino: del resto è una giornalista in servizio, non una principessa Disney.
Alla prova del monologo si presenta con un top di strass nero con scollo all’americana e pantaloni a sigaretta con fascia smoking che le danno la grinta giusta per sensibilizzare la platea di Sanremo sulla realtà dei minori in carcere. Legge appassionata, ma senza cedimenti lacrimosi. Ora che il più è fatto, si gode la favola sanremese. Con l’ultimo cambio d’abito si concede un tocco di romanticismo: l’abito è smanicato in pizzo floreale grigio impreziosito da cristalli, la gonna è ampia e non manca nemmeno una piccola coda. Bene, brava, bis.
Sethu voto 6
Il cantante venticinquenne calca il palco con l’inseparabile fratello Jiz alla chitarra elettrica. Sethu è fedele a sé stesso: il caschetto corvino con mini frangia è il suo tratto distintivo. Lo è anche il look total black omaggio al punk, la sua ossessione musicale. Sethu indossa un completo XL traforato con elementi in metallo di Annakiki, ed è subito generazione Zeta.
Il trio Morandi, Al Bano e Ranieri voto 10
Morandi è già uno e trino, figuriamoci che cosa combina con i suoi due amici e colleghi di una vita, Al Bano e Massimo Ranieri. Tutti e tre insieme intonano vecchi successi e segnano il momento più coinvolgente del Festival, un concentrato di storia della musica italiana da overdose.
Al Bano non contento di sfoderare la voce più potente dell’Ariston ha fiato per spegnere le candeline su ben quattro torte e fare pure le flessioni. Il tutto con l’immancabile sciarpetta di seta e il panama in testa. Massimo Ranieri può perdere l’amore ma mai l’aplomb.
In giacca grigia di seta cangiante e camicia di seta nera è uno sfavillio totale che illumina quell’espressione seria, concentrata che non lo abbandona mai, neanche nel tempio delle canzonette. Lui è senz’altro l’Aramis di questi nostri tre moschettieri della musica.
Articolo 31 voto 8
Bella sorpresa vedere J-Ax così in ghingheri. L’artista sfoggia un look curato dalla stylist Ylenia Puglia total white: un completo Iceberg con cappello Borsalino custom e cravatta bianca di Aleotti con strass. Non c’è che dire, è uno dei look vincenti della serata.
Lazza voto 6
Si presenta al battesimo sul palco di Sanremo sfoggiando un caschetto cortissimo, in completo nero morbido e cosparso di punti luminosi di Missoni Custom. L’abito si sottomette ai movimenti, al ritmo dettato dalla musica, ne interpreta il titolo, Cenere. Sotto alla maglia a girocollo ci sono i tatuaggi da duro che non devono passare inosservati. Lazza stasera sembra pronto a tutto, ma poi, quando Amadeus lo omaggia dei fiori di Sanremo, il cantante li tiene bene a distanza: l’allergia, non si sa mai.
Giorgia voto 5
Dopo ventidue anni torna a scendere la scalinata del Festival e al suo arrivo, l’emozione del pubblico in sala è palpabile. Per Giorgia il tempo sembra non passare: stessa espressione sbarazzina sotto l’ombretto azzurro coordinato con blusa a rombi di cristalli e i pantaloni corti blu elettrico, tutto firmato Dior. E’ la sua cifra, un po’ fatina di Peter Pan, ma l’artista ormai matura poteva sfoderare un look più deciso, da vera regina della musica.
Drusilla Foer e Pegah Moshir Pou voto 8
Una “signora bene” sa sempre come vestirsi e Drusilla Foer al secolo Gianluca Gori, è sempre a suo agio sul palco. Sfoggia un completo con casacca in seta, pantaloni a palazzo color vinaccia e scarpe Roger Vivier. Con lei c’è l’attrice e attivista di origini iraniane Pegah Moshir Pou in abito lungo Atelier Emé. Corpetto con scollo profondo e gonna a trapezio a pieghe color magenta. Eleganti, ci regalano un bel momento di impegno civile.
Colapesce e Dimartino voto 8
Arrivano sul palco ed è uno “Splash” negli anni Settanta. Dimartino in abito color sabbia, Colapesce in completo bluette con camicia alla coreana lilla, sono contenuti dal taglio sartoriale e sono elegantissimi. Si esibiscono in una coreografia perfetta. È un trionfo, ma con tonfo finale. Si rialzano senza fare una piega e si classificano nella top five del Festival.
Shari voto 5
Biondissima, occhi bistrati, ombretto cipria e labbra con matita color carne. Fasciata in un abito drappeggiato con fantasia leopardata di Dolce&Gabbana e stivali della stessa fantasia con tacco 12, riesce a mozzare il fiato: non per l’outfit, ma per lo scivolone dalla scala evitato per un soffio.
Madame voto 8
Un taglio di capelli mullet-shag è destinato a fare tendenza, trucco leggero, rossetto gloss. Il look di OFF-White Bespoke è total white anche per lei. Madame si presenta sul palco in giacca a doppio petto aperto sulle spalle con strass e stivali altissimi. Nel complesso l’outift è un po’ confuso, ma lei ha carisma da vendere.
Levante voto 8
Scende la scalinata su platform altissimi, capelli biondi sono lunghissimi, gli occhi bistrati lucidi in una fusione tra il cat eyes e lo smokey, il trucco è di Clarins, che le conferisce uno sguardo da Circe. Levante ci riporta agli anni Sessanta con un body in pelle nero disegnato perfettamente sul suo corpo da lei stessa e dal direttore creativo di Etro Marco De Vincenzo. Interprete suggestiva anche nell’immagine. Brava, fa spettacolo.
Tananai voto 8
L’artista ci regala suggestioni. Si presenta in completo spezzato con giacca di velluto bordeaux su una camicia celeste e pantaloni neri sartoriali con pinces di Gucci. Un look curato per lui dallo stylist Nick Cerioni.
L’anno scorso si era classificato ultimo, quest’anno si esibisce tra gli ultimi della serata. Gli ultimi saranno i primi, e lui canta con disinvoltura e un fiore all’occhiello: professionista. Infatti scala la classifica e per ora si guadagna il quarto posto.
Rosa Chemical 9
Entrata trionfale in Moschino, lasciandosi alle spalle tutte le polemiche sul suo conto. La giacca con spille sopra al busto e al cravattino in pelle nera indossati con disinvoltura, gli occhiali da sole, le unghie metallizzate effetto Edward mani di forbice: Rosa Chemical ha carisma e tanta volontà di vincere. E si conquista il palco.
LDA voto 5
Entra in scena e si capisce che l’artista nell’abito morbido bluette con gioielli 925 non è a suo agio. Sembra quello costretto ad indossare il vestito buono al matrimonio della cugina. Dunque non splende abbastanza… Succede.
Paola e Chiara voto 5
A volte ritornano: e loro ovviamente lo fanno in coppia. Paola e Chiara si esibiscono sfavillanti fasciate in abiti lunghi di paillettes argentate con bustier effetto metallizzato di Dolce & Gabbana impreziositi, se ce n’era bisogno, da gioielli Swaroski. L’effetto Spice Girls all’italiana non convince.
