Basta pronunciare soltanto un cognome per rendersi conto della potenza di una grande dinastia italiana che ha segnato la storia del nostro Paese, la famiglia Agnelli conosciuta da tutti per la sua grandezza, l’allure raffinata ed elegante e il senso degli affari.
L’inizio di tutto
La famiglia Agnelli è una delle più note in Italia: a lei si deve infatti la fondazione della Fiat e al tempo stesso ha un grande legame anche con la Juventus. La origini della dinastia iniziano con Giovanni Lorenzo e Teresa Oberti che nella prima metà del 18° secolo si stabiliscono a Racconigi e sono tra gli imprenditori di riferimento dell’allora Regno di Sardegna. La coppia ha otto figli, cinque maschi e tre femmine. Tra loro forse la figura di maggior rilievo nasce nel 1789 a Racconigi e risponde al nome di Giuseppe Francesco Agnelli: si tratta del nonno di quel Giovanni Agnelli che poi sarà uno degli otto fondatori di FIAT.
Tra i vari business Giuseppe Francesco si occupa anche del commercio di spezie:
da questa attività decide poi di reinvestire parte del proprio capitale nell’acquisto di terreni. Agnelli crea così numerosi posti di lavoro dando vita a una raffineria di zucchero. Grazie alle sue grandi capacità imprenditoriali acquista anche una delle ville più belle e affascinanti di tutto il Piemonte: si tratta di Villa dei Turinetti situata a Villar Perosa. Tra gli otto figli che ha dall’unione con Maria Maggia c’è anche Edoardo, papà di Giovanni Agnelli. Giovanni nasce nel 1866 proprio a Villar Perosa: nella sua vita è imprenditore, politico e senatore del Regno d’Italia.
Studia tra Torino e Pinerolo e poi intraprende la carriera militare nell’Accademia di Modena. Questo percorso però non gli interessa; preferisce di gran lunga tutto ciò che concerne l’ambito tecnologico. Decide così di orientarsi verso le innovazioni che possano rendere più agevole la vita delle persone. Nel 1889 si unisce in matrimonio con Clara Boselli, dalla quale avrà due figli. Nel 1895 inizia anche a ricoprire un incarico istituzionale: è infatti sindaco di Villar Perosa, carica che rivestirà per oltre mezzo secolo.
Il patrimonio della famiglia Agnelli
FIAT
è indubbiamente l’industria automobilistica appartenente al gruppo Stellantis, ma ovviamente gli affari degli Agnelli abbracciano anche l’editoria e la finanza, senza dimenticare il calcio con la Juventus, grazie alla quale hanno un patrimonio conclamato tra i cinque più grandi al mondo.. Molti volti della famiglia Agnelli hanno prestato il loro nome alla politica. Giovanni era stato senatore del Regno d’Italia, l’avvocato Agnelli fu insignito del titolo di senatore a vita. La sorella Susanna fu sottosegretario e ministro degli affari esteri, Umberto parlamentare. L’indiscutibile senso degli affari della famiglia Agnelli ha permesso il conseguimento di importanti obiettivi favorendo così la città di Torino, dove fondarono la FIAT che nel 2014 ha assorbito la Chrysler Group diventando FCA.
La nascita della FIAT lascia il segno
Probabilmente in pochi sul finire dell’Ottocento si rendono conto che sta per avvenire un fatto davvero epocale. Infatti nel 1899 Agnelli insieme ad altri aristocratici piemontesi è tra i fondatori della Fiat, Fabbrica Italiana Automobili Torino. Fin dagli inizi l’azienda si caratterizza per un forte processo di crescita e di sviluppo. Inoltre Fiat molto presto comincia a diversificare il proprio business in quanto non si occupa soltanto della produzione di automobili: all’inizio del 20° secolo realizza anche aerei, mezzi di navigazione e trasporti ferroviari. Il primo vero successo a livello internazionale Fiat lo ottiene con la produzione della Tipo 1 Fiacre: si tratta della prima auto pensata come Taxi e che viene richiesta da tutta Europa.
Dopo la Prima Guerra Mondiale la Fiat è il terzo gruppo economico d’Italia
L’obiettivo del colosso piemontese è quello di sfidare sul proprio terreno una multinazionale già affermata come Ford puntando molto sulla produzione di serie. In epoca fascista si assiste anche all’inaugurazione dello stabilimento del ‘Lingotto’. Un fatto storico dal momento che in Italia per la prima volta approda il sistema applicato della catena di montaggio. Così Fiat inizia a consolidarsi come una realtà a livello mondiale e da qui prenderà il via il percorso che nel corso degli anni la porterà a diventare come uno dei punti di riferimento nell’automotive.
Agnelli e Fiat, una dinastia e una casa automobilistica di livello
In epoca più recente abbiamo assistito alla fusione di Fiat con Chrysler: ecco la base di FCA, ovvero Fiat Chrysler Automobiles. Anche questa operazione ha permesso all’azienda torinese di competere sempre meglio a livello globale con i maggiori player del settore. Una scelta strategica chiave per cercare di conquistare un numero crescente di quote di mercato. Guardare al futuro infatti è fondamentale per la sopravvivenza e la crescita.
Per riuscirci però sono necessarie delle spiccate qualità imprenditoriali; quanto avvenuto a fine Ottocento ne è la dimostrazione per eccellenza. Chi l’avrebbe mai detto che oltre 120 anni dopo avremmo parlato ancora di una Casa nata da otto aristocratici torinesi che avevano l’ambizione di sfidare i colossi del momento? L’obiettivo è stato più che raggiunto, Fiat non si vuole fermare e sicuramente sentiremo e vedremo questo brand in tutto il mondo per ancora tantissimi anni. I nostri pronipoti ne parleranno ancora, sarebbe interessante vedere quali altre innovazioni ci riserverà la tecnologia delle auto della casa torinese.