La prima semifinale di Eurovision Song Contest 2022 decreta i primi 10 Paesi che — grazie ai voti del televoto — sono entrano nella classifica della finale, in programma sabato 14 maggio al PalaOlimpico di Torino. Per conoscere gli altri 10 Paesi che si aggiungeranno ai finalisti dovremo aspettare domani sera, giovedì 12 maggio.
Nel corso della prima semifinale di Eurovision 2022 abbiamo ascoltato 17 canzoni
La serata si è aperta con una suggestiva esibizione corale che ha visto salire al centro del palco Sherol Dos Santos, giovane artista dalla voce travolgente già vista in passato fra le concorrenti di X Factor. Tra giochi di luce e fontane colorate che circondano il palco, sono poi emersi quasi dal nulla di tre conduttori, Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika.
Un terzetto decisamente azzeccato, con una lunga esperienza alle spalle anche da un punto di vista internazionale e con una grande conoscenza del mondo musicale. Come è andata, dunque? Possiamo dire che, dopo tutto, i conduttori se la sono cavata piuttosto bene, seppur i loro interventi fossero già stati ampiamente preparati da parte degli organizzatori.
Per quanto riguarda le canzoni, non c’è dubbio che il livello di questa edizione sia alto
Eurovision ha preso il via con l’esibizione dell’artista dell’Albania, Ronela Hajati, cantante che nei giorni scorsi ha fatto molto parlare di sé per il vergognoso cyberbullismo ricevuto dai suoi detrattori via social. La sua canzone, Sekret, è stata indubbiamente molto in linea con il mood Eurovision, tuttavia (al di là del suo outfit forse un po’ volgare) il pezzo non ha convinto il pubblico da casa, che non le ha regalato voti sufficienti per permetterle di passare in finale.
I migliori di questa prima serata sono stati gli ucraini
La Kalush Orchestra, in gara con il brano Stefania, ha fatto un figurone. La band ha portato in gara un pezzo a metà fra il rap e il folk, dedicato alla madre di uno dei componenti del gruppo ma in realtà omaggio a tutte le madri del mondo. Messa in scena, vocalità ed energia sono tre elementi fondamentali della band, che chiaramente parte favorita anche alla luce dell’attuale crisi politica ucraina.
La sorpresa della serata è stata la rappresentante della Lituania
Elegante, algida, sensuale: Monika Liu ha presentato sul palco uno dei pezzi più interessanti di questa edizione, Sentimentai. Lontana dallo stereotipo eurovisiviso del brano dance e sopra le righe, la cantante ci ha regalato un momento di rara delicatezza che ha conquistato fin dal primo ascolto il pubblico europeo e anche Cristiano Malgioglio, che per lei è andato in fibrillazione.
Non tutto è andato come da previsioni
Alla serata finale del 14 maggio hanno avuto accesso, fra gli altri, i superfavoriti ucraini, i misteriosi lupi rappresentanti della Norvegia (i Subwoolfer) e il brano della Grecia. Niente da fare invece per il pezzo ecologista della Moldavia, Eat your salad, rimasto a sorpresa fuori dai giochi. Questo, d’altra parte, è il bello di Eurovision: non possiamo mai dare nulla per scontato.
Diodato è stato il vero trionfatore di una serata straordinaria
Non c’è dubbio che il momento più emozionante in assoluto sia stata l’esibizione di Diodato. L’artista tarantino è tornato a Eurovision a due anni di distanza dalla storica performance in Arena di Verona, reinterpretando la sua emozionante Fai Rumore, questa volta, di fronte ad un pubblico che l’ha accolto con il boato che si meritava. Il prossimo appuntamento con Eurovision, vi ricordiamo, è fissato per giovedì 12 maggio. Nel corso della seconda serata di ESC ascolteremo le restanti canzoni che si contenderanno un posto in finale e vedremo esibirsi i ragazzi de Il Volo. Per scroprire quello che Mahmood e Blanco hanno in serbo per noi, invece, sarà necessario attendere la finalissima in programma sabato 14 maggio.
Il report della prima semifinale: i primi 10 Paesi finalisti in ordine casuale
- Svizzera: Marius Bear, Boys Do Cry
- Armenia: Armenia Rosa Linn, Snap
- Islanda, Systur – Með Hækkandi Sól
- Lituania, Monika Liu – Sentimentai
- Portogallo, MARO – Saudade, Saudade
- Norvegia, Subwoolfer – Give That Wolf A Banana
- Grecia, Amanda Georgiadi Tenfjord – Die Together
- Ucraina, Kalush Orchestra – Stefania
- Moldavia, Zdob şi Zdub & Advahov Brothers – Trenulețul
- Paesi Bassi, S10 – De Diepte
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