Il 22 aprile ricorre la Giornata Mondiale della terra, l’Earth Day è la manifestazione globale che celebra il nostro Pianeta e la sua salvaguardia. Un appuntamento mondiale che coinvolge 192 paesi e mobilita un miliardo di persone a testimonianza che la difesa dell’ambiente e le buone pratiche per inquinare meno sono diventate parte integrante delle nostre abitudini in moltissimi settori. Anche la moda dà il suo contributo: sono in continua crescita, infatti, i brand che scelgono materiali riciclati, tessuti sostenibili e produzioni a basso impatto ambientale.
L’Earth Day celebration: quest’anno compie 52 anni
La celebrazione nasce negli Stati Uniti nel 1970 su proposta dell’attivista per la pace e ambientalista John McConnell. Esso chiedeva una giornata per celebrare la vita, la bellezza della Terra e ribadire così la necessità di preservare gli equilibri ambientali dai quali dipende la vita sul nostro pianeta. Bisognerà aspettare il 1990 per una Giornata della Terra significativa con la straordinaria partecipazione di 200 milioni di persone in 141 Paesi mentre nel 2000, grazie a Internet l’evento raggiunge e coinvolge centinaia di milioni di persone con un record di 183 Paesi. Soltanto nel 2009 viene lanciata la prima campagna di sensibilizzazione ambientale, la “Green Generation Campaign”. Negli anni l’interesse e la partecipazione alla Giornata della Terra sono diventati fondamentali per sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti importanti come l’uso delle fonti rinnovabili, un consumo sostenibile, la green economy, il risparmio energetico e sull’educazione ambientale.
Giornata della terra: il concerto di Giovanni Allevi
Anche quest’anno saranno tante le iniziative in programma raccontate con una maratona multimediale di 13 ore. Il tradizionale concerto dell’Earth Day sarà affidato a Giovanni Allevi, che ne curerà la direzione artistica, e si terrà alla Nuvola di Fuksas nel quartiere Eur di Roma. Il compositore di fama mondiale ha voluto dedicare l’evento alle nuove generazioni in vista della 27ma Conferenza sul Clima dell’ONU che quest’anno si terrà in Egitto dal 7 al 18 novembre a Sharm el-Sheikh.
Con Allevi ci saranno artisti provenienti da tutto il mondo che daranno la propria testimonianza e racconteranno le loro esperienze sulla difesa della terra. Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming sugli schermi di Notorious Cinemas, Earth Day Italia lancerà l’iniziativa Call4Earth con la quale studenti di scuole superiori, università e giovani startupper potranno progetti legati ai temi dello sviluppo sostenibile e i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. I migliori saranno sviluppati e portati alla Cop27, la conferenza sui cambiamenti climatici.
La sensibilità green sta coinvolgendo sempre di più anche il settore della moda
Sono molti i brand sostenibili che scelgono per le loro collezioni materiali riciclati e tecniche di produzione che rispettano l’ambiente. Tra i più sostenibili al mondo c’è Veja che con le sue eco-sneaker, famose in tutto il mondo, ha contribuito a ricordare quanto le scelte ecologiche siano fondamentali anche per essere alla moda. Patagonia, azienda di abbigliamento sportivo, ha reso fashion la sostenibilità realizzando collezioni fatte all’87% con prodotti riciclati.“Patagonia Fair Trade”, garantisce a quasi settanta mila dipendenti stipendi adeguati, assistenza sanitaria e il rispetto dei diritti sul lavoro.
Tra i marchi italiani green sicuramente si è distinto Moncler
con la collezione “Born to Protect” interamente realizzata con prodotti sostenibili. Un piano strategico di sostenibilità – fa sapere l’azienda – che punta, tra le altre cose, a ridurre le emissioni, adottare energie rinnovabili, utilizzare materiale a basso impatto ambientale. Coniugare moda ed eco-sostenibilità è stato l’imperativo del brand di Stella McCartney fin dall’inizio: per le sue collezioni ha sempre utilizzato tessuti sostenibili e riciclati fino alla borsa realizzata in pelle alternativa, cioè in radici di funghi. Chi ama le Timberland lo sa: in tutti i suoi store è possibile consegnare scarpe usate per donarle in beneficenza o per riciclarle. L’azienda collabora anche con i produttori di pneumatici “Omni Unite” usando così alcune gomme usurate per la creazione delle suole delle scarpe.
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