Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano, questo è quello che succede anche nel settore del fashion, proprio come le tendenze moda dei ruggenti anni 20, tornati alla ribalta tra le passerelle di tutto il mondo. Il 2022 è appena iniziato, ma il lancio delle nuove collezioni ci fa sentire catapultati direttamente nel 1922, quando Jeanne Lanvin rendeva popolare la robe de style a gonna intera e Paul Poiret dettava legge nella moda parigina. Oggigiorno l’orlo perfetto non è più tra le nostre priorità, come poteva essere un tempo, ma sicuramente frange, piume e lustrini sono quei dettagli vintage che ancora ci fanno impazzire. Come diventare quindi delle perfette flapper girls in chiave contemporanea, ultra chic e glamour?
ILLUSTRATION BY MARY MACKINNON
I ruggenti anni 20 definiscono quel periodo storico che va dalla fine della Prima Guerra Mondiale e comprende tutti gli anni 30
Un periodo ampio che racchiude diversi cambiamenti, in particolare le lotte sociali delle donne per il riconoscimento dei loro diritti. Anche il mondo della moda acquisisce un ruolo fondamentale nella metamorfosi dell’universo femminile che si rispecchia nella scelta di materiali leggeri, colorati e confortevoli; corsetti e bustini rimangono un ricordo dell’era vittoriana e lasciano spazio a dei modelli rivoluzionari dotati di zip incorporata e realizzati con tessuti elasticizzati. Lo scenario post bellico “costringe” la popolazione a rivedere le sue priorità, ecco quindi che subentrano le prime stoffe sintetiche, sicuramente meno care e facili da reperire; anche la moda di farsi confezionare abiti su misura sembra eclissarsi, sostituiti da quelli già pronti acquistabili nei primissimi centri commerciali, primo step verso la commercializzazione di massa nel settore del fashion.
AZ Factory
Le flappers girls sono le più accattivanti e alla moda del tempo
Fumano nei locali liberamente, portano i capelli corti lanciando la tendenza dell’attualissimo Bob e spesso indossano abiti dal taglio maschile; ballano jazz e il charleston nei club e bevono whisky. I vestiti sono caratterizzati da tagli dritti e morbidi; sono corti e sfrangiati e la linea naturale del girovita viene abbassata otticamente dall’utilizzo di cinture o cuciture particolari incorporate direttamente nell’abito. Sono gli anni del tubino nero presentato per la prima volta dall’iconica Coco Chanel e dalla stilista Lanvin nel 1916. Altro must della moda anni 20 è la camicia con scollo alla marinara, introdotta dalle truppe americane arrivate in Europa nel 1917. Le vere celebrità sono Zelda Fitzgerald, Gertrude Stein, Picasso, Dalì, Ezra Pound, Ernest Hemingway e Georges Braque, personaggi che è possibile rincontrare e conoscere attraverso il capolavoro cinematografico Midnight in Paris, film scritto e diretto dal genio Woody Allen, una commedia sentimentale dai toni fantastici e surreali che ci catapulta nell’era dei poeti maledetti, facendoci sentire parte integrante delle loro dinamiche.
Gabriela Hearst
Anche l’arte è un campo fondamentale che influenza l’evolversi della moda degli anni 20
Basti pensare al Surrealismo che delinea forme longilinee e androgine o al Liberty che promuove la bellezza della natura con scenari bucolici e sensuali; la corrente artistica dai mille nomi, chiamata anche Art Nouveau in Francia, il maggior esponente è Alfons Mucha, diventato famoso per le sue rappresentazioni di donne vestite solo di veli e fiori. Se di artisti stiamo parlando, sembra impossibile non citare l’artista della moda per eccellenza di quegli anni, ovvero Elsa Schiaparelli. Questa straordinaria creativa sintetizza tutte le correnti artistiche dell’epoca, compreso anche il Dadaismo, nella realizzazioni di gioielli interpretati come tesori da indossare; collane, bracciali e orecchini scenografici, prime testimonianze dell’enorme patrimonio Schiaparelli tramandato fino ai giorni nostri.
A raccogliere l’eredità dei grandi stilisti del passato, in particolare della moda anni 20 che ritorna, ci sono l’AZ Factory e Gabriela Hearst.
AZ Factory nasce nel 2021 dalla collaborazione di Alber Elbaz e Richemont, un brand che si pone come obiettivo quello di accontentare le esigenze di tutte le donne dei nostri tempi. Alber ci lascia sfortunatamente nel 2021; stilista e imprenditore, vanta la direzione creativa di Lanvin a Parigi dal 2001 al 2015 e la sua presenza in brand quali Geoffrey Beene, Guy Laroche, Krizia e Yves Saint Laurent. Per la Spring 2022, il marchio propone forme e linee che ricordano particolarmente quelle degli abiti indossati dalle flappers girls; sovrapposizioni e volumi sono interpretati in chiave contemporanea, abiti caratterizzati da delle vibes quasi futuristiche. Gabriela Hearst, ideatrice della sua omonima azienda, invece, è una stilista di accessori di lusso da donna e prêt-à-porter; degli anni 20 sfrutta le linee morbide ed essenziali, una collezione che trasmette armonia ed eleganza, sfrutta molto il color block e dettagli minimal.
AZ Factory
Tornare agli anni 20 è un sogno che accomuna gran parte della popolazione moderna, la voglia di vivere serenamente e godere di un divertimento sfrenato che negli ultimi anni ci è stato tolto. Che il 2022 sia ruggente quanto il 1922? Un futuro sicuramente imprevedibile che dipende anche dal buon senso della gente.
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