Ava Max (vero nome Amanda Koci), una delle artiste pop più promettenti degli ultimi anni, è finalmente pronta a rilasciare il suo primo album.
Un debutto che arriva a quasi due anni dal suo singolo di debutto, quella mega-hit che è “Sweet But Psycho“, che a breve taglierà il traguardo del miliardo di riproduzioni su Spotify.
La 26enne Ava Max si è fatta subito conoscere dal grande pubblico per il suo pop sbarazzino, molto più reminescente dei 90s che dell’attuale scena musicale e per il suo hairstyle asimmetrico, ed è subito stata paragonata ad una “nuova” Lady Gaga.
Dopo alcuni ostacoli e rallentamenti, principalmente causati dalla pandemia di Covid-19 ma anche da indecisioni sulla tracklist e la scelta musicale da intraprendere,
Ava Max è pronta a presentarci il suo “Heaven & Hell“
Il disco viene presentato come un vinile, come si può vedere anche da Spotify, dove il primo lato “Heaven” è più pop e spensierato mentre il secondo mentre “Hell” è più cupo, lunatico e riflessivo.
A proposito di “Hell”, lato B del disco, Ava Max afferma:
“È un po’ come quando senti di avere un angelo e un diavolo sulla spalla; ti senti come se fossi trascinato in direzioni diverse e prendi spunti e cose da entrambe. Si parla di come navighiamo in questa continua sensazione quotidiana di sentirci tra l’oscurità e la luce“.
Produttori del calibro di Cirkut, RedOne, Charlie Puth e Bonnie McKee – che hanno tutti lavorato con i più grandi nomi del pop come Lady Gaga, Katy Perry, Britney Spears e tanti altri – sono tutti coinvolti nella produzione dell’album, un disco estremamente piacevole ed assolutamente irresistibile.
Ava Max ed il nuovo Heaven & Hell: un disco interamente electro-pop,
contiene 15 tracce di cui 8 sono tutti già usciti come singoli ufficiali, con l’ultimo in arrivo proprio nel giorno di pubblicazione dell’album.
L’album si apre con “H.E.A.V.E.N.“, intro sexy e misteriosa, per tuffarsi subito in”Kings and Queens“, tra le migliori tracce del disco.
La traccia parla di uguaglianza a tutto tondo, dal bullismo, all’omosessualità alle disuguaglianze di genere.
L’artista dice:
“Anche le regine possono essere al comando e questa canzone forse motiva anche i ragazzi a dire, ‘Ehi, fai spazio alle donne!’ “.
Parlando di bullismo, aggiunge:
“L’uguaglianza è uno dei messaggi più importanti che voglio diffondere con la mia musica. Io stessa sono stata vittima di bullismo quando andavo a scuola perché avevo origini albanesi, e mio padre è cresciuto dormendo su un jeans arrotolato perché non aveva soldi neanche per comprarsi un cuscino. Ed è per questo che, essendoci passata, penso sia vitale sostenersi a vicenda”.
“Naked“, ottavo singolo ufficiale, è senz’altro anche lei tra le highlights del progetto.
“Ma quando gioco le mie carte, tienile vicino al petto/ Non innamorarti mai, tutti perdono la scommessa /Ma sotto sotto, ho solo bisogno di dimenticare / Allora vieni e spogliami”. In “Naked” Ava parla della paura d’innamorarsi, perché l’amore “è una scommessa che tutti perdono”, ma sotto sotto non riesce ad essere insensibile al bisogno che sente.
Però l’insicurezza e la difensiva la fanno da padrone perché, come recita nel testo: “Puoi togliermi tutti i vestiti e non vedermi mai nuda / guardami per davvero / se non conosci il mio cuore / Non lo spezzerai mai”.
“OMG What’s Happening” va a ricalcare il tema dell’ossessione e del non riuscire a liberarsi di un’amore, che però in questo caso potrebbe rivelarsi positivo.
In “Torn“, che Billboard ha definito tre le “34 migliori canzoni del 2019”, Ava Max canta della lotta interiore tra il voler restare con l’amante e, al contempo, voler troncare ogni rapporto.
“Who’s Laughing Now” è una specie di storia di vendetta ma in senso positivo. È un auto-incoraggiamento, quando vedi finalmente la luce alla fine del tunnel e dici a te stesso: “Sei più forte di così, puoi andare avanti”.
“Belladonna“, descritta come la canzone più cupa dell’album, vede la cantante identificarsi nel terribile veleno del titolo, non può far altro che “infettare” chi ama con la sua “pericolosa” personalità, perché a volte ci sentiamo tutti un po’ pericolosi e nocivi per gli altri.
“So Am I” è un inno all’emporwerment e, come “Kings and Queens“, parla ancora di bullismo, di emarginati e di come Ava Max si relaziona sul tema della diversità e su come queste differenze rendano tutti unici.
A proposito del pezzo, tra i preferiti dell’artista (e anche tra i nostri), ha detto:
“Bisogna celebrare ciò che ti rende davvero diverso. Ogni volta che mi sento giù, ricordo a me stessa che sono proprio i miei difetti a rendermi perfetta”.
Invece in “Salt“, che parla di un amore finito della stessa cantante, Ava Max usa il “sale” come metafora per riferirsi alle lacrime, descritte come dal sapore ‘salato’, ripetendo che non piangerà più, e che ormai è riuscita a superare ciò che l’attanagliava.
Il disco si chiude con la sua (fino ad ora) più grande hit: “Sweet But Psycho“.
La hit parla di una ragazza che non ha paura di mostrare tutti i suoi lati e le sue dualità in una relazione, a costo di apparire “psicopatica” e di venire costantemente fraintesa.
Nel brano si parla di come la schiettezza e la naturalezza vengano additate come “pazzia”.
Ava Max spiega:
“Per me “psycho” non significa psicopatico, anzi, nel brano ha l’accezione di fiducioso e forte. Quando esprimi le tue idee con forza e sicurezza molte persone cercano di farti sentire psicopatico per affossarti e prevalere, ma tu non lo sei affatto!”.