La parola perla deriva dal latino perna, il nome di un mollusco. La storia delle perle si perde nella notte dei tempi… Nel 2300 a.C. alcuni popoli, fra cui i greci, i romani e i nativi americani, subiscono il fascino dei corsi dei fiumi.
Nascono così simbolismi e credenze che associano le perle alle lacrime degli angeli o alle gocce di rugiada assorbite dai torrenti d’acqua nelle notti di luna piena.
La storia delle perle esercita da sempre un fascino botticelliano
Oggi conosciamo le modalità con cui si formano le perle, eppure non cessano di esercitare il loro charm.
La perla per antonomasia, secondo Sandro Botticelli, è seduzione e nascita di Venere, da secoli simbolo indiscusso di bellezza.
La sua formazione è ricca di mistero: un parassita o un frammento estraneo si infila nel tessuto del mantello di un’ostrica, generandone la nascita. E’ la reazione di difesa del mollusco da un corpo estraneo.
L’ostrica secerne una sostanza organica chiamata nacre, quest’ultimo si accumula in milioni di strati, dando origine alla perla stessa.
Dal bianco al rosa, dall’argento al crema, dall’oro al verde, dal blu al nero.
La perla attrae per le misteriose nuances e per la lucentezza rara. I colori possono variare a seconda del tipo di mollusco e dell’acqua in cui vive.
Le perle scure provengono solitamente da corsi d’acqua dolce e si coltivano prevalentemente in Giappone.
Subiscono un trattamento organico al fine di diventare nere.
La luminosità perlacea dipende specialmente dal nacre, caratterizzato da microscopici cristalli di carbonato di calcio che rifrangono la luce producendo i tipici colori dell’arcobaleno.
Esistono perle piccole, meno di 1 mm, o grandi quanto la perla Hope, lunga 5 cm, peso 454 carati, conservata al South Kensington Museum di Londra. Per questo motivo è la perla più grande esistente al mondo.
Il clima, se esageratamente secco o l’umidità eccessiva, sono dannosi alle gemme, che sono sensibili anche al sudore, ai cosmetici e alle lacche per capelli. Se volete avere cura delle perle ricordatevi anche che l’alcool è un loro acerrimo nemico.
Narrazione, leggenda, proprietà della perla
In Cina fin dal XIII secolo si incollano sulla parete interna delle conchiglie piccoli oggetti, in modo che vengano ricoperti di madreperla.
La medicina tradizionale cinese utilizza anche la polvere di perla come trattamento contro patologie quali epilessia, convulsioni e insonnia.
Ma anche la regina delle regine, Cleopatra, per sedurre il generale romano Marco Antonio, ricorre proprio allo stratagemma di una perla.
Dopo il banchetto a palazzo, meravigliosamente preparato con argenti sbalzati, prende un calice e lo riempie d’aceto.
Qui vi immerge una perla, offrendo il bicchiere ad Antonio. Cleopatra conosce perfettamente l’arte della seduzione, e sa perfettamente che non esiste un afrodisiaco più potente di questo.
Secondo i Brahamani, invece, le perle allungano la vita, per tale motivo ne incastonano una sulla fronte di Shiva. Nella visione induista, infatti, le perle rendono prudenti, intuitivi e cementano amicizie.
Nella società occidentale diventano un simbolo lunare, legato all’acqua. Rappresentano il principio Yin: simbolo essenziale della femminilità creatrice.
La storia delle perle: qualità di gemme di inestimabile valore
La perla “Peregrina” è la perla più famosa al mondo. Viene pescata al largo delle coste dell’America del Sud. Nel 1969 l’attore Richard Burton dona la classica perla a goccia alla moglie, Elizabeth Taylor.
La sua storia ha circa 350 anni e la perla viene trovata da uno schiavo africano, sulla costa dell’isola di Santa Margherita, nel Golfo di Panama, verso la metà del XVI secolo.
La perla Peregrina riemerge dall’anonimato nel 1987, viene messa all’asta e venduta per un valore di 463.800 $.
La “Régente” o “perla di Napoleone”, invece, pesa 302 grani – equivalenti a 75 carati. La gemma appartiene da sempre alla nobiltà francese, il suo è un peso straordinario, 34 chili.
Viene ritrovata a Puerto Princesa, sull’isola di Palawan nelle Filippine.
Nel 2005 La Régente viene battuta all’asta di New York per 2,5 milioni di dollari.
Una delle perle più rare è Baroda, originariamente composta da 7 fili, datata all’epoca Mughal, la più importante dinastia imperiale indiana. E’ uno dei gioielli più costosi e meravigliosi al mondo.
La storia delle perle più rare: le perle Melo
Anche le perle Melo sono ambite. Si trovano principalmente lungo la costa della Birmania, della Thailandia e del Vietnam.
Vengono coltivate a partire dal 1990 e una delle loro caratteristiche è il colore arancione. Le perle Melo, sono piuttosto rare, non se ne trovano più di un migliaio in circolazione.
Sono perle naturali di grande fascino, cioè perle prodotte dal mollusco senza ricorrere in alcun modo all’intervento dell’uomo.
Non esiste alcun metodo di coltivazione di queste perle, infatti come tali sono molto particolari. Possiedono un diametro compreso tra gli 8 e i 30 mm e presentano quasi sempre una forma sferica.
Una delle loro caratteristiche principali, inoltre, è la struttura Fiammata che si manifesta in superficie sotto forma di una distribuzione irregolare del colore.
Fra i gioiellieri che ne vendono alcune varietà vi sono Chopard e Boghossian.
Le perle più amate dalle star
Il girocollo di perle di Harry Styles e gli orecchini a cerchio di Jennifer Lopez dimostrano che anche le star non possono separarsi dall’iconica bellezza della perla.
Persino Julianne Moore sfila con orecchini di smeraldi e perle e anche Naomi Watts e Isabeli Fontana ne sono state sempre attratte.
Ironica e giocosa è la linea di gioielli dell’artista giapponese Akiko Kurihara, che dipinge sulle perle smorfie e visi in modo stravagante.
Molti brand puntano sulle perle anche per abiti e accessori, impreziositi da collier e fitti fili di perle, dalle nuances più classiche, ai toni del rosa e del nero.
Del resto, “La perla al collo di una bella donna, troverà pace solo quando tornerà in fondo al mare”.