Dior rinasce con Jonathan Anderson, Rick Owens emoziona, Pharrell riscrive le regole del quiet luxury. La Paris Fashion Week Uomo – collezioni Primavera Estate 2026 – è stata più che una sequenza di sfilate: è stato manifesto collettivo. Performance, di artigianato radicale, nuovi codici estetici, le nuove tendenze moda uomo presentate a Parigi hanno sancito il trionfo di un menswear pensato per comunicare, includere, durare.

Nuova era Dior: il debutto di Jonathan Anderson

L’evento più atteso è senza dubbio il debutto di Jonathan Anderson da Dior Homme. Il designer nordirlandese ha accolto l’eredità di Kim Jones con intelligenza e rispetto, senza rinunciare alla propria cifra stilistica.

Dior ss2026 - Life&People MagazineIn passerella, uno stile impeccabile e teatrale: tailleur doppiopetto dorati, gilet scolpiti e pantaloni fluidi hanno danzato su una palette di beige cipriati, grigi lunari e blu profondi. Anderson ha recuperato i codici dell’alta sartoria francese con tocchi british ironici: cravattini retrò, fibbie gioiello, borse rigide dalla silhouette scultorea. Una collezione che ha già acceso le conversazioni internazionali: è rinato l’uomo Dior?

Pharrell e il quiet luxury globale

Pharrell Williams, ormai saldo al timone di Louis Vuitton, ha proposto una collezione che mescola rigore e multiculturalismo. Il mood? Un quiet luxury contaminato da riferimenti all’India, tra stampe a blocchi, sari decostruiti e drappeggi portati con naturalezza su completi monocromo. Le forme sono pulite ma mai prevedibili: completi loose fit, giacche destrutturate e pantaloni in lino dal taglio sartoriale si accendono in nuance calde — sabbia, terracotta, cioccolato. Assenti i loghi invasivi, presente invece una riflessione sul lusso consapevole, artigianale, pensato per durare. Non è solo moda, è diplomazia estetica.

Rick Owens: spiritualità e materia

Quando Rick Owens porta in scena una collezione, l’aria cambia. E per la SS26 l’ha fatto in senso letterale: la sfilata si è svolta nel cuore del Palais de Tokyo, tra vapori, acqua e suoni ipnotici. I modelli, avvolti in tessuti traslucidi e volumi monastici, camminavano in una vasca come sacerdoti di un culto moderno. I capi, spesso ripetuti e identici, suggeriscono un’estetica anti-frivola, quasi rituale: gonne lunghe, top scolpiti, mantelli fluttuanti. Il messaggio? La moda come performance, disciplina e spazio di purificazione collettiva.

tendenze moda uomo Parigi ss 2026 Rick Owens - Life&People Magazine

La moda è anche politica: Willy Chavarría e Jeanne Friot

Due show che hanno lasciato il segno per la loro forza politica sono stati quelli di Willy Chavarría e Jeanne Friot. Il primo ha unito sartoria e sportwear con un impianto narrativo forte: l’immigrazione e l’identità latina. Le silhouette sono oversize, le tute dialogano con completi formali, i colori sono cupi come una denuncia.

tendenze moda uomo Parigi PFW SS26 - Life&People MagazineJeanne Friot, invece, ha scelto un cast di modelli trans e non-binary, portando in passerella look con slogan diretti — “Trans Lives Matter” su blazer e camicie. Una moda che non cerca compromessi e che vuole essere manifesto attivista.

Comfort e qualità: Hermès, Wooyoungmi, Auralee

Sul versante del lusso discreto, tre nomi hanno brillato: Hermès, Wooyoungmi e Auralee. La maison francese ha firmato una collezione prêt-à-porter fatta di tessuti impalpabili, volumi rilassati e colori soft (dal verde menta al crema). Il risultato? Una poetica dell’eleganza quotidiana. Wooyoungmi ha proposto un’estetica urban-coreana, in cui la giacca doppiopetto si accorcia, si scolpisce, si alleggerisce. Auralee, infine, ha confermato la sua poetica minimalista con una collezione intima e raffinata. Tutto parla di comfort intelligente, quello che non grida ma seduce.

La rivincita del tailleur (con shorts)

Una delle tendenze più evidenti è il ritorno del tailoring formale, rivisitato in chiave fresca e provocatoria. Dai completi in lino indossati con sandali alle giacche portate su micro-shorts: l’uomo è elegante, ma informale. Saint Laurent, con Anthony Vaccarello, ha esaltato le spalle larghe e la sensualità maschile con stivali over-the-knee, bluse trasparenti e pantaloni a vita alta. Il passato diventa futuro, e il formale si carica di erotismo e teatralità.

tendenze moda uomo Parigi ss 2026 Saint Laurent - Life&People Magazine

Accessori: flip-flop e occhiali al potere

Chi pensava che gli accessori fossero in secondo piano dovrà ricredersi.

Flip-flop sartoriali, visti da Dior e Louis Vuitton, spesso in pelle o con suole scolpite.

Occhiali con lenti sfumate e cordini in pelle: nostalgia anni ‘70, ma con twist futuristico.

Sneakers couture: spopolano le silhouette minimal (vedi le nuove Adidas SMII-LS), che potrebbero diventare le eredi delle Samba.

Celebrity & front-row: il potere del soft power

Le prime file parlavano chiaro: la moda uomo è sempre più contaminata da sport, musica e cultura pop. In prima fila da Vuitton sedevano Beyoncé e Jay-Z, mentre Kylian Mbappé e Victor Wembanyama consolidano il ponte tra sport e haute couture. Anche Jacquemus, che ha scelto Versailles come location, ha reso omaggio alla teatralità francese, attirando celebrity da ogni angolo del mondo: da Matthew McConaughey a Dua Lipa.

Una nuova grammatica del maschile

La Paris Fashion Week Uomo ha tracciato una nuova grammatica del guardaroba maschile. Tra sperimentazione e artigianalità, performance e intimità, il menswear si apre a un futuro complesso, dove i codici non sono più dettati da genere o stagionalità, ma da emozioni, cultura e visione, tendenze che parlano di un uomo che vuole sentirsi libero, elegante, politico e poetico. E che – finalmente – sa che la moda è molto più di quello che indossa.

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