È decisamente il momento di Jonathan Anderson; il direttore creativo di Loewe, al momento il brand più amato dagli acquirenti, è pronto a presentare il prossimo autunno “On foot“, mostra che andrà in scena presso la Offer Waterman Gallery di Londra incentrata sul dialogo tra artisti d’arte contemporanea con le opere più iconiche della storia moderna britannica. Una iniziativa colta e dal grande fascino, pensando al mercato.
Un’esposizione-lampo
La mostra si svolgerà nello spazio espositivo di Soho, uno dei luoghi più fascinosi e conturbanti sito nel centro dell’immenso capoluogo britannico, soltanto per pochi giorni. A differenza di altre esposizioni infatti “On foot” sarà visitabile soltanto per poco più di un mese, dal 18 settembre al 28 ottobre. L’allestimento, come dichiarato dallo stesso Anderson, avrà proprio Londra come leitmotiv, in quanto si svilupperà come una passeggiata tra le strade di una città che ha fatto del contrasto uno dei suoi punti principali di forza.
Tra gli artisti chiamati a partecipare al progetto spiccano Igshaan Adams, Frank Auerbach, Lynette Yiadom Boakye, Hans Coper, Shawanda Corbett, Sara Flynn, Lucian Freud, Barbara Hepworth, Akiko Hirai, David Hockney e tanti altri. Curiosa inoltre anche la data in cui si svolgerà l’inaugurazione della retrospettiva che, stando al fitto calendario di Anderson, andrà in scena due giorni dopo che il Direttore Creativo presenterà l’attesissima nuova collezione di Loewe nel contesto della Settimana della Moda di Londra (dal 15 al 19 settembre).
Anche i piccioni saranno protagonisti
Ad occupare un ruolo speciale nella mostra saranno i piccioni, considerati l’animale d’osservazione per eccellenza e presentissimi in una città metropolitana come Londra. Si tratta di un volatile che ritorna spesso per Anderson, ultimamente apprezzato dal pubblico mainstream anche per l’iconica Pigeon Clutch (appunto una borsa a forma di piccione) sfoggiata da Sarah Jessica Parker nella famosa serie “And Just Like That”, prosecuzione della celeberrima “Sex and the city”. Non a caso Anthea Hamilton, artista surrealista contemporanea che ha realizzato l’item diventato poi virale, darà via a una nuova collaborazione con Anderson realizzando per l’occasione una nuova collezione di accessori, rigorosamente in edizione limitata, tutti ispirati al tanto “fortunato” pennuto. Si tratta di un fattore che rimarca per l’ennesima volta quanto la moda riesca a flirtare in modo sciolto con l’arte ma soprattutto con il marketing, cercando di capitalizzare tutte le possibili ondate virali.
Ma la sfida è quello di rimanere il brand più desiderato
Proprio quest’ultimo aspetto è da collocare in una strategia ben più ampia in ottica di vendita. Anderson infatti è riuscito a schizzare in testa alla classifica di Lyst grazie a tre operazioni in particolare, tutte particolarmente apprezzate dal pubblico. Ricordiamo infatti che il brand inglese ha ricevuto un vistoso boost dopo che Beyoncé ha scelto alcuni capi della maison come costumi per il suo Tour Mondiale “Renaissance”. A questo si aggiunge il drop della capsule Pixel e delle “cartoon shoes”, virali sui social media, oltre che il coinvolgimento dell’idolo della Corea del Sud Taeyong come Brand Ambassador. Anche se una mostra d’arte contemporanea non avrà mai la stessa risonanza di un tour svolto da una delle cantanti più influenti del pianeta, appare evidente che iniziative come la mostra di Jonathan Anderson mirino non solo a soddisfare l’esigenza creativa del designer, ma anche a collocare il creativo stesso in un circuito specifico, apparendo riconoscibile e soprattutto appetibile agli occhi dei potenziali clienti. Niente accade per caso e la moda, probabilmente più di qualsiasi altra forma d’arte, riesce a ricordarcelo ogni giorno.
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