Inno alla raffinatezza estiva e delicato tocco d’arte sulla pelle, il vestito Sangallo spicca sulle passerelle per la sua raffinata e discreta sensualità. Non stupisce che il ricamo si imponga ancora una volta come tendenza incontrastata della moda estiva. Il suo tocco di romanticismo dal sapore antico, che lo rende unico, affonda le proprie radici in una particolare tecnica di ricamo: nasce nell’idilliaca Svizzera orientale, nei pressi del lago di Costanza, nell’omonima città, St. Gallen. La città diviene nota fin dal XVI secolo per la sua industria tessile, ed a partire dal Settecento, si specializza nella tecnica del ricamo, inizialmente lavorato a mano e poi con macchine speciali che ne velocizzano il processo senza intaccarne il pregio.
Vestito Sangallo: eleganza unica tra storia e tendenze attuali
Il pizzo Sangallo, conosciuto anche come guipure o broderie anglaise, è da sempre sinonimo di eleganza e sobrietà, la sua purezza e raffinatezza hanno sedotto intere epoche. Persino Michelle Obama lo scelse per la cerimonia di insediamento alla Casa Bianca nel 2009. Il suo abito Sangallo, un pezzo unico creato su misura, incarnava perfettamente la First Lady contemporanea che onora la tradizione senza rinunciare alla modernità.
Storicamente associato al bianco, colore che ne esalta la leggerezza e la purezza, il vestito oggi osa nuove combinazioni. È possibile abbinarlo a delicate nuance pastello, o vederlo trasformarsi in un capo grintoso e rock se applicato a colori più vistosi. Il suo tipico tessuto traforato, con motivi che ricordano la natura, ritorna con forza, sublimando le tendenze boho chic e granny abbracciate da molti fashion designer. Tuttavia, questo ricamo iconico ha anche segnato l’era romantica del punk negli anni ’70 e l’ondata gotica degli anni ’80, dimostrando una sorprendente versatilità. La sua capacità di creare sinergia tra avanguardia e tradizione artigianale lo rende un merletto senza tempo.
Il ricamo dell’abito Sangallo
Un abito che torna prepotentemente in auge ogni Primavera-Estate. La sua allure delicata nasconde un’anima delicatamente trasgressiva, con i caratteristici trafori che ricamano e lasciano intravedere la pelle con malizia calibrata, rendendolo maestro del vedo-non-vedo.
La tendenza è emersa con evidenza alla sfilata Cruise 2025 di Chanel a Marsiglia, che presentò splendidi abiti bianchi dai ricami traforati. Successivamente rivisitato dagli stilisti nelle collezioni Primavera Estate 2025: Chloé, Chemena Kamali, regina dello stile boho chic, ha proposto preziosi minidress in pizzo. Zimmermann ha intarsiato eleganti abiti midi color ecru, mentre Anna Sui ha privilegiato il mood bon ton con candidi abitini con gonna arricciata. Il minimalismo di Bottega Veneta si è espresso in linee pulite e tagli grafici, mentre Chloé ha trasformato il Sangallo in un racconto di morbidezza e femminilità; persino Zara ha proposto chemisier corti in questo tessuto, a testimoniare la sua diffusione.
La storia dell’industria Sangallo e la sua eredità di lusso
La storia del pizzo Sangallo è un viaggio affascinante che parte dalla sua nascita nel Settecento. Sebbene inizialmente lavorato a mano su lino, fu la successiva introduzione di macchine da ricamo nel 1850 a velocizzare il processo, senza però compromettere la fiorente produzione a mano. Il ricamo San Gallo si affermò rapidamente, diventando il prodotto tessile più esportato dalla Svizzera: metà della produzione mondiale provenne dal cantone fino alla Prima Guerra Mondiale.
Questa arte ha attratto da sempre i più grandi nomi della moda. Nel secondo dopoguerra, vari stilisti, tra cui Cristóbal Balenciaga e Christian Dior, lo scelsero per le loro collezioni. A dimostrazione della versatilità del ricamo, il Sangallo ha sempre avuto numerose applicazioni a seconda del filato usato, passando da lenzuola e tende a camicette, abiti e biancheria intima, arrivando negli atelier più importanti dell’Alta Moda. Anche Dior e Valentino ne hanno apprezzato la qualità e l’esclusività, riconoscendolo come lusso abbinato alla semplicità.
Versatilità per ogni stile
Una fuga in costiera o un invito a nozze, di giorno, si indossa con abiti corti e svolazzanti, perfetti con ciabatte flat in rafia e borsa a tracolla. Al tramonto, basta allungare l’orlo: i modelli midi e lunghi, magari con cintura in vita e maniche a sbuffo. Per ricreare un tocco di classe e una perfetta immagine vintage, abbinarlo ad una borsa a mano in vimini in stile nouvelle vague, come usava fare l’attrice inglese Jane Birkin. Il vestito Sangallo, preferibilmente bianco, è indubbiamente il capo indispensabile da mettere in valigia per un’estate di libertà e svago senza pensieri.