Immersi in un’epoca distinguibile per i suoi repentini cambiamenti in ambito culturale, sociale e tecnologico, oggi scopriamo che Tik Tok fa da apripista ad un rinnovo di tendenza che mette al centro un genere musicale considerato, fino a poco tempo fa, antico ed elitario: la musica classica. Il social più diffuso tra i giovanissimi, diventato virale per i suoi format brevi e mirati, si sta rivelando un potente mezzo per portare il genere classico sotto gli occhi di un pubblico sempre più giovane ed eterogeneo. L’hashtag #classictok conta più di 80 milioni di visualizzazioni e il 74% del pubblico under-25 sta mostrando una certa curiosità verso il genere. Ma da cosa deriva questa improvvisa ondata di interesse?
Ritorno al futuro della musica classica
Il crescente coinvolgimento da parte della Gen Z e dei Millennials verso la musica classica può essere attribuito a vari fattori. In primo luogo, la produzione di film che mettono sotto le luci della ribalta importanti personalità del genere, come Tàr o Maria. Inoltre, contribuisce al fermento anche la presenza diffusa di composizioni orchestrali nelle colonne sonore di produzioni cinematografiche pop, come gli spettacolari arrangiamenti ad opera di Kris Bowers realizzati per la serie tv americana Bridgerton o la sudcoreana Squid Game. Spostandoci sul fronte estetico, la sottocultura della Dark Academia fa proprie le canzoni classiche per intensificare le sue tipiche atmosfere gotiche che celebrano il fascino della cultura antica, della scoperta di sé e della passione per la conoscenza.
Nasce una nuova generazione di musicisti
Ma la passione per la musica colta non si limita ai social media. Fuoriclasse assoluti di ultima generazione si stanno facendo strada nel panorama musicale classico attuale, tenendo alta la bandiera del genere. I Kilyan Mbappé, Erling Haaland, Mikaela Shiffrin, Alexandra Dovgan, Mao Fujita, Martin Garcia Garcia, Giuseppe Gibboni e Sheku Kanneh-Mason sono solo alcuni dei violoncellisti, violinisti, pianisti e direttori d’orchestra nati dopo il 1995 che con i loro successi assicurano un futuro promettente a questo stile.
Chi ha studiato uno strumento musicale conosce l’impegno, lo studio e la tenacia che richiede questa disciplina se si vogliono raggiungere i vertici. Suonare ad alti livelli, soprattutto, diventa un vero e proprio stile di vita. La presenza di personalità non oltre i 30 anni sui palchi di tutto il mondo e sulle piattaforme social dimostra che i giovani di oggi sono desiderosi di imparare e crescere, portando avanti l’eredità lasciata dai grandi nomi del passato.
Come possono gli artisti sfruttare al meglio i social media per raggiungere ed ampliare il proprio pubblico?
Innanzitutto, uno degli strumenti più efficaci per crearsi un seguito online ed espandere i propri seguaci sono i contenuti educativi: tutorial e spiegazioni su tecniche di esecuzione dei brani classici più famosi può essere un ottimo metodo per acquisire credibilità o per avvicinare i coetanei al genere. Oltre ciò, se sei un musicista puoi optare per la pubblicazione di brevi performance visivamente attraenti. Il pianista cinese Lang Lang ha collezionato milioni di visualizzazioni sul suo profilo Tik Tok eseguendo opere celebri in diversi contesti, coinvolgendo anche i non appassionati di musica classica. Un altro esempio celebre è quello dei The Piano Guys, gruppo americano divenuto popolare grazie a YouTube che di recente è approdato anche su Tik Tok ed ha sfruttato la funzione “duetto” per creare brevi video in collaborazione con i colleghi, ottenendo grande popolarità sulla piattaforma social.
Non può mancare la connessione emotiva con il pubblico. L’autentica narrazione personale è uno degli elementi più potenti sui social media, importante per creare un profondo legame con il fruitore. È il caso della pianista e compositrice Emily Bear, che ha iniziato ad usare Tik Tok con lo scopo di raccontare il suo percorso musicale e le sue esperienze nel settore, accaparrandosi la simpatia e la tenerezza dei suoi followers. L’interazione con il pubblico si dimostra fondamentale in ogni campo, un escamotage decisivo anche per la rinascita della musica classica, che nel 2025 rinnova il proprio appeal grazie ad un utilizzo consapevole ed efficiente della tecnologia.
I giovani attirano i giovani
Seppur bambini e adolescenti abbiano familiarità con gli strumenti digitali, non tutti ne conoscono le funzioni e non sono particolarmente interessati a scoprirle. Infatti, il pubblico adulto predilige ancora le platee tradizionali, che ad oggi registrano una presenza giovanile limitata.
“È comprensibile che accada questo perché più si avanza con gli anni e più si cerca la qualità delle emozioni comprendendo la gioia della profondità. È normale frequentare i concerti di classica in là con gli anni.”
Spiega il musicista ventiduenne Daniel Lozakovich. Tuttavia, i tempi sono destinati ad evolversi e con loro anche i metodi di fruizione dei prodotti. In questa prospettiva di sperimentazione e progresso, il futuro della musica classica si prospetta luminoso grazie alla sua capacità di stare al passo coi tempi, che le garantisce l’acquisizione di un nuovo pubblico. Adesso, la sfida è quella di continuare ad innovarsi, aprendosi alle più disparate opportunità di espressione e incontro tra generazioni.