Un evento culturale di eccezionale valore artistico e civile, coniugherà musica rinascimentale, teatro di parola, rievocazione storica e impegno per l’emancipazione femminile, attraverso il prestigioso lavoro dell’Ensemble Barrueca dell’Accademia Musicale Arcadia sotto la direzione del M° Roberto Fasciano, concertista di livello internazionale e figura centrale nella riscoperta del repertorio antico. La musica del Rinascimento incontra la giustizia al femminile: un evento tra arte, memoria e identità europea. Il 23 maggio, nella storica cornice dell’Auditorium della Chiesa di San Luigi di Trani  si svolgerà un evento che unirà musica, ricerca storica e impegno civile: il “Concerto per Giustina”, momento culminante della Seconda Edizione del Premio Europeo Giustina Rocca, organizzato dal Centro Studi Giustina Rocca in collaborazione con l’Associazione Musicale Arcadia.

L’iniziativa, con il patrocinio del Parlamento Europeo,

del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, del Consiglio Nazionale Forense, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, del Comune di Trani e di numerose realtà associative (tra cui Lions Club, Croce Bianca e Osservatorio Giuridico Italiano), si configura come vera e propria celebrazione del Rinascimento, rivisitato attraverso la lente della contemporaneità e dell’identità europea. Giustina Rocca, giurista tranese del Quattrocento, considerata la prima donna avvocato della storia moderna, omaggiata attraverso un raffinato concerto-spettacolo a lei dedicato, costruito con rigore filologico e respiro teatrale. Il programma, offrirà un itinerario sonoro intorno alla musica da danza e trascrizioni di musica vocale del XVI secolo, attingendo al repertorio franco-fiammingo, italiano e anglo-francese.

L’ensemble — composto da Roberto Fasciano

(clavicembalo, maestro concertatore) Stefania Lomolino e Claudia Fasciano (violini), Luciana Visaggio (oboe), Paola De Candia (violoncello) e Antonio Ocello (percussioni) — offrirà un’interpretazione filologicamente accurata e ricca di espressività della musica strumentale rinascimentale, restituendone l’eleganza timbrica, la varietà ritmica e la funzione sociale nei contesti cerimoniali e di intrattenimento delle corti europee del XVI secolo. La scelta delle fonti è determinante: a partire dalle raccolte di Claude Gervaise, Thoinot Arbeau, Pierre Attaingnant e Michael Praetorius, fino a frammenti anonimi provenienti da codici italiani e spagnoli del primo Cinquecento. Un repertorio coerente, volto a evidenziare l’equilibrio tra la forza ritmica della danza e l’incisività espressiva del linguaggio strumentale. Ogni brano presenta in veste interpretativa gli strumenti storici, ma al tempo stesso comunica per coinvolgere il pubblico contemporaneo senza cedere a compromessi filodrammatici.

A impreziosire il concerto sarà la presenza scenica di Giustina Rocca

in forma drammatizzata, rievocata dalla voce recitante di Stefania De Toma in un monologo originale che ha intrecciato poesia, documento storico e invettiva civile, rendendo tangibile la lotta per la giustizia e la dignità femminile già presente nel pensiero umanistico. La performance rappresenterà un raro esempio di teatro musicale documentario, nel quale l’intreccio fra testo, musica e gesto trasmetterà un messaggio attuale attraverso linguaggi antichi.

Questo evento non è solo un momento di spettacolo,

ma un atto di pedagogia civile e culturale: che farà riscoprire al pubblico l’energia e la libertà insita nella musica antica, spesso percepita come distante o “museale”, e al contempo rilancerà la figura di una donna che, in epoca di tribunali e inquisizioni, ha saputo farsi voce autonoma, autorevole, europea ante litteram. Il Concerto per Giustina si inserisce oggi tra le più significative esperienze di riscoperta musicologica e civile del Rinascimento, capace di generare dialoghi trasversali tra arte e società, tra memoria e attualità. In un tempo che chiede nuovi paradigmi di cittadinanza e cultura condivisa, iniziative come questa dimostrano come la musica — quando radicata nella ricerca e nella passione — possa tornare a essere strumento di cambiamento e consapevolezza.

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