Viviamo in un periodo di grande incertezza: guerre, crisi economiche, problemi ambientali, tanto che il mondo sembra un posto sempre più difficile da abitare. In questo contesto decisamente avvilente, la tendenza dell’escapismo nella moda sta emergendo come risposta potente e affascinante, che va ben oltre la semplice voglia di staccare dalla realtà. Non si tratta solo di indossare abiti costosi, ma di un fenomeno culturale che ci invita a vivere esperienze capaci di portarci lontano, esplorare mondi fantastici, immergerci in sensazioni che facciano dimenticare, almeno per un po’, le preoccupazioni quotidiane. La moda, infatti, non è solo marketing, ma è diventata una sorta di viaggio sensoriale, un passaggio in dimensioni che sfiorano l’immaginazione, dove il materiale è solo il punto di partenza.

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Il significato di escapismo

L’idea di escapismo, così come la conosciamo, è quella di una fuga dalla quotidianità, una via per rifugiarsi in un mondo di fantasia, dove i problemi sembrano lontani e la realtà si dissolvono. Nella moda, però, questa definizione può sembrare riduttiva. Perché non si tratta più solo di una “fuga” temporanea, ma di un rifugio che ci permette di esplorare nuove identità, nuove emozioni, nuovi modi di vedere il mondo. La moda, con il suo potere evocativo, ci aiuta a esprimere chi siamo davvero o chi vorremmo essere, senza dover seguire le rigide regole della realtà.

tendenza moda escapismo - Life&People MagazineNon c’è più solo l’esigenza di “sopravvivere” alla vita quotidiana, ma di trovare un modo per fiorire, per liberarsi dalle costrizioni che spesso ci opprimono. Ci siamo mai chiesti, però, se il nostro bisogno di escapismo nella moda non sia il riflesso di un malessere più profondo, di una ricerca costante di felicità e soddisfazione che sembra sfuggirci continuamente? Non sarebbe interessante esplorare il nostro bisogno di “altro” e cosa ci spinge a cercare rifugi in mondi che non sono i nostri?

Moda ed experience: la nuova formula del lusso

Il lusso, per come lo conoscevamo, è stato sconvolto dai cambiamenti nel mercato e nei desideri dei consumatori. Una volta bastava possedere un capo esclusivo, una borsa griffata o un vestito d’alta moda per sentirsi parte di un mondo privilegiato; oggi, non basta più. I brand di lusso hanno capito che i consumatori cercano qualcosa di nuovo: un’esperienza che coinvolga tutti i sensi e che li trasporti in un mondo parallelo, lontano dai problemi e dalle difficoltà.Ecco allora che, invece di accontentarsi di un semplice prodotto, le maison di moda iniziano a proporre esperienze vere e proprie. Louis Vuitton – ad esempio –  passa dall’alta moda all’hôtellerie con resort esclusivi, fino ad aziende che portano i consumatori in mondi immaginari attraverso la realtà aumentata o il gaming.

Gucci sfilata - Life&People MagazineLa moda così diviene un modo per vivere esperienze sensoriali che abbattono il confine tra il materiale e il virtuale, dando vita a universi paralleli dove possiamo immergerci completamente. La domanda che ci si pone però è: fino a che punto siamo disposti a inseguire queste esperienze? È davvero necessario cercare un “lusso esperienziale” per sentirci soddisfatti, o potremmo trovare quel rifugio anche in esperienze più semplici e genuine? Dove finisce l’autentico piacere di un’esperienza e dove inizia la ricerca di un continuo “miglioramento” che non si ferma mai?

Moda e turismo: strategia commerciale?

Le collezioni Cruise sono forse uno degli esempi più eclatanti di come la moda stia evolvendo in un’esperienza che va ben oltre il vestito stesso. Una volta pensate per il tempo libero e le vacanze, queste collezioni sono diventate dei veri e propri eventi mondani, che uniscono la moda con la scoperta di nuovi luoghi, culture e sensazioni. La Cruise 2020 di Louis Vuitton, ad esempio, non era solo una sfilata di abiti, ma un’esperienza immersiva nel deserto di Palm Springs, un luogo che di per sé è già un sogno, un angolo lontano dalla frenesia di ogni giorno.

previsioni tendenze moda 2023 | Life&People MagazineOgni location scelta per queste collezioni non è solo un sfondo esotico, ma un invito a esplorare un altro mondo, un’altra realtà. Non si compra più solo un capo d’abbigliamento, ma un pezzo di un viaggio che ci trasporta in un altro universo. Ma quanto, questa unione tra moda e turismo, tra lusso e esperienza, risponde davvero ai bisogni interiori delle persone, e quanto invece è una strategia commerciale pensata per rispondere a un mercato sempre più affamato di novità e di esperienze uniche?

Immersioni in mondi paralleli

Collaborazioni tra marchi di moda e chef rinomati, come quella tra Louis Vuitton e Yannick Alléno, per offrire esperienze gastronomiche uniche, sono esempi di come la moda stia diventando un modo per vivere una realtà “altro” che non si limita alla moda in sé, ma abbraccia un intero stile di vita. Questi eventi non sono solo occasioni per mangiare o comprare, ma vere e proprie immersioni in mondi paralleli, dove ogni dettaglio è pensato per affascinare e incantare. Ma fino a che punto questa fusione tra moda e turismo non rischia di diventare un meccanismo di consumo sempre più fine a se stesso? L’esperienza che ci viene proposta è davvero soddisfacente, o è solo una nuova forma di ricerca di un lusso inafferrabile che, alla fine, non ci riempie mai completamente?

Escapismo virtuale: la moda nell’era digitale

E come non parlare dell’avvento della moda digitale e dell’ingresso dei brand nel metaverso? Una volta ci accontentavamo di indossare un abito per esprimere chi eravamo, oggi ci ritroviamo a creare interi mondi, a costruire avatar che indossano abiti digitali in universi virtuali in cui la moda ha aperto infinite possibilità creative e ha reso l’escapismo ancora più vasto, eliminando ogni limite fisico.

metaverso - Life&People MagazineNel metaverso, l’idea di evasione si estende in spazi che non esistono, dove la realtà e l’immaginazione si mescolano senza soluzione di continuità. È una forma di libertà assoluta, ma ci lascia una domanda che non possiamo ignorare: davvero vogliamo rifugiarci in un mondo virtuale, dove tutto è controllato e costruito, piuttosto che cercare un’evasione più naturale, più autentica, magari nelle piccole cose quotidiane?

Moda come liberazione e sogno

La tendenza escapismo nella moda è un segno dei tempi. In un mondo che spesso ci sembra insostenibile, essa ci offre una via di fuga, una libertà temporanea, ma anche un’opportunità di esplorare chi siamo e chi vorremmo essere. Non è più solo un abito, ma un sogno, un modo di vivere, di sentirci liberi, anche solo per un attimo. Tuttavia, in un tempo come quello attuale, che cambia così velocemente, dove la ricerca dell’“esperienza perfetta” sembra senza fine, dobbiamo chiederci se la moda stia davvero rispondendo ai nostri bisogni, o ci stia guidando verso una ricerca costante di evasione che finisce per distoglierci dalle vere risposte che cerchiamo.

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