Moda digitale e moda sostenibile sembrano essere le “parole chiave” di una nuova visione del fashion luxury e della sua fruizione.
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Entrambi i mondi, quello del virtuale e quello dell’eco friendly, ampliano gli orizzonti di questo settore; inclusione e maggiore coinvolgimento delle masse, rispetto ambientale e salvaguardia dell’ecosistema per le generazioni future. Una moda sempre più prodotta in 3D e direzionata verso il cosiddetto “metaverso”, un realtà virtuale in cui le sfilate vengono ospitate su piattaforme digitali.
Evelyn Mora, recentemente inserita nella Top 30 delle persone più influenti nel Metaverse da ReadWrite.com, è la fondatrice di “Digital Village”.
Parliamo di un cyberspazio, un mondo connesso in cui moda, vendita, sponsorizzazione e networking sono in simbiosi tra loro. Qui si svolge la versione digitale della Helsinki Fashion Week, la prima settimana della moda in cui designer provenienti da tutto il mondo propongono le loro collezioni, realizzate interamente virtualmente e in versione 3D; viene raggiunto un numero di spettatori altissimo, mezzo milione per l’esattezza, una cifra che, durante una sfilata reale e in presenza, non sarebbe ponderabile.
Evelyn Mora rappresenta una figura importantissima della nostra epoca, punto di riferimento delle nuove generazioni, sempre più aperte e predisposte al cambiamento:
Sostenitrice e portavoce di una fama internazionale per la sostenibilità, il suo nome viene citato tra gli articoli e i principali eventi relativi all’argomento: Forbes, Business Insider, BBC World Business TV, edizioni americane e britanniche di WWD. La sua immagine è inoltre associata ad importanti iniziative governative come il “Programma di costruzione in legno”, all’interno del Ministero dell’Ambiente della Finlandia. Condivide la sua esperienza anche presso l’Università delle Arti di Helsinki, la Heriot-Watt University in Scozia e lo IED a Milano. Il suo progetto “Eco Village” è riconosciuto da The Independent UK, nel 2018, come uno degli eventi più progressisti degli ultimi anni.
La Helsinki Fashion Week si occupa di portare in passerella solo moda green e sperimentazione sostenibile.
Digital Village è una piattaforma in cui è possibile interagire e collaborare con altri utenti, condividere informazioni e apprenderne altrettante; ciò significa che l’utente ha un ruolo totalmente attivo all’interno di questo cyberspazio. Un progetto che, fino a poco tempo fa, risultava impossibile da realizzare, ma che ad oggi, invece, sembra rivelarsi l’idea più adatta e funzionante per i i ritmi della nostra società. Durante l’ultima settimana della moda virtuale, il pubblico è composto, per la maggior parte, da ragazzi della Generazione Z e da Millennials; essi sono presenti anche alle conferenze e ai numerosi dibattiti. Questo insieme dinamico di creatori e fruitori dimostra come la mancanza di pregiudizi e di barriere mentali sia la via giusta da percorrere.
I designer scelti per rappresentare questa piattaforma contribuiscono ad implementare il passaparola, coinvolgendo sempre di più le masse.
La selezione degli stilisti avviene a cura dell’imprenditrice finlandese Evelyn Mora. Young n Sang, due designer, Youngshin e Sanglim, che si identificano molto con lo stile delle nuove generazioni, hanno creato un’atmosfera giocosa per la piattaforma Helsinki. Kata Szegedi, figura influente della moda internazionale, mantiene il suo approccio sostenibile senza trascurare le esigenze del cliente e le regole che la moda detta, restando sempre al passo con i tempi.
Patrick Mcdowell, il cui concetto di sostenibilità non si ferma soltanto alla scelta dei materiali eco friendly, che a suo parere dovrebbero essere adottati da tutti; sostiene che un capo 100% sostenibile sia un capo prodotto da una filiera industriale che rispetta il lavoratore e la manodopera. Shohei, le cui collezioni, sporty e timeless, rispecchiano la personalità multiforme dei suoi acquirenti. Ka Wa Key non pone limiti alla sua creatività e, rompendo ogni schema e prevaricando su tutti i cliché presenti nel mondo della moda, afferma testualmente “Sentirsi felici interiormente è la chiave di ogni cosa”.
Sostenibilità e realtà virtuale sono le fondamenta di un mondo sempre connesso e innovativo, come quello che ci si auspica di raggiungere. In particolare, il settore moda, già da un po’ di tempo, si rende conto dell’importanza di questi due fattori, approcciandosi sempre di più ad una visione digitale del fashion. Testimoni di questo cambiamento sono anche grandi maison come Gucci, Dolce&Gabbana e Louis Vuitton, con un occhio di riguardo rivolto sempre più al metaverso.
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