Rivelato dal Costume Institute di New York, il tema del Met Gala 2025 celebrerà il dandysmo black, offrendo una nuova chiave di lettura, certamente più riflessiva e politica, sull’evento moda più atteso. Esistono giorni destinati a restare impressi nella memoria dell’immaginario collettivo per sempre: uno di questi è il primo lunedì di maggio che dal suo debutto sulle sontuose scalinate in velluto del Metropolitan Museum nel 1949, stupisce anno dopo anno grazie ad esibizioni teatrali e sartoriali dal sempiterno fascino.

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Arte e saggezza: il Tailoring Black Style arriva sul red carpet

A sfilare sul red carpet del Metropolitan Museum of Arts il 5 maggio prossimo saranno creazioni couture ispirate alla storia del completo afroamericano. Dal titolo Superfine: Tailoring Black Style, l’evento rappresenta un momento di svolta nella storia della divina dinastia del Met che cede il tappeto rosso alla moda maschile dopo oltre vent’anni. Protagonista della rassegna, il menswear brandisce lo scettro, ricordandoci i temi del passato – l’ultimo evento dedicato alla moda uomo si svolge nel 2003 con l’exposé Men in Skirts ndr – e stuzzicando la nostra curiosità sulle potenziali scelte stilistiche delle star. 

L’arte del “vestirsi bene e con saggezza” esemplifica l’excursus storico del dandysmo black, evolutosi nel tempo seguendo le turbolenze di un segmento di popolazione ancora da scoprire. Espressione di una formazione che ha sperimentato stilisticamente durante condizioni di schiavitù e privazione, ma anche di liberazione ed emancipazione, la sartorialità afroamericana offre infatti un ventaglio stupefacente di codici estetici irripetibili. Camicie a righe fini quanto un filo di puro cotone, fiocchi elaborati a bow tie e cappelli alla cubana con fusciacca in seta stampata e multicolore; si pensi a chino shorts completati da mocassini in pelle e giacche dal taglio affilato. A stupire sono le combinazioni, che si avventurano in giochi tanto audaci quanto strepitosi.

La mostra e la sua musa: chi è Monica Miller?

Aperta al pubblico dal 10 maggio al 26 ottobre 2025, l’esposizione del Metropolitan Museum è intrinsecamente legata al saggio della professoressa di Studi Africani della Columbia University Monica Miller. Intitolata Slaves to Fashion: Black Dandyism and the Styling of Black Diasporic Identity, l’opera è pionieristica nel suo approccio investigativo dedicato alla storia culturale del dandy di colore. Dalla comparsa dei suoi primi costumi durante l’Inghilterra illuminista alle proposizioni più contemporanee e cosmopolite, il libro si popola di personalità di spicco come Julius Soubise, schiavo liberato dalle scarpe in diamante e tacco rosso, e Yinka Shonibare, artista afro-britannico e dichiarato fop. 

look tema met gala 2025 Nelle sue stesse parole, la curatrice e ospite della mostra Monica Miller racconta del dandismo definendolo come:

“pratica che inizia e prospera in momenti di transizione politica e culturale; è un fenomeno fortemente interrogativo. Mette in discussione le facili letture e le lealtà verso razza, genere, sessualità, classe e nazione, uomini e donne che indossano abiti, ciò che [Iké] Udé chiama una lussuosa deliberazione di intelligenza che supera i confini. Adoro questa frase, specialmente in relazione ad Andre Leon Talley.” 

Met Gala 2025: co-chairs & dress-code

Rimane ancora segreto da svelare il dress-code del gala, solleticando l’ immaginazione e una trepida attesa.  Ad affiancare l’imperatrice assoluta del Met Gala Anna Wintour saranno celebrity dalla personalità elettrica e dallo charme disarmante. Presidenti della serata saranno infatti il pilota Lewis Hamilton, l’attore Colman Domingo, il rapper più in voga del momento A$AP Rocky e il cantante e direttore creativo delle collezioni menswear firmate Louis Vuitton. Infine, il genio del basket californiano LeBron James vestirà i panni del presidente onorario. Chapeau!

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