Da Sean Connery a Daniel Craig, l’Agente 007 incarna da sempre l’essenza del gentleman inglese dal gusto sartoriale assertivo ed impeccabile. Celebrazione estetica dedicata alla ricerca di un equilibrio tra proporzione, postura e classe, il nuovissimo volume esclusivo James Bond Style racconta la narrativa stilistica dell’ uomo elegante britannico per antonomasia.
L’arte come precisione esecutiva
Meticolosità e accuratezza delineano un fil rouge deciso quanto il taglio della sua suit in seta: custom made only, fatto su misura, è il segreto hollywoodiano dell’Agente 007, che punta immancabilmente sul fascino tangibile dell’abito sartoriale. Figlio di una riflessione perpetua e costante, il protagonista dell’action movie più iconico del secolo si conferma punto di riferimento estetico intramontabile. Sintesi di una sofisticazione tanto ispirata quanto inarrivabile, James Bond rappresenta un personaggio a sé nello scenario della moda moderna e contemporanea. Lo fa attraverso venticinque film, scanditi nel corso di sessant’anni, durante i quali attori dallo sguardo glaciale hanno interpretato una volontà stilistica unica nel suo genere. Il nuovo volume James Bond Style, è prezioso compendio che fornisce una chiave di lettura utilissima per addentrarsi al meglio nell’universo stilistico dell’agente inglese più famoso al mondo.
Il volume: James Bond Style
Le 336 pagine di quella che resterà nella storia come la più esaustiva enciclopedia della saga, catapultano nel mondo di James Bond, a colpi di smoking classici (e rigorosamente monocromatici), ma anche di pullover blu notte con trama a costine e pantaloni cargo dal cut tecnico. In tutte le sfumature, lo stile 007 conferma la sua ricercatezza attraverso l’elemento cult di distintiva precisione, permeato da un senso di britishness che sa di Savile Row. Indirizzo di atelier storico e casa dei più prestigiosi sarti della tradizione londinese, Savile Row emerge nel suo savoir faire grazie alla costume designer Lindy Hemming, genio che si cela dietro le cinque pellicole della serie.
L’eterno ritorno del formal wear
Un classico è per sempre, ça va sans dire. Lo charm di un papillon sfoggiato su colletto button-down e rever a punta non conosce rivali e colpisce dritto al cuore delle Bond Girl. A riprova di ciò, come non citare Barbara Bach, in abito cocktail a schiena scoperta puntellato di brillanti, indifesa dinanzi a un Roger Moore statuario e spietato. Correva l’anno 1977 quando nelle sale usciva il film “La Spia che mi amava”, pellicola che per generazioni ha insegnato il potente fascino di un completo su misura. Una lezione che si ripete con la firma di Brioni e Tom Ford, attraverso tessuti pregiati e interessanti nuance.
Grigio scuro: il colore di Sean Connery
L’attore e produttore cinematogafico predilige abiti in flanella, tinta unita o gessata, e, ovviamente pied-de-pole. Indimenticabile è il guardaroba di Pierce Brosnan che, nei panni di James Bond incanta con nuovi look prendendosi la scena. Pieghe su corpo in voile di cotone affascinano e stupiscono la scelta del tipico popeline.
Sarà proprio la collezione ideata dal brand inglese ad ispirare la linea Dr. No di Turnbull & Asser, lanciata due anni fa in occasione del 60° anniversario del primo storico film su James Bond. Cravatte a punta di diamante in seta, camicie dal colletto classico, il fazzoletto da taschino stampato a mano nel Cheshire utilizzando un procedimento secolare, il fazzoletto in seta Dr. No Yellow and Blue risalta la figura dell’agente 007 in stile pop, ricordando ancora una volta l’importanza del dettaglio.
