Se la morte è una livella, l’unico possibile epilogo di tutte le storie umane è una degna sepoltura, lusso a cui purtroppo non tutti riescono ad accedere. Per i sepolcri di Re Harald e Regina Sonja, il governo norvegese avrebbe stanziato addirittura venti milioni di corone, pari a circa due milioni di euro, nient’altro che il preventivo di un notissimo studio di architettura di Oslo, assoldato per la costruzione delle due tombe. Dopotutto, inumare i sovrani con tutta la cura e la devozione del caso, era abitudine consolidata perfino nell’antico Egitto, ben più di 3000 anni fa.

Re Harald e Regina Sonja - Life & People magazinePiramidi a parte, i mausolei più esclusivi vengono ancora oggi riservati alle persone più abbienti, che non badano a spese per garantirsi una sepoltura che sia davvero lussuosa e confortevole. Privilegiata, proprio come lo è stata la loro fortunatissima esistenza terrena. Crepi pure l’avarizia, dunque, assieme alla vita di un Re: essere i più ricchi nell’aldilà, in fin dei conti, non serve davvero a nulla.

La storia di Re Harald e Regina Sonja

è tra le più romantiche fiabe gentilizie dell’ultimo secolo.  Un colpo di fulmine inaspettato, arrivato nel 1959, che ha vincolato per sempre due giovani provenienti da classi sociali opposte. La più classica e romantica delle unioni tra patrizi e plebei, un amore shakesperiano e surrettizio, tenuto nascosto per circa nove anni, complice un incessante braccio di ferro tra Harald e la sua famiglia. Alla fine, il compromesso che convinse il Re a desistere una volta per tutte: il principe ereditario Harald annunciò infatti a suo padre che non si sarebbe mai più sposato, se questi non gli avesse concesso la libertà di coniugarsi con Sonja.

Re Harald e Regina Sonja - Life & People magazineUn aut aut che, qualora non assecondato, avrebbe posto fine al regno della famiglia sul trono norvegese dopo secoli di reggenza. A intercedere per i giovani innamorati pare sia stata  la Regina Elisabetta, lontana cugina di Re Olav V. Il matrimonio, approvato e celebrato il 29 agosto 1968 nella cattedrale di Oslo. Nozze giunte a testimonianza di un amore puro e, soprattutto, immortale, che proseguirà dunque ben oltre la dimensione mortale dei due coniugi. I due sarcofagi, saranno posti nella cappella funeraria in marmo e pietra calcarea nel Castello di Akershus, uno dei monumenti più riconoscibili in Norvegia.

Quello degli architetti dello studio Snøhetta

non sarà un lavoro facile: trasmettere tutta l’eleganza e la popolarità dei due sovrani attraverso le loro lapidi, scolpire sulla pietra l’innovazione progettuale che contraddistingue da sempre lo studio e adattarla al contesto architettonico di uno dei più importanti castelli del paese. L’opera d’arte risultante sarà accessibile, così come tutto il resto della cappella, durante le numerose visite guidate organizzate per turisti e devoti sudditi proprio ad Akershus.

Re Harald e Regina Sonja - Life & People magazineUn’opera, quella voluta fortemente dai monarchi norvegesi, che ricorda moltissimo l’impresa della regina Margherita di Danimarca. La sovrana danese ha commissionato il suo personale tumulo dal 2003 chiedendo altresì al famoso regista Pavel Stingl di riprenderne le varie fasi di costruzione. Da questo progetto è nato poi il curioso documentario A sarcophagus for a queen, un caso davvero unico nel suo genere nella storia della cinematografia mondiale.

Lo sfarzo e le surreali vicende personali dei nobili,

attirano da sempre la curiosità ed abitano sovente i sogni del popolo. Vizi e spese folli, storie d’amore travagliate, possibilmente a lieto fine. In questo caso, il più dolce epilogo terreno di una bella storia d’amore nata a corte. Un riposo speciale, lussuoso ed esclusivo, vegliato in eterno dal tepore dell’affetto che ha unito Re Harald e Regina Sonja.

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