Non l’amore, ma la nostalgia. Non un sentimento, ma è un ricordo sbiadito di ciò che fu, a mantenere vivo il movimento perpetuo dell’esistenza. Romanzi classici che si adattano alle infinite forme della multimedialità, diventando film che, a loro volta, si avviluppano per riscrivere se stessi in remake e revival. L’imperativo essenziale a cui rispondere è l’eliminazione della fine e la riproposizione infinita dei ricordi, declinati in estetiche che appartenevano al passato, come lo stile Britpop, pronte oggi a illuminare gli occhi dei nostalgici e a presentarsi dinanzi a coloro che non li hanno ancora vissuti.

Oasis - Life&People MagazineOggi più di ieri, l’affermazione delle tendenze è manifestazione di una perfetta sinergia: di fronte a influssi nostalgici provenienti dal passato, musica, design, cinema moda, si muovono all’unisono per capitalizzare l’estetica e farle conoscere un rinnovato sfarzo, in una sintesi inedita di stilemi passati e contaminazioni odierne. Un meccanismo incorruttibile, la cui potenza è provata dal grande ritorno dello stile Britpop, a cui ha contributo inevitabilmente la reunion degli Oasis. La band che negli anni ’90 ha consacrato uno stile fatto di parka, giacche a vento e cappelli a secchiello, ha regalato con l’annuncio del tour nel 2025, il pretesto ideale per innescare quel senso di nostalgia che si addice perfettamente all’autunno 2024, una stagione che predica la disinvoltura e il tepore di capi comfort. La stessa attitudine che ha reso celebre lo stile Britpop.

Lo stile Britpop: what you see is what you get

Definitely maybe (certamente, forse),

se nel 1994 era il titolo del primo album degli Oasis, oggi è un motore a scoppio che ha riportato in auge un’estetica che si pensava reclusa nel passato. Non solo le playlist si sono ripopolate di Wonderwall, ma anche i guardaroba hanno lasciato spazio a un nuovo motto di stile, che suona a ritmo di What you see is what you get (Prendi ciò che vedi). Ovvero un’estetica che non prevede sovrastrutture concettuali, ma che asseconda l’esigenza concreta di un momento da vivere con estrema libertà e disinvoltura. Inoltre, in un momento storico che rifugge le etichette e intercetta gli stessi ideali che ne hanno portato alla nascita, lo stile Britpop torna ad assecondare la voglia di anticonformismo, in cui non sono ammesse né scelte mainstream né eccessi di lusso.

Oasis lookNato negli anni Novanta, il Britpop si è sviluppato grazie all’incontro di influenze culturali, tra cui la Terrace Culture — una sottocultura giovanile nata tra i tifosi di calcio britannici — e le icone musicali del passato, come i Beatles e i Rolling Stone, che rappresentavano un’alternativa leggera e libera al grunge americano dei Nirvana. Con la scalata al successo di band come Oasis, Blur, Pulp e Suede, l’estetica Britpop oltrepassò i confini dell’industria musicale per incarnare uno stile che abbracciava la working class e l’identità britannica con orgoglio e una vena di scanzonata arroganza. Un’attitudine informale e disinvolta, da esprimere attraverso look casual ispirati alla subcultura britannica – già tornata in auge con il bloke-core che combina calcio ed estetica da pub -, che esercita un grande fascino sulle nuove generazioni.

I capi essenziali dei look Britpop

Ispirati dal movimento Northern Mod degli anni 60, negli anni ’90 i fratelli Gallagher portarono sul palco non solo i brani, destinati a diventare colonna sonora di un’intera generazione, ma anche uno stile preciso che influenzò i giovani dell’epoca. Cappelli a secchiello, parka oversize (nelle tonalità verde oliva o blu navy), jeans baggy rigorosamente Levi’s; e ancora giacche a vento, polo firmate Stone Island e Kangol, capi sportivi dall’anima retrò – ereditati dalla Terrace Culture – in colori come blu, nero, rosso firmati dai brand pilastri della cultura anni Novanta come Adidas, Puma, Reebok.

Britpop look - Life&People MagazineUna divisa distintiva che ha contribuito a rendere riconoscibile, alla fine del secolo scorso, lo stile Britpop. E che oggi torna a popolare i guardaroba, aggiungendo un tocco di modernità all’estetica con polo Fred Perry, t-shirt con loghi di band o stampe minimal – abbinate a jeans wide-leg o pantaloni di velluto a coste – e giacche o bomber vintage. Ma l’accessorio must-have dei look Britpop resta, anche dopo quasi 30 anni, il bucket hat, o cappello alla pescatora, un dettaglio irriverente in grado di incarnare perfettamente l’anticonformismo dell’estetica britannica.

Il ritorno del Britpop in passerella

In virtù del movimento sinergico che sottende il ritorno dell’estetiche passate, anche l’industria della moda ha contribuito a rendere fertile il terreno, per la rinascita dello stile scanzonato e brit. Infatti le grandi maison inglesi come Burberry e Fred Perry, già protagonisti negli anni Novanta della prima ondata dello stile Britpop, nelle collezioni delle ultime stagioni hanno reintrodotto capi iconici come il parka e le polo. Burberry, in particolare, ha riproposto i suoi iconici trench con uno styling più casual, che si avvicina molto all’estetica disinvolta professata dallo stile lanciato dai fratelli Gallagher. La riscoperta della scultura britannica è stata riscoperta anche dai brand di sportwear come Adidas e Reebok, che hanno rilanciato sneakers e tute sportive dal gusto rétro, popolari tanto nello streetwear quanto nell’alta moda.

Lo stesso Liam Gallagher,

da sempre figura influente nel mondo della musica così come in quello della moda, ha contribuito negli anni – anche dopo lo scioglimento della band nel 2009 – a mantenere viva l’estetica Britpop con il suo marchio di abbigliamento, Pretty Green, lanciato nel medesimo anno dell’addio agli Oasis e dedicato ai capi simbolo dell’epoca. Un immaginario, quello degli anni 90, che ha incuriosito anche altri artisti britannici contemporanei, come Harry Styles.

Harry Styles - Life&People MagazineConsiderato un icona di stile dalle nuove generazioni, “musa” di direttori creativi come Alessandro Michele, il cantante ed ex frontman degli Once Direction ha messo a punto uno stile che si rifà proprio agli stilemi del Britpop: look dal mood disinvolto e rilassato, che affiancano gusti vintage ad abiti sporty dalle tonalità tipiche dell’ultima decade del Novecento. Tuttavia se l’eclettico stile di Harry Styles rappresentava una rarità nel panorama mondiale, l’attitudine scanzonata è pronta oggi a trovare ampio consenso tra il giovane pubblico, grazie allo spirito anticonformista che, oltre a tornare sul palco insieme agli Oasis, dominerà le tendenze moda dell’Autunno-Inverno 2024-2025.

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