La ventilata reunion degli Oasis, una delle band più influenti e iconiche della scena musicale degli anni Novanta, è confermata. Fin dal dissolvimento della band, nel 2009, sono sempre state numerose le speculazioni di un possibile ritorno sulle scene, che fino ad oggi non si era mai concretizzato. Entrambi i fratelli Gallagher avevano dichiarato in diverse occasioni di non avere intenzione di riunire gli Oasis, citando le loro divergenze personali come il principale ostacolo, tuttavia, mai come oggi il detto ‘mai dire mai’ si rivela fondato.
Come preannunciato sui social, infatti, gli Oasis hanno esaltato i fan confermando che il miracolo è riuscito: Liam e Noel Gallagher torneranno sul palco insieme con ben 14 concerti. Le date si terranno tra Regno Unito e Irlanda durante l’estate 2025 e saranno il preludio di un tour mondiale di cui si attendono ancora i dettagli. Grazie al loro sound distintivo, le melodie accattivanti e i testi evocativi, gli Oasis hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica ed erano in molti a sperare di vederli di nuovo insieme sul palco.
Le origini
Gli Oasis sono originari di Manchester, la band venne fondata nel 1991 da Liam Gallagher, voce, Paul “Bonehead” Arthurs alla chitarra ritmica, Paul “Guigsy” McGuigan al basso e Tony McCarroll alla batteria. Fu però l’ingresso nella band del fratello maggiore di Liam, Noel Gallagher, a rappresentare un punto di svolta cruciale per il gruppo. Noel, cantautore dotato e chitarrista di talento, divenne presto il principale compositore della band, imprimendo una direzione artistica riconoscibile, chiara e dirompente.
Tuttavia, la dinamica esplosiva che si innescò tra i fratelli Gallagher, con il loro carattere irascibile e le frequenti liti, divenne fin dalle origini un marchio di fabbrica della band, contribuendo a creare un alone di drammaticità e fascino attorno alla storia degli Oasis. La loro musica ha definito lo stile Britpop, un movimento che ha segnato un ritorno alle radici del leggendario rock britannico delle origini, in contrapposizione alla predominanza della scena grunge americana che spopolava in quel periodo.
L’esordio con Definitely Maybe
L’album di debutto, Definitely Maybe, uscì nel 1994, riscuotendo un successo immediato e conquistando pubblico e critica. Brani come Rock ‘n’ Roll Star, Live Forever e Supersonic divennero inni generazionali che esprimevano un senso di ribellione giovanile e un desiderio di evasione. L’album fu accolto con entusiasmo come un ritorno alla grande tradizione del rock britannico, con influenze che spaziavano dai Beatles agli Stone Roses. Definitely Maybe comunicava pienamente l’energia grezza e la capacità di catturare l’essenza del rock ‘n’ roll dei fratelli di Manchester e fu il viatico per lanciare la band, vendendo oltre un milione di copie nel Regno Unito e segnando l’inizio di una carriera straordinaria.
(What’s the Story) Morning Glory? e il Boom del Britpop
Nel 1995, gli Oasis pubblicano il secondo album, (What’s the Story) Morning Glory? che li catapulta nell’olimpo della musica. I singoli Wonderwall, Don’t Look Back in Anger e Champagne Supernova scalano le classifiche e fanno si che la musica dei fratelli di Manchester superi i confini britannici per raggiungere il mondo intero. L’album macina record, vendendo oltre 22 milioni di copie fisiche, allora i download erano solo un miraggio. Wonderwall diventa uno dei brani più iconici degli anni ’90, con la sua melodia inconfondibile e il suo testo enigmatico.L’album consolida lo status di superstar globali della band e contribuisce a definire il Britpop, un movimento che includeva altre band di successo come Blur, Pulp e Suede. Il successo degli Oasis diventa un fenomeno culturale e i fratelli Gallagher irrompono nella scena musicale della metà degli anni Novanta. La loro musica, caratterizzata da un mix di melodie orecchiabili e testi evocativi, riesce a catturare lo spirito di un’intera generazione, diventando la colonna sonora di una gioventù desiderosa di celebrare la propria identità e di affermare la propria indipendenza. Il Britpop, con gli Oasis come protagonisti principali, è diventato un simbolo dell’orgoglio britannico, in un periodo in cui il Paese stava attraversando un periodo di rinnovamento culturale e sociale.
Gli anni di “Be Here Now” e il declino
Dopo il successo travolgente di (What’s the Story) Morning Glory?, la band pubblica il terzo album, Be Here Now, è il 1997 anno contestualmente dell’apice del successo e dell’inizio della caduta. L’album viene annunciato da una campagna di marketing massiccia che contribuisce ad alimentare aspettative che erano già alle stelle. Sebbene l’album debutti con vendite record e venga accolto inizialmente con entusiasmo, le opinioni si raffreddano rapidamente. Molti critici e fan considerano Be Here Now un lavoro troppo pretenzioso, con brani eccessivamente lunghi e una produzione pomposa e barocca che mancava della freschezza e dell’essenzialità degli album precedenti.
Nonostante le critiche, l’album vende milioni di copie e consegna alla storia della musica alcuni singoli di successo come D’You Know What I Mean? e Stand by Me. Con l’inizio del nuovo Millennio, gli Oasis vivono un periodo di cambiamenti interni e di declino commerciale. La band cambia diverse formazioni, con la partenza di membri fondatori come Bonehead e Guigsy, e la tensione tra i fratelli Gallagher diventa sempre piu evidente. Gli album successivi segnano il definitivo declino del successo e della qualità delle canzoni. Standing on the Shoulder of Giants (2000), Heathen Chemistry (2002) e Don’t Believe the Truth (2005), pur contenendo alcune tracce apprezzate, non raggiungono né si avvicinano lontanamente al successo dei lavori precedenti.
Le faide fraterne e le controversie
Una delle caratteristiche più affascinanti e problematiche degli Oasis è stata la complessa relazione tra Noel e Liam Gallagher. Le loro frequenti liti, sia sul palco sia dietro le quinte, sono diventate leggendarie, alimentando l’interesse dei media e dei fan. Il metodico ed educato Noel non sopporta i comportamenti sopra le righe del fratello che ricalca pienamente il modello della rockstar incontenibile e irriverente. Un mix esplosivo che ha contribuito a creare un’immagine di autenticità e sregolatezza che ha affascinato molti, ma ha anche causato gravi tensioni all’interno della band. Leggendarie alcune liti sui palchi e i periodici abbandoni da parte di Noel. Le divergenze creative e personali tra i due fratelli diventano insanabili nel 2009, quando Noel decide di abbandonare definitivamente la band, segnando di fatto la fine della storia degli Oasis, fino a questa mattina.