Sessant’anni si vivono una sola volta e meritano di essere celebrati in grande stile. Non se l’è fatto ripetere neanche Gucci che ha deciso di festeggiare il sessantesimo anniversario di una delle sue storiche it-bag dedicandole una mostra a Tokyo. “Bamboo 1947” è, infatti, il titolo dell’esposizione che la celebre maison italiana inaugurerà il prossimo 2 agosto; protagonista dell’evento sarà l’iconica borsa che, nata nell’immediato dopoguerra, rappresenta uno dei simboli vintage più longevi e riconoscibili del brand unendo tradizione e modernità in un design senza tempo.
Sessanta modelli dell’iconica borsa vintage in esposizione
Un tributo al legame speciale tra la casa di moda italiana e il Giappone, un rapporto nato nel 1964 con l’apertura della prima boutique Gucci nel paese orientale in occasione delle Olimpiadi di Tokyo. La storia di sei decenni di questo intramontabile accessorio sarà narrata, dunque, attraverso una retrospettiva che presenterà 60 modelli vintage della borsa, ognuno reinterpretato nel corso degli anni da rinomati artigiani e artisti giapponesi.
Tra questi talenti spiccano il mastro orafo Morihito Katsura, il ceramista Nakazato Hirotsune, il laccatore Ai Tokeshi, il fotografo Daido Moriyama e i pittori Nami Yokoyama e Yui Yaegashi. Nomi che hanno contribuito a rendere le it-bag vere opere d’arte. Ad ospitare la ‘grande festa’ della maison sarà la Gucci Ginza Gallery presso cui la mostra resterà allestita fino al 23 settembre.
Sinonimo di creatività e artigianalità di Gucci
Un’esposizione che mette in luce non solo la storia della celebre Bamboo, ma anche l’abilità artigianale e l’innovazione che hanno reso possibile la sua creazione. Nel contesto del dopoguerra, la scarsità di materiali spinse gli artigiani di Gucci a utilizzare, infatti il bambù, un materiale non convenzionale, per creare il manico della borsa.
Questo elemento distintivo non solo risolveva un problema pratico, ma aggiungeva anche un tocco esotico ed originale che ha resistito alla prova del tempo.
Il percorso espositivo della mostra
I visitatori potranno, così, esplorare una vasta gamma di esemplari della it-bag, immergendosi in un viaggio che dai primi modelli degli anni ’40 e ’50 li condurrà fino alle reinterpretazioni contemporanee. Ogni pezzo esposto racconterà un capitolo di evoluzione stilistica e di adattamento alle tendenze del momento da parte della maison che si è tuttavia mantenuta sempre fedele al suo spirito originario.
Oltre a celebrare il passato, la mostra guarda anche al futuro, evidenziando come Gucci continui a innovare nel rispetto della sostenibilità. Basti pensare all’utilizzo di una risorsa naturale rinnovabile come il bamboo che sottolinea l’impegno della maison verso pratiche ecologiche e responsabili.
Indossata da dive e celebrità dalla musica al cinema
Dal lontano ’47 ad oggi un’icona culturale, come la celebre borsa creata dalla casa di moda fiorentina, ha influenzato per decenni generazioni di celebrità ed icone di stile. Divenuta un must indispensabile per completare look leggendari, la Bamboo si conferma, dopo sessant’anni, simbolo di eleganza indiscussa.
Dopo il suo debutto, la celebre borsa conquistò le star di Hollywood e il jet set internazionale e recentemente, la sua popolarità è stata rinnovata durante i 66° Grammy Awards: in quell’occasione Miley Cyrus, nuova ambasciatrice della maison, ha tenuto il suo discorso di ringraziamento portando una Gucci Bamboo.
Senza contare, poi le numerose apparizioni cinematografiche della ‘divina’ bag, indossata, da Vanessa Redgrave in Blow-Up nel 1966. Elizabeth Taylor, invece, era solita portarne una sul set de La gatta sul tetto che scotta nel 1958. E non hanno potuto far a meno dell’iconica borsa neanche regine principesse: sappiamo per certo che la bamboo abbia trovato spazio nei regali guardaroba di Paola di Liegi del Belgio e Lady D.
Rivisitata nel corso dei decenni resta un evergreen
Oggetto di numerose rivisitazioni da parte dei direttori creativi di Gucci, la Bamboo Bag ha accostato ai primi modelli dal design classico e arrotondato, le innovative versioni proposte da Tom Ford. A partire dalla morbida sacca con doppio manico a tracolla in pelle di pitone turchese o la valigetta rigida stile 24ore, in pelle di coccodrillo lucidata a specchio.
Molto più di una borsa, ma una vera e propria scultura, questa borsa, che porta l’inconfondibile firma di Gucci, merita a tutti gli effetti di essere raccontata in un percorso espositivo come quello che sarà allestito nel Paese del Sol Levante. E come ogni opera d’arte che si possa definir tale, la Bamboo bag ha attraversato ben sei decenni mantenendo immutato il suo valore e restando, proprio come la pianta sempreverde che le ha dato nome, un insostituibile evergreen.