La famosissima e apprezzatissima Collezione Torlonia non aveva mai lasciato i confini nazionali. Questo, fino allo scorso 26 giugno, giorno in cui Bulgari gli ha prenotato un viaggio davvero d’eccezione, per quella che è forse la più grande e rilevante collezione privata di statue e reperti provenienti dal mondo greco antico e dall’impero romano. Rue illuminate da lampioni, flaneur che passeggiano sulle sponde della Senna e quello stesso sole che scalda anche i turisti sotto la Tour Eiffel: questo lo scenario che farà da cornice ai numerosi cimeli dall’inestimabile valore, in esposizione fino al prossimo 11 novembre, nell’ambito dell’iniziativa denominata “Mostra Capolavori dalla Collezione Torlonia”.
Una Fondazione che dal 2017 vede Bulgari main sponsor:
la maison capitolina ha infatti da sempre dimostrato grande attenzione e sensibilità verso la millenaria storia dell’Urbe, le radici di una città “eterna” che si prefigge di restare al centro della scena mondiale anche per i secoli a venire. La villeggiatura nella Ville Lumière durerà circa cinque mesi e avrà luogo più precisamente nelle maestose sale dell’ala Denon del museo del Louvre. Grandi volte a crociera impreziosite da dettagli floreali, rifiniture in oro e bassorilievi in stucco a sovrastare sculture e i turisti.
A completare questo grandioso ensemble, pareti bianche o in marmo rosso liscio, lo stesso che colora anche i pilastri principali, mentre le colonne in marmo nero lucido sorreggono i capitelli compositi in ottone. Questa stanza non è certo come le altre: fu già la residenza estiva di Anna d’Austria, mentre dal Settecento, divenne la sede elitaria delle collezioni permanenti delle più antiche e preziose sculture in visita al museo.
L’inaugurazione della “Mostra Capolavori Collezione Torlonia”
All’inaugurazione della mostra presenti circa cento invitati tra cui personaggi vicini alla maison, clienti affezionati, e persino alcune alte cariche dello stato italiano: il Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura Italiano Francesco Gilioli; il Soprintendente Speciale dell’Archeologia e delle Belle Arti di Roma Daniela Porro; l’Ambasciatrice d’Italia in Francia Emanuela D’Alessandro. Gli ospiti sono stati accolti da un cocktail di benvenuto nella splendida cornice della Salle des Cariatides, imponente galleria rinascimentale, e, dopo aver visitato la mostra in anteprima mondiale, hanno consumato la cena nel magnifico contesto della Galerie Dalu. Una lunga tavolata bianca, colorata soltanto da una profumatissima sinfonia floreale, fatta di cristalli, luci soffuse e piatti da ristorante di lusso, sapientemente assemblati dallo chef tristellato Yannick Alleno. In sottofondo, le gradevolissime sinfonie dei violini e degli archi che hanno accompagnato il banchetto.
«Il profondo legame con Fondazione Torlonia nasce nel 2017, quando Bulgari è diventata main sponsor del restauro delle ormai oltre 100 statue di quella che è considerata la più importante collezione privata di arte antica al mondo»,
ha dichiarato il CEO Bulgari, Jean-Christophe Babin.
«Oggi siamo orgogliosi che questo patrimonio artistico, che abbiamo contribuito a preservare, viaggi per la prima volta fuori dall’Italia, per raggiungere il Louvre. Questa mostra, che ci ricorda quale privilegio sia poter intraprendere iniziative di mecenatismo culturale di questo calibro, si inserisce nel nostro impegno più ampio di creare valore a lungo termine attraverso la filosofia del give back. Lo stesso impegno che ci ha ispirato nella creazione di Fondazione Bulgari all’inizio di quest’anno».
Patrocinata dal Museo del Louvre in collaborazione con il Ministero della Cultura italiano (Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma) e Fondazione Torlonia, con il prezioso sostegno di Bulgari, la mostra espone un centinaio di sculture, busti, rilievi e sarcofagi di grande pregio storico, ammirati da milioni di visitatori da tutto il mondo nel Museo parigino. Questo evento rappresenta il coronamento di un lungo percorso di mecenatismo e filantropia portato avanti da Bulgari: un bellissimo incontro tra una importante maison di moda e la città storica in cui essa affonda le radici.