Quando si pensa agli indimenticabili anni ’70 ci sono due concetti che tornano alla mente: ribellione ed emancipazione femminile. Lottare in nome della libertà, in quel decennio, era considerata quasi un’azione quotidiana. E come è accaduto in ogni epoca e per ogni rivoluzione che si rispetti, la moda ha offerto un importante contributo divenendo, allora, un fondamentale strumento di affermazione di indipendenza. Caratterizzati da grandi trasformazioni sociali e culturali, i Sixties hanno visto le donne sfidare le norme tradizionali di bellezza e comportamento, scegliendo stili che esprimevano la loro autonomia, creatività e forza.

moda anni 70 | Life&People MagazineTra i simboli più potenti del women empowerment, negli anni ’70, non si può fare a meno di citare i pantaloni. Fino a quel momento considerati adatti solo al guardaroba maschile, con l’ascesa del movimento femminista, iniziano ad apparire, invece, anche indosso alla donna.

Gli iconici pantaloni a zampa di elefante

Ciò che contraddistingue i pantaloni in quel decennio rendendoli immortali è l’iconica zampa d’elefante. In versione jeans, nella maggior parte dei casi, aiutavano il gentil sesso ad affermare il diritto di vestirsi come desideravano. Ad appoggiare le ambizioni di libertà femminile erano stilisti come Yves Saint Laurent che hanno contribuito a rendere i pantaloni un capo di moda accettato e desiderabile per le donne.

moda anni 70 | Life&People MagazineAd enfatizzare ed esaltare il corpo femminile, in segno di protesta verso i lunghi anni di costrizione a cui era stato sottoposto, sono ora abiti fluidi, gonne lunghe e bluse morbide in grado di permettere movimenti liberi ed agili. Quello a cui si urlava era una maggiore libertà sessuale e sociale. Così, tessuti leggeri e naturali, colori vivaci e motivi floreali rispecchiavano una connessione con la natura e un rifiuto delle convenzioni rigide del passato.

Spazio ai look androgini

Non mancano, nella moda di quegli anni, capi carichi di significati politici come le T-shirt con slogan, le spille e gli accessori su cui erano incisi messaggi femministi. A tutto ciò si aggiungeva l’adozione di uno stile, da parte delle donne, che si discostava dall’immaginario collettivo affermatosi nelle epoche precedenti.

moda anni 70 | Life&People MagazineVia libera, dunque, fu dato, a look androgini sdoganati da celebrità come Diane Keaton in “Annie Hall”. Sfidato le convenzioni di genere, giovani paladine dell’emancipazione riempiono, i propri armadi di abiti tradizionalmente maschili come gilet, cravatte e cappelli a tesa larga.

 Life&People MagazineLo spirito ribelle che pervade il decennio si fa sentire anche attraverso l’affermarsi del movimento hippie, promotore di una moda che celebrava la bellezza naturale e l’autenticità. Di qui, il rifiuto di un make up eccessivo in nome di un trucco acqua e sapone che trasmettesse un messaggio di semplicità. Capelli lunghi e sciolti, abbigliamento fatto a mano o vintage erano, inoltre, espressione di una lotta nei confronti delle norme di bellezza imposte dai media e dalla società.

Il ruolo del Cinema nella definizione di nuovi stili

Un ruolo fondamentale nel plasmare e diffondere le tendenze nella moda di quel decennio lo ha avuto, senza ombra di dubbio il Cinema. Ad influenzare lo stile dell’epoca sono stati film cult a cui va il merito di aver scritto pagine indelebili nella storia dei Sixties. Primo fra tutti “La Febbre del Sabato Sera” che ha dato un forte impulso all’ascesa della cultura disco.

Life&People MagazineAbiti luccicanti, camicie dai colori sgargianti e tessuti metallici erano all’ordine del giorno. I capi erano spesso decorati con paillettes e lustrini, progettati per brillare sotto le luci stroboscopiche delle discoteche. Gli uomini facevano a gara per somigliare a tutti costi all’affascinante John Travolta.

I look sportivi ispirati a Rocky Balboa

Allo stesso modo una pellicola come “Rocky” ha inevitabilmente contribuito alla popolarità dell’abbigliamento sportivo nella moda quotidiana degli anni 70. Le tute e le scarpe da ginnastica, i pantaloncini corti, indossati da Sylvester Stallone, nel ruolo di Rocky Balboa, sono diventati, infatti, un punto di riferimento per lo stile sporty chic. Look audaci e distintivi hanno attraversato il decennio più rivoluzionario della storia determinando l’affermarsi di tendenze che, ancora oggi, fanno fatica ad abbandonare i guardaroba di chiunque. Non soltanto dei più nostalgici ma di tutti coloro che sono stati ‘contagiati’ da quell’eterna febbre del sabato sera.

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