I compleanni importanti meritano sempre di essere festeggiati. C’è chi sceglie di farlo programmando un viaggio desiderato da tempo, chi preferisce trascorrere una giornata con amici, oppure organizzare un grande party. E poi, c’è chi decide, per l’occasione, di condividere il racconto della propria vita creando qualcosa che possa tramandarlo. Quest’ultimo è il tipo di festeggiamenti preferito da Fendi. Se, infatti, la maison di moda romana, nel 2019, ha celebrato 10 anni della sua Peekaboo con cinque cortometraggi, intitolati Me and My Peekaboo, oggi è pronta a raccontare i quindici anni della sua it-bag attraverso un libro. Un volume in edizione limitata, che svela aneddoti e segreti di cui è ricca la storia di quest’iconica borsa, con un titolo che parla da sé: Peekaboo-K.

I capitoli del libro

Quattro capitoli in cui varie menti creative dialogano fra loro conducendo il lettore in un viaggio fra le immagini di ottanta borse provenienti dall’archivio storico Fendi. “Rivisitazione delle consistenze”, “Tele”, “Istinto Eclettico” e “FENDI Graphia”, così sono denominate le quattro sezioni in cui il libro appare diviso. Pagine in cui si incontra la visione del fotografo tedesco Peter Langer che proietta la Peekaboo tra realtà e immaginazione analizzandone le diverse reinterpretazioni.

storia borsa peekaboo | Life&People MagazineInteressante il contributo della fotografa austriaca Isabelle Wenzel che immortala l’iconica borsa come fosse un’opera d’arte grazie alla collaborazione con architetti e designer. All’obiettivo dell’austriaco Sebstian Lager va, poi, il merito di aver posto l’accento sul concetto di libertà affrontando il tema con ironia, mentre il londinese Adrien Dubost ritrae la Peekaboo attraverso un gioco di geometrie e toni caldi.

L’introduzione e i contributi

Se il contenuto del libro ripercorre i quindici anni di vita della it-bag, la sua copertina rievoca la tridimensionalità della borsa Fendi lasciando immaginare quali affascinanti pagine attendono chi deciderà di immergersi nella lettura di Peekaboo-K. A partire dall’introduzione affidata al dialogo fra le rappresentanti di tre generazioni della famiglia Fendi: Silvia Venturini Fendi, Delfina Delettrez Fendi e Leonetta Luciano.

storia borsa peekaboo | Life&People MagazineConversazione che lascia, poi, il posto, alla voce narrante di personalità quali Sophie Fontanel, Kengo Kuma e Naomi Watts. Sono loro a raccontare una storia che inizia nel 2009; anno in cui, durante la sfilata Donna Primavera/Estate la Peekaboo appare per la prima volta con un nome che richiama l’espressione inglese, “peek-a-boo”, con cui si è soliti giocare con i bimbi coprendosi gli occhi.

Sperimentazione di forme e materiali

Da quel momento l’iconica borsa non ha smesso di sorprendere rappresentando un perfetto connubio fra tradizione e sperimentazione. Ad essere sperimentati sono soprattutto molteplici materiali con cui la Peekaboo è realizzata nel corso degli anni, dal montone, alla pelle colorata alla nappa. Tra le versioni più amate, certamente il modello lanciato nel 2017, la Peekaboo Essential, caratterizzato da una straordinaria leggerezza, garantita dall’uso di un pellame morbidissimo.

storia borsa peekaboo | Life&People MagazineReinterpretata anche nelle sue dimensioni, la it-bag dall’inconfondibile forma trapezoidale, è fruibile in versione large, regular, mini o micro. C’è un solo elemento di questa borsa che resta invariato negli anni: la funzionalità della sua struttura interna.

La struttura interna della borsa

Aprendo una Peekaboo, infatti, si ha quasi l’impressione di entrare nell’animo di una donna. Due scomparti sono divisi da una tramezza e da una tasca interna che può essere rimossa personalizzando la borsa a seconda dei propri gusti e delle proprie necessità. Non è un caso che le celebrità Irina Shayk, Kasia Smutniak, Blake Lively, Olivia Palermo, Chiara Ferragni e Meghan Markle abbiano scelto la Peekaboo per custodire i propri oggetti e, perché no, qualche segreto.

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