Accade una volta a stagione, o poco più, che un big del fashion si confronti con il grande pubblico della moda, siglando fortunate liason che hanno il merito di “democratizzare” il lusso: la nuova collezione Rabanne X H&M colpisce nel segno. Il colosso svedese della moda low-cost, fondato nel 1947 e quotato in Borsa a Stoccolma, annovera collaborazioni eccellenti: la prima con Karl Lagerfeld nel 2004; e successivamente con Roberto Cavalli, Versace, Balmain e Moschino. Il nome di Rabanne è stato svelato durante la Paris fashion week lasciando trapelare indizi sui capi disponibili dal 9 novembre nei negozi della catena worldwide e online.
Rabanne: il rivoluzionario la storia
I più giovani fan della catena svedese hanno così l’opportunità di scoprire il fascino esercitato da Rabanne sulla moda sin dagli anni Sessanta. Correva il 1966, a Parigi, quando Paco Rabanne (all’anagrafe Francisco Rabaneda y Cuervo) – scomparso a ottantotto lo scorso 3 febbraio – lanciava il suo brand all’Hotel Georges V: dodici abiti assemblati con materiali inediti come metallo, plastica, rhodoid e alluminio, tanto che Coco Chanel lo definì “il metallurgico della moda”.
Le sue creazioni all’avanguardia, vennero portate al successo sul grande schermo da interpreti come Jane Fonda, eroina dello spazio, nei panni di “Barbarella” del 1968. Grazie al film culto di Roger Vadim la sua fama di “couturier galattico” è presto confermata, segnando di fatto un’epoca, fino al ritiro nel 1999; quando ha ceduto il suo marchio al colosso del beauty spagnolo Puig, produttore delle sue fragranze. Nel 2011 il marchio era tornato in passerella sotto la guida creativa dell’indiano Manish Arora cui dal 2013 è succeduto il francese Julien Dossena.
Il concept Rabanne H&M
Ci sarebbe voluto più di un anno e mezzo per imbastire il concept della capsule e ricercare i giusti materiali, nel rispetto degli standard di sostenibilità perseguiti dal gruppo svedese. La collezione si articola tra proposte moda donna, uomo, calzature, accessori e articoli dedicati all’home décor. La nota di stile, riconoscibile, che imprime il carattere super glamour ai capi, pone l’accento sui capisaldi di Rabanne: dagli abiti metal mesh, ai look di paillette e gli accessori metallici. Il focus sulle linee anni’70 è enfatizzato nel segmento dedicato alla sera.
Ann-Sophie Johansson, head of design womenwear and creative advisor di H&M, ha sostenuto la scelta di Rabanne per la capacità di rivoluzionare l’industria della moda sin dai tempi del fondatore Paco Rabanne. Un percorso rinvigorito oggi, con un’immagine fresca e moderna, da Julien Dossena, ai suoi dieci anni di direzione creativa, seguendo le esigenze del consumatore moderno.
Il party a Parigi
Per presentare la collezione, non una sfilata, ma un party: tutti in pista al club Silencio con la performance della pop star svedese Robyn.
“Rabanne è sempre stato un marchio gioioso e questo evento ha catturato perfettamente l’energia che si ritrova anche nella collezione Rabanne X H&M. Voglio che le persone si sentano libere quando indossano i nostri capi, è stato bello vedere gli ospiti divertirsi e abbracciare lo spirito edonistico della collezione“
ha affermato Julien Dossena. Special guest della serata Cher, assieme a celebri volti del cinema e del jet set internazionale come Elle Fanning, Irina Shayk, Iris Law, Alton Mason, Jared Leto, Damson Idris, Ashley Graham and Tina Kunakey.
Leggi anche: La gonna gessata dagli anni Sessanta ad oggi: storia di un trend dell’autunno