Atto vandalico contro il quadro di Monet al museo di Postdam in Germania, due attivisti di ‘Last Generation’, gruppo di protesta per il cambiamento climatico, hanno imbrattato il dipinto lanciando purè di patate contro il dipinto a olio “Il Pagliaio”.
Immagini che stanno facendo il giro del mondo
In breve tempo, il video dell’attacco alla celebre opera d’arte sono diventate virali sui social, riprese anche dalla stessa pagina Twitter ufficiale del movimento, che ha così invitato i politici ad adottare misure efficaci per limitare il cambiamento climatico. Fortunatamente, il gesto dimostrativo non sembra aver causato particolari danni al capolavoro dell’artista francese, nonostante la portavoce del museo Carolina Stranz abbia dichiarato che sono tutt’ora in atto dei controlli in merito. In un primissimo momento, in effetti, si era detto che l’opera non era protetta da un vetro, informazione poi rapidamente smentita dalla struttura.
In base alle ricostruzioni delle autorità, che hanno provveduto immediatamente al fermo dei due giovani, gli attivisti avrebbero semplicemente scavalcato il cordone che protegge l’opera e che tiene gli avventori del museo ad una distanza di sicurezza dal quadro: i due ragazzi erano accompagnati da altri due colleghi, se così si possono chiamare, che hanno provveduto a girare la scena condividendola poi sui social.
L’urlo di protesta
Dopo essere riuscito a portare a termine il gesto, che tanto clamore sta scatenando sui media internazionale, uno dei due attivisti presenti si è inginocchiato lanciando una chiara invettiva contro le autorità mondiali che ancora oggi, in piena crisi climatica, non stanno facendo nulla o quasi per cambiare le cose. Qui le sue parole:
“Le persone stanno morendo di fame, di freddo. Siamo nel pieno di una catastrofe climatica.Ho paura perché la scienza ci dice che non saremo in grado di sfamare le nostre famiglie nel 2050. C’è bisogno di purè di patate su un quadro per farci ascoltare? Questo quadro non avrà alcun valore se ci troveremo a lottare per il cibo. Quando inizierete finalmente a sentire?”
Un altro attacco al Museo delle Cere di Londra
A poche ore da lancio del purè al quadro di Monet, un altro gruppo di attivisti di Just Stop Oil si è reso protagonista di un gesto simile. Alcuni ragazzi hanno lanciato una torta al cioccolato sul volto della statua di cera del Re Carlo III nel celebre Madame Tussauds, questa volta priva di qualsivoglia protezione. Anche in questo caso la richiesta è molto chiara: l’obiettivo degli attivisti è fermare i nuovi progetti di estrazione di fonti di energia non rinnovabile, come il petrolio e gas. “Per noi è un gioco da ragazzi”, hanno dichiarato in un comunicato gli attivisti Eilidh McFadden, 20 anni, e Tom Johnson, 29 anni.
I precedenti di Just Oil
Non è questa la prima volta che un gruppo organizzato imbastisce un attacco ad una celebre opera d’arte. Poche settimane fa si era molto parlato dell’attacco di due ragazze ai danni de I Girasoli di Van Gogh presso la National Gallery di Londra: le due avevano lanciato della zuppa di pomodoro contro l’opera, senza per fortuna danneggiarla.
Un dibattito aperto
Le manifestazioni di Just Oil e delle altre organizzazioni ambientaliste stanno facendo molto discutere l’opinione pubblica. Da un lato c’è chi li condanna in maniera incondizionata, dall’altro invece c’è chi ha cercato nei loro gesti degli spunti di riflessione concreti sull’attuale situazione che stiamo vivendo. Sono in effetti sempre più frequenti gli eventi climatici estremi e le temperature di questo stesso ottobre parlano chiaro. Se non facciamo qualcosa ora, il nostro futuro potrebbe essere seriamente compromesso. A volte, anche gesti del genere possono perlomeno aiutare a sensibilizzare sul problema. Difficile pensare, in ogni caso, che possano servire per cambiare realmente una situazione già di per sé molto complessa.
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