Sono moltissime le modelle curvy famose impegnate nella lotta al body shaming che hanno fatto dell’amore verso sé stesse il centro della loro vita e del loro lavoro. Una linea sottile separa le formosità femminili da un concetto di taglie. Formose, orgogliose e bellissime, con le loro curve stanno cambiando i canoni estetici. Donne coraggiose che rendono le loro taglie punto di forza puntando a diffondere il messaggio della body positivity, cioè, accettare, valorizzare e amare il proprio corpo e quello degli altri. Tra le modelle curvy più famose al mondo che hanno avuto il coraggio di rompere gli schemi classici di bellezza c’è sicuramente Ashley Graham.
E’ diventata un punto di riferimento per le donne di tutte le generazioni. Ashley Graham, 35 anni, inizia la sua carriera di modella nel 2000 e sfila per gli stilisti più noti in assoluto. Sui social rilancia continuamente il suo messaggio di body positivity.
“Credimi quando dico che il tuo corpo è bello. So che è facile dire a te stesso la bugia che non sei abbastanza bella, abbastanza magra, abbastanza sexy, abbastanza “perfetta” per indossare una canottiera o un costume da bagno. Invece lo sei. E fa caldo là fuori. Non lasciare che la tua mente ti impedisca di goderti la vita al massimo (e ricordati di dirti “ti amo” ogni giorno)”.
Laura Brioschi da modella curvy a imprenditrice
Dopo l’esperienza di modella curvy Laura Brioschi è diventata imprenditrice e ha creato una sua linea di abiti e costumi da spiaggia per soddisfare le esigenze di tutte quelle ragazze che non si sono mai sentite rappresentate dai costumi da bagno comuni. Nel suo libro “Noi siamo luce” del 2020 ha raccontato le difficoltà che ha affrontato per accettare il suo corpo e le profonde insicurezze che ha dovuto superare fin da quando era bambina.
Paola Torrente rivoluziona Miss Italia
Taglia 46, a 22 anni è arrivata al secondo posto di Miss Italia. Era il 2016, ha conquistato la fascia di Miss Curvy rivoluzionando il noto concorso di bellezza che in passato non aveva mai lasciato spazio a ragazze con corpi morbidi e formosi. Laureata in Ingegneria Paola continua a fare la modella ed è molto seguita sui social.
Candice Huffine partecipa alla campagna #ImNoAngel
Posare per il calendario Pirelli 2015 l’ha resa una star internazionale. Perfettamente consapevole dei cambiamenti in corso nei canoni estetici e anche nel mondo della moda Candice Huffine è stata protagonista della campagna #ImNoAngel per mostrare al mondo che non esistono solo gli “Angeli” di Victoria’s Secret. Un inno alla femminilità più morbida e alla personalità delle modelle che sfilano in passerella capaci adesso di dettare legge e non dover sottostare alle egole estetiche della fashion industry.
Tess Holliday
Ha fatto dell’amore per sé stessa e per il proprio corpo la sua battaglia. La modella americana vittima di bullismo durante la frequentazione delle scuole elementari. Ha sofferto tantissimo prima di arrivare alla decisione che i giudizi degli altri non erano importanti; da allora ha imparato ad amarsi e la sua carriera da modella è decollata.
Tara Lynn: l’inno alla bellezza autentica
Ha iniziato sfilare per caso, soltanto per guadagnare e arrotondare lo stipendio, diventando poi una top model curvy. Tara Lynn oggi è diventata un punto di riferimento per tantissime donne che non si sentono a proprio agio con la propria fisicità.
“Le donne tendono ad aspettarsi sempre più da sé stesse di quello che è umanamente possibile e non c’è alcun problema se la gerarchia delle proprie passioni e dei doveri ha degli alti e bassi. Il valore di una vita genuina e autentica batte qualsiasi contenuto vediamo sui social media”.
Giulia Accardi: “La bellezza è fatta di unicità”
Modella, influencer e attivista Giulia Accardi combatte il body shaming con il suo movimento “Perfectly Imperfect” rifiutando i canoni di bellezza proposti da media, social network e società.
“Per me la bellezza è combattere per i miei diritti mostrando con orgoglio il mio aspetto e la felicità che riempie le mie giornate da quando sono uscita dal tunnel del canone di bellezza a cui media e società ci hanno costretti. La bellezza è fatta di unicità, di diversità, di quel valore aggiunto che non ha nulla a che vedere con l’aspetto fisico”.
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