Sicuramente è difficile fare un elenco completo dei principali lavori di street art in Italia. Così come altrettanto difficile è parlare della storia di questo movimento artistico, esistente ormai dagli anni ’70 grazie a Banksy. Ora questo movimento artistico mira ad una riqualificazione di quelle aree urbane dimenticate. Palazzi distrutti e muri spogli divengono tele bianche sulle quali creare incredibili capolavori. Tale forma d’arte illustrativa ha una grande presa sui più giovani, annoverando anche moltissimi artisti di giovanissima età. Tra i suoi scopri, vi è quello di definire e cristallizzare il significato della vita, rendendo semplici pezzi di calcestruzzo depositari di opere d’arte e salvaguardando zone isolate e dimenticate proprio grazie all’arte.

  • Banksy: il primo street artist

Innanzitutto, un po’ di storia. Si tratta di un movimento artistico antico e complesso, in cui in cui i principali esponenti si ispirano al concetto di Art brut (arte grezza), termine che indica quelle produzioni artistiche del 1945, realizzate anche da pittori non professionisti. Le opere vengono progettate prima attraverso uno studio preliminare e successivamente riprodotte attraverso poster, stickers o installazioni; possono essere realizzare con pittura, stencil o bombolette spray. Il più famoso street artist al mondo è di certo Banksy.  

Street art italia Life&People MagazineOriginario di Bristol, è soprattutto riconosciuto per gli stencil carichi di significati politici, comparsi inizialmente nel Regno Unito. Tutti i suoi graffiti lo incoronano come artista d’avanguardia. I temi ricorrenti includono ratti, soldati, bambini, poliziotti e celebrità. Una delle più celebri opere d’arte di Banksy è a Londra ed è Girl with balloon (La ragazza con il palloncino). Il graffito ritrae una bambina a cui sfugge di mano un palloncino rosso con l’iconica scritta: “C’è sempre speranza”. Un’opera d’ispirazione per tutto il mondo.

  • Un’arte sociale, oltre che urbana

Adesso spostiamoci in Italia. Attualmente, le opere di street art sono ovunque e sono tappe fondamentali che attirano viaggiatori in tutto il mondo. Un esempio freschissimo è il quartiere spagnolo a Roma, sede di numerosissimi capolavori d’arte urbana. Il quartiere, un tempo tra i più periferici e desolanti, è adesso una tappa obbligatoria per chi si trova a passare dalla città eterna, nonché luogo tra i più amati e invidiati. Eppure, non è che uno dei numerosissimi esempi di questo movimento artistico, dall’origine culturale marcatamente pop. Le strade, le facciate dei palazzi, muri ridotti a brandelli e tombini divengono occasione di rinnovamento, di rinascita, di riabilitazione, anche di quelle zone più povere e dimenticate. Per questa ragione, oltre ad essere un’arte urbana, è anche sociale.

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  • Musei a cielo aperto

Esempi di street art in Italia sono disponibili ovunque ci si giri, tanto è in espansione questa forma d’arte urbana. Eppure, vi sono dei veri capolavori a cielo aperto che è doveroso recuperare e ammirare, molti dei quali dipinti da artisti passati sotto silenzio. Uno di questi straordinari dipinti è a Milano, tra via Bambo e via Benaco e rappresenta un bambino che si aggira tra i grandi palazzi milanesi. Ad attenderlo dietro ad un palazzo un immenso cuore rosso. L’artista di questo capolavoro dell’arte di strada è Hangar Bicocca. Simile è un altro lavoro di street art a Ravenna, eseguito sempre su un edificio, che rappresenta una donna sdraiata in mezzo ai palazzi.

Life&People MagazineAnche Bergamo ha i suoi lavori della street art da ammirare ed è una città che meriterebbe un discorso a parte, per quanto riguarda quest’arte prettamente urban e pop. Sicuramente un’opera che merita menzione è il volto realizzato da Joao Samina, un artista portoghese che agisce nella parte sud di Rebona. Questa è di certo il suo lavoro più suggestivo, anche se non molto conosciuto. Anche Torino è certamente una meta immancabile della street art. In particolar modo, Parco Dora perché ospita le opere di Mr Fijodor, Corn 79 e Etnik, artisti parecchio apprezzati a livello internazionale.

  • Festival della street art

A Torino vi è anche TOward 2030, con 18 opere di street art tra le più belle d’Italia. Padova, come Torino, è terreno di moltissime opere d’arte a cielo aperto. Durante il Super Walls – Festival Biennale della Street Art, ben quindici artisti italiani e francesi hanno abbellito i muri della citta cittadina, producendo oltre 20 murales. Kelly Random è autore di una delle opere di street art più importanti, il bambino con casco da astronauta. Tocco distintivo dell’artista padovano è la raffigurazione di figure antropomorfe.

Street art italia Life&People MagazineUno dei più celebri artisti della street art è sicuramente BLU, che ha reso Comacchio, in provincia di Ferrara, un vero e proprio museo open air, grazie alla collaborazione con Riccardo Buonafede, artista comacchiese. Degno di menzione è il murale di Pisa, realizzato da Keight Haring sul muro del convento di Sant’Antonio. Raffigura una sagoma di Galileo Galilei nera, con al suo interno i pianeti, il goniometro ed esternamente alcune delle sue più importanti invenzioni, con una grande scritta su sfondo azzurro: Galileo Galilei.

  • Quando la street art invade una città

Di Roma, si è già menzionato il quartiere spagnolo Tor Marancia, ma altri quartieri importantissimi per la street art sono quello Ostiense e il Quadrato, gremiti di opere d’arte a cielo aperto. Ad Aielli, nell’Aquila, vi è un famoso festival della street art, che ha fatto sì che questa piccolo borgo diventasse tra i più colorati d’Italia.  Tra le opere realizzate in questo festival, dal titolo di Borgo Universo, la più famosa è quella di Okuda San Miguel, artista spagnolo che si è ispirato alla corrente artistica del surrealismo. Sulla stessa linea è Civitacampomarano, dalle parti di Campobasso, con alcune opere di Add Fuel e Milu Correch.

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  • Napoli capitale della street art del Sud

Anche il Sud contiene esempi della street art che meritano menzione. Infatti, Napoli è un concentrato di arte urbana, che unisce il sacro al profano. Maradona, il grande calciatore napoletano, è elevato a Santo patrono della città in molti murales del centro storico. Molti volti delle tante opere di street art sono talvolta ispirati a persone realmente esistenti, che divengono materiale di ispirazione per i tanti street artist coinvolti. Il Parco Merola di Ponticelli è gremito di murales di vario genere, un esempio parecchio imitato ed emulato dall’intera Italia. A rifarsi a Napoli, seppur con differenze notevoli, è Bari, che sta cercando di entrare con notevole ritardo nel circuito della street art. Monopoli è in questo senso all’avanguardia con diversi capolavori d’arte urbana, insieme ad Andria e Barletta, attualmente con 11 murales. Palermo e Cagliari, poi, hanno al loro interno opere di straordinaria bellezza e mirano a dare parecchio filo da torcere a Napoli, pur mantenendo la propria identità. Questi sono pochissimi esempi di un’arte che sta assumendo una sempre maggiore importanza in Italia.

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