La storia delle sorelle Fontana, è il racconto di tre donne che dalla provincia romana hanno portato in giro per il mondo l’arte della couture italiana fino a raggiungere l’ambita Hollywood. Considerando il periodo storico e le possibilità a loro disposizione, Zoe, Micol e Giovanna sono pioniere di un settore oggi oramai ben sviluppato. Tre donne, forti, creative e ambiziose, che hanno cambiato le sorti della moda italiana, le prime ad avere organizzato una sfilata esclusiva nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze e le prime a rappresentare l’Italia alla Casa Bianca durante la conferenza “La Moda nel Mondo”.

Micol Fontana, per i suoi 100 anni, l’ultima delle tre sorelle Fontana della storica maison
La storia delle Sorelle Fontana inizia tra il 1911 e il 1915, gli anni della loro nascita
Siamo a Traversetolo, un piccolo paese vicino Parma; tre piccole donne, Zoe, Micol e Giovanna, rispettivamente la più grande e la più piccola, condividono un forte amore l’una per l’altra, che le porterà a seguirsi costantemente nei loro viaggi di vita e la grande passione per la moda, in particolare per la sartoria, quella artigianale e della tradizione. Imparano l’arte del mestiere dalla madre all’interno della bottega familiare. La prima ad abbandonare il nucleo familiare fu Zoe, la maggiore delle Fontana; si trasferisce a Roma nel 1936, dove inizia a lavorare per la sartoria Zecca.
La città eterna accoglierà, di li a poco, anche le altre due sorelle, Micol inizierà un apprendistato presso la sartoria Battilocchi, mentre Giovanna rimarrà a casa a cucire abiti. Dopo diversi anni di pratica, decidono di unire il loro destino lavorativo; aprono la prima boutique nel 1943 in via Liguria, ricevendo immediatamente l’attenzione della nobiltà romana e grande richiesta dalle donne aristocratiche dell’epoca, tra queste anche la Regina Elena e Gioia Marconi Braga, figlia dello scienziato Guglielmo Marconi, già clienti di Micol durante il suo periodo lavorativo alla Battilocchi.

Sorelle Fontana in viaggio verso Lisbona
Il talento delle sorelle Fontana non passa inosservato e raggiunge un enorme successo anche fuori dai confini romani
Ricevendo il sostegno dei genitori, che si trasferiscono da Parma nelle campagne della capitale, la fama delle tre sorelle incuriosisce anche le dive in voga in quel periodo, come Linda Christian, che decide di farsi confezionare un abito per il suo matrimonio con Tyrone Power, è il 1949. Dopo questo magnifico evento, i contatti internazionali aumentano e la fama di quelle tre sarte, ormai chiamate in tutto il mondo SORELLE FONTANA, diventa uno dei primi simboli del Made in Italy nel panorama della moda mondiale. Anche l’attrice hollywoodiana Mirna Loy acquista il guardaroba completo per il film “Il caso di lady Brook” dalle Fontana. Il post guerra è così uno scenario florido; siamo nel pieno del neo-realismo romana e la capitale diventa crocevia di registi e star americane, la famosissima Cinecittà.

Margaret Truman, creazione da sera delle Sorelle Fontana
La Sala Bianca, 22 Luglio 1952
Una data e un luogo che rimangono impressi nella storia della moda italiana. In questo scenario ricopre un ruolo fondamentale Giovanni Battista Giorgini, ambasciatore del Made in Italy; nobile toscano, lavora nella prima metà del ‘900 nelle trattative di import-export di prodotti artigianali e di antiquariato dell’arte italiana, un periodo lavorativo durante il quale si rende conto che i tesori italiani all’estero non ricevano l’attenzione adatta alla loro qualità. Consapevole del potenziale e delle ricchezza del suo paese, in diversi settori tra cui quello della moda, nel 1951 organizza la prima sfilata a Firenze a Villa Torrigiani invitando buyer e rappresentanti del settore di tutto il mondo; lo scopo è quello di valorizzare la moda italiana all’estero.

Eizabeth Taylor nello Showroom delle sorelle Fontana a Roma, abito “Maschera”
Tenendo conto dell’enorme successo dell’evento, il sindaco di Firenze Giorgio La Pira, apre le porte della Sala Bianca di Palazzo Pitti per la realizzazione della prossima sfilata; un momento storico commemorato ancora oggi grazie all’evento Pitti Immagine. Le creazioni Fontana risaltano nell’affascinate sala, lasciando il pubblico senza fiato per la particolarità e l’unicità degli abiti, molto diversi da quelli della moda americana. Da qui viene sancita l’importanza e l’ammirazione per il Made in Italy in tutto il mondo.

Abito da cocktail delle Sorelle Fontana in pregiato broccato di seta rosso ruggine
Gli anni ’50-’60, il decennio fortunato
Nel ’57 le Sorelle Fontana spostano l’atelier in una sede più ampia e confortevole, ubicata in via San Sebastianello n°6. In questo periodo verranno convocate alla Casa Bianca e rappresenteranno l’Italia durante la conferenza dal titolo “La Moda nel Mondo”, verranno scelte per la realizzazione degli abiti di scena di Ava Gardner de La contessa scalza, Il sole sorgerà ancora e L’ultima spiaggia; i loro pezzi diventano iconici e celebri in tutti gli Stati Uniti e la grande richiesta porterà le sorelle ad ampliare la loro gamma di prodotti, iniziando la produzione anche del prêt-à-porter e successivamente quella degli accessori, bigiotteria, la biancheria da tavola e persino un profumo, chiamato Micol. Anche Marella Agnelli, Jackie Kennedy, Soraya, Liz Taylor, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Kim Novak, Grace Kelly, Anita Ekberg e Sophia Loren, si affidano alla sartoria firmata Sorelle Fontana.

Ava Gardner, abito in taffetà nero con sopragonna in pizzo d’ispirazione spagnoleggiante firmato sorelle Fontana
Il ritiro dalle manifestazioni ufficiali e la cessione del marchio
Nel ’72 la produzione avanza ma le sorelle Fontana non parteciperanno più attivamente alle manifestazioni ufficiali. Nel 1992 il marchio viene venduto insieme alla boutique in via Fontanella Borghese. Attualmente il brand è di proprietà di Cesare Paladino, celebre avvocato romano che possiede anche lo storico Hotel Plaza; in occasione di AltaRoma 2019, viene disegnata una collezione in onore della ostica griffe dallo stilista Marco Coretti, rilanciando l’immagine del brand.

Audrey Hepburn, abito da sposa disegnato da Zoe Fontana per il matrimonio con James Hanson
Zoe, la più grande, muore a Roma il 31 ottobre 1979, Giovanna, la più giovane delle tre, ci lascia il 12 agosto 2004 in seguito ad una malattia cardiovascolare, mentre Micol, la secondogenita e la più longeva, muore il 12 giugno 2015, anche lei nella capitale. Tre sorelle, tre nomi, tre grandi donne che non devono essere dimenticate, firma del made in Italy in tutto il mondo, fama che non tramonterà mai. Lasciano in eredità un grande tesoro al quale la storia della moda italiana sarà eternamente grata.
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