Il Gruppo spagnolo Pronovias, titolare dei marchi da sposa di lusso Pronovias e Nicole Milano, ha annunciato il lancio di “Second Life”; facendo un ulteriore passo avanti nelle sue iniziative a favore della sustainability e della circolarità del settore moda sposa, dopo aver lanciato la sua prima linea di abiti sostenibili nel 2020. Ridisegnato dalla Direttrice Artistica Alessandra Rinaudo, l’innovativo programma permette alle spose, di donare nuova vita all’abito originariamente pensato solo per il matrimonio, convertendolo in nuovo modello dalle linee più indossabili.

abiti da sposa sostenibili Pronovias Second Life Life&People Magazine

“Second Life” pone fine al concetto che gli abiti da sposa si possano usare una sola volta abbracciando l’idea di abiti da sposa sostenibili.

Pronovias consentirà quindi alle spose di restituire il proprio abito, affinché possa essere riconvertito in un nuovo vestito e completamente diverso. Le spose lo potranno così utilizzare più frequentemente senza costi aggiuntivi; si potrà trasformare l’abito cambiando la lunghezza, eliminando le maniche e aggiungendo o togliendo cinturini, fusciacche e altri dettagli per creare un nuovo look. Il programma è iniziato con circa 70 modelli ispirati a quattro stili diversi: romantico, bohémien, elegante e da festa. Pronovias afferma però che il numero di abiti da sposa sostenibili ideati per una “seconda vita” aumenterà con ogni nuova collezione rilasciata dal marchio.

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Per dare una seconda vita al proprio abito, la sposa deve semplicemente restituirlo al suo flagship store Pronovias dove una serie di consiglieri nuziali l’aiuterà a visualizzare la trasformazione sartoriale dell’abito dopo le modifiche. Il servizio sarà disponibile in tutti i flagship store Pronovias, inclusi Regno Unito, Stati Uniti, Spagna, Francia e Polonia.

Pronovias e il progetto “Second Life”: strategie globali a favore della sostenibilità.

L’industria della moda sposa è stata a lungo criticata e, Amandine Ohayon, amministratore delegato di Pronovias Group, ha affermato che la moda nuziale non è esattamente riconosciuta per la sua circolarità. “Second Life” è un passo nella giusta direzione che esorta l’industria a migliorare i propri standard ambientali. Questo è fondamentale per il futuro del settore e per l’eredità da lasciare.

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Con questa iniziativa pregevole il colosso spagnolo cerca di promuovere il settore verso gli stessi standard del resto dei settori specializzati, legati all’industria della moda e del tessile. Si tratta quindi di una serie di azioni che si adatterebbero anche agli impegni che le nuove generazioni di consumatori richiederebbero in termini di sostenibilità.

L’obiettivo è guidare la moda sposa verso la circolarità e la sostenibilità.

Come testimoniano molti report, la tendenza indica che, ad ora, il 65% dei consumatori prevede di acquistare moda più duratura per ridurre il proprio impatto ambientale. Ciò sottintende un cambiamento nelle abitudini dei consumatori; per cui, il mercato globale della moda sostenibile dovrebbe crescere in un range del +9,7 per cento all’anno per raggiungere il valore richiesto dal mercato.

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In questo senso, l’azienda cerca di capitalizzare e porsi all’avanguardia come principale promotore di abiti da sposa sostenibili.

Oltre al progetto “Second Life”, l’azienda sta ampliando l’offerta nelle collezioni 2022 dei diversi brand del Gruppo, di quegli abiti #WeDoEco realizzati con tessuti e materiali 100% ecologici. Azioni che si aggiungono agli impegni dell’azienda come Gruppo aderente al Global Compact delle Nazioni Unite. Ruolo che la porta a cercare di promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite; alla collaborazione che intrattengono con Recovo per la circolarità, il riciclo e il riutilizzo dei tessuti; o al programma di beneficenza “#MyDressxHerFuture”. Iniziativa di solidarietà a favore delle organizzazioni Brides for a Cause, negli Stati Uniti, e Brides do Good, in Europa.

abiti da sposa sostenibili Pronovias Second Life Life&People MagazineLa Chief Creative Director di Pronovias Alessandra Rinaudo ha aggiunto che si tratta di un’iniziativa molto significativa perché quello che stanno facendo è dare una nuova possibilità a capi che normalmente si indossano solo una volta. La rende estremamente felice vedere un vestito realizzato con così tanto amore e impegno, continuare a far parte del guardaroba di una donna. Inoltre, sono tutti consapevoli della necessità di tutelare l’ambiente. Questo è solo un primo passo, che fa parte di un obiettivo più ampio nel rendere il settore bridal più sostenibile.

 

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